Bagliori di vacanza. Quante estati ancora per l’umanità?

Bagliori di vacanza.
Quante estati ancora per l’umanità?
Il Paradiso può attendere.
di Orazio Valenti

Chissà… qualcuno di noi ricorda…

Quel manager che, dopo aver dato le chiavi della maserati ad un inserviente, si slaccia gli indumenti, infastidito dal sudorino, si lascia andare su una sdraio ai bordi della piscina e, calandosi appena gli occhiali scuri, intravede oltre il parapetto di legno, sulla spiaggia, una famigliola che accudisce con misurate parole affettuose il bimbo che gioca con la sabbia. Poco dopo, girato di schiena con in mano un drink, sente appena che se ne vanno borbottando sommessi e speranzosi che dopo quattro mesi possano ricevere almeno una mensilità. Si rilassa preoccupato della abbronzatura da sfoggiare con le segretarie appena torna in ufficio.

O quella coppia vip che passeggia sul lungomare come in una passerella, l’una che mostra largamente le sue grazie fra le pieghe trasparenti della morbida seta, l’altro con la giacchina agganciata al dito pendente dietro le spalle ed il petto villoso sotto la camicetta bianca aperta. Dalle parole del telegiornale echeggia lo speaker: «Le borse in caduta pericolosa, allestita fretolosamente una riunione di governo…».
«Caro – dice lei – hai controllato i nostri conti?»
Quasi indispettito, come volesse cacciate una zanzara fastidiosa, ribatte: «Ma dai, in autunno tutto si rialzerà. Piuttosto, dove andiamo a cena stasera?»

O quel gruppo di giovani in automobile che, dopo aver fatto tre ore di fila a passo d’uomo sotto il sole a 50°, fa sosta ad un’autogrill ed all’entrata del bar evitano un fanciulla in abiti sgualciti che con la mano sinistra gli chiede l’elemosina. Al rientro in auto, ad uno di loro rimangono impressi gli occhi azzurri ed umili dalla ragazza meticcia. «Però – dice – quanti ce ne sono; perché non se ne restano al loro paese?»
«In quel posto ci andrei in vacanza – dice un altro – tanto lì la vita costa pochissimo.»
«Sì – ribatte un altro – forse muoiono di fame perché noi occidentali gli abbiamo rubato le sostanze di sopravvivenza.»
L’ultimo vuole chiudere il discorso: «Beh, ragazzi, io sono stato tanti mesi sott’acqua al lavoro ed ora mi voglio godere qualche giorno di vacanze spensierate…» «Ma – si interroga ancora il primo – se invece di venirne diecimila, vengono in dieci milioni, cosa succede?»
«Già – conclude l’altro – e se al ritorno delle vacanze ci ritroviamo con la lettera di licenziamento, non saremo anche noi come loro?»
Il silenzio diventa lungo diversi chilometri.

O quel ragazzo di Fukushima, che colloqia su Skype con una ragazza di Kiev. Si sono trovati cercando informazioni sugli effetti dell’inquinamento nucleare.
«Ciao – dice lui – sei senza capelli ma hai degli occhi azzurri bellissimi.»
«Si – risponde lei – ti vedo un po’ pallido, forse è la luce. Sai… i miei genitori sono fuggiti dal paesino di Pripiat quando ero nella pancia della mamma. Hanno detto che sono evacuati dopo alcuni giorni perché non veniva detto a loro bene cosa era successo Sono nata senza capelli e ho avuto altri problemi, ma spero di farcela a laurearmi.Sogno di fare la professoressa ed avere una bella famiglia.»
«Ci riuscirai senz’altro – risponde lui – noi riusciremo a vincere tutte le cattive scelte che i nostri nonni hanno fatto. Vorrei venirti a trovare, ma per ora debbo riposare. Ci sentiamo domani?»
«Certamente, ti aspetterò».

…Lassù in cima, dove si raccolgono le stelle alpine, un anziano alpinista si siede su uno spuntone, si guarda intorno per le vallate e ripete la solita frase: «Si stava meglio quando si stava peggio!» Inarca le sopracciglia e con lo sguardo in basso, verso le quattro case da dove è partito, ripensa all’ultima guerra quando tanti bravi giovani ubbidivano agli ordini di spararsi l’un l’altro, dopodiché la guerra non è più finita.

Non lo sentiamo il grido di dolore dell’Anima Mundi?

In questo periodo storico, lo scadere di un periodo terrestre, l’uomo avrebbe dovuto raggiungere la Coscienza Planetaria. Nella sua memoria atavica e la sua attenzione attuale, sarebbero dovuti essere presenti tutti i dinamismi delle manifestazioni vitali dei regni minerale, vegetale, animale, umano.
La vita di ogni essere senziente, in armonia piena con i movimenti geofisici, il pullulare dei microrganismi, la crescita delle piante ed il loro influsso sugli altri esseri, l’animosità degli animali e la loro collaborazione gradita agli uomini.
Ogni sospiro, ogni vagito, ogni sentimento, apprendimento delle Leggi Cosmiche, interrelazione con i Fratelli dello Spazio, musicalità dei colloqui ed operosità intrisi di amore fraterno; coscienti pienamente della funzione di ognuno nel rappordo con l’Onnipresente e l’Universo vivente, gioiosi del trapasso di ogni anima a nuova vita ed esperienze evolutive, in amplesso spirituale pieno con il Pianeta Madre e con il Logos Solare, Padre e Conduttore di ogni alito creativo, in comunione con i flussi della terra, l’aria, l’acqua, il fuoco.
Invece questa laurea la abbiamo accantonata, per abbandonarci alle caverne dell’egoismo orgoglioso, della presunzione trasgressiva, non volendo rivolgere lo sguardo né alla Volta Stellata né al nostro animo profondo, per dirci: Ma chi sono io? C’è qualcosa intorno a me? Sono io intorno a qualcosa? Cosa regola tutto questo?
Abbiamo preferito fare come gli struzzi ed accettare qualche forsennato qualunquista che ha inventato: «Il nulla, tutto è per caso». Forse perché ci piaceva… che cosa? La Follia!

Qua e là, su questa superfice terrestre, ci sono uomini che ricevono sempre l’ordine di uccidere altri uomini, i laboratori scientifici e le industrie che costruiscono sempre più armi, per uccidere con la pallottole, l’esplosivo, i gas, le armi all’uranio impoveriso o al fosforo, le bombe nucleari (perché non ce ne sono abbastanza per far saltare il Sistema Solare!), i prodotti chimici, i batteri, per lo sterminio martoriato del genere umano; laboratori psichiatrici che elaborano condizionamenti a distanza, per anestetizzare e indurre all’ubbidienza; laboratori che costruiscono veleni per gli alimenti, conservanti, pesticidi; i tecnici delle super antenne che trasmettono segnali per condizionare le popolazioni o smuovere gli elementi della natura e far scoppiare uragani o terremoti; gli addetti alle trasmissioni e ai computer per il controllo palese o segreto delle popolazioni; aerei e satelliti tecnologicamente preparati con raggi laser per colpire o eseguire video osservazione per sapere tutto degli altri ed indulrli a fare quello che vogliono.
Ci sono tutta una serie di assassini costituiti che lavorano dietro le quinte delle popolazioni ingenue e succubi.

Ed è così che ti ritrovi alla porta l’esattore delle tasse o il militare che ti dicono: «Lei Deve!»
«Ma per ordine di chi? – pensi – In che Pianeta sono finito?»

Qualcuno lo ha gia detto: le grosse società sono le responsabili dell’inquinamento degli elementi. Non si preoccupano del mondo che distruggono, ma solo dei soldi che possono ricavarci.
Inquinare è un affare redditizio.
Se entrassero in uso le energie alternative, le Compagnie petrolifere fallirebbero.
Milioni di litri di petrolio stanno distruggendo l’oceano e le forme di vita che lo popolano, tra cui il plancton, che fornisce il 60-90% dell’ossigeno della Terra e da cui dipende l’ecosistema marino, che è una componente essenziale delle riserve di cibo del nostro Pianeta.
Il plancton sta morendo. I veleni di scarico ci uccidono lentamente con effetti non visibili.
Fanno anche commercio di rifiuti tossici in tutto il mondo, scaricando tossine letali negli oceani e nei mari. Guadagnano miliardi di dollari l’anno…
Condizionano i mas media e così le nostre menti. Hanno fatto diventare reato se difendiamo le nostre ragioni, per cui siamo pazzi provocatori. Siamo danneggiati nel campo biologico e genetico. Purtroppo i nostri figli ne stanno gia pagando le conseguenze.
Chi lo avrebbe mai detto, poche decine di anni fa, che non avremmo potuto respirare liberamente o dovuto comprare acqua in bottiglia fino a che ce ne sarà?
Siamo stati privati dei diritti più comuni e sacrosanti. Purtroppo la nostra realtà è così drammatica che nessuno vuole sentirne parlare.
Nessuno che sia corretto per prendersi la responsabilità di governare, perché viene bocciato subito ed in molti i casi viene ucciso.
Non è la verità?
C’è chi muore di fame, chi nasce deforme per distorsioni genetiche causate dai tossici, chi diventa folle a causa dello stress sempre maggiore… ma chi si trova in vacanza non può pensare a queste cose, ecco il gioco del sonno.
Quando si sveglierà coinvolto dalle tragedie che aumentano, si strapperà i capelli?
Non abbiamo saputo neanche ricordarci l’originario errore già commesso centomila anni fa, quando sul Pianeta Mallona, dopo avre disubbidito e tradito le Leggi dell’Armonia Universale, pensarono di «fare da sé», essere dei e ricostruire una Natura ed un Uomo «a modo proprio», in sintesi: OGM.
Impossibile! Oggi è nuovamente così… Siamo punto e a capo.
Ecco cosa hanno costruito la gran parte degli uomini terrestri: il proprio annichilimento, per tornare alla prima elementare.
Il cosidetto Paradiso può attendere, perché l’inferno ci piace.
Quante volte ci aveva ammonito il Governo Planetario attraverso Eugenio?

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