E il VERBO si fece carne

E il VERBO si fece carne

“ L’UOMO-DIO NON HA NESSUNA DIFFICOLTÀ AD ESSERE IN MEZZO AGLI UOMINI, NON HA NESSUNA
DIFFICOLTÀ A MANIFESTARSI ATTRAVERSO QUELLA PARTE DI SE CHE SI RISVEGLIA NELL’UOMO E SI UNISCE
A LUI PER ESSERE UNA SOLA COSA.
L’UOMO VERO, NASCOSTO AGLI OCCHI DEL PROFANO, É DENTRO L’INVOLUCRO DELLA CARNE ED È ANCHE
FUORI, QUANDO LO CREDE NECESSARIO.
L’UOMO-DIO HA MOLTI FIGLI E MOLTE FIGLIE.
NUMEROSA È LA PROGENIE CHE PORTA IL CORREDO DEI SUOI DIVINI VALORI, OGGI IN GRAN PARTE SOPITI,
MA TRA NON MOLTO SVEGLI, COSCIENTI ED OPERANTI É PREROGATIVA DELL’UOMO-DIO TOGLIERE DAGLI
OCCHI E DALLE ORECCHIE LA CERA CHE LI RENDE CIECHI E SORDI, PERCHÉ ANCORA IMMATURI, INCAPACI A
COMPRENDERE IL VERBO E SOPPORTARE LA SUA LUCE.
EGLI É VIGILE E IL SUO AMORE È GRANDE.
ANCHE SE LA SUA VERGA È DOLOROSA E LE SUE PROVE PESANTI, SPESSO, PER LA NOSTRA DEBOLE
NATURA, INSOPPORTABILE, MA EGLI, PADRE GLORIOSO, COSCIENTE DEL DIVENIRE ETERNO DELLE COSE
NATE DALLO SPIRITO CREATIVO, SA.
CONOSCE BENISSIMO RICONDURRE A SE QUELLO CHE DA LUI È STATO CREATO E CHE A LUI DEVE
RITORNARE, PERCHÈ ATTRAVERSO CIÒ CHE HA CREATO HA VISSUTO COME «DIO VIVENTE».
NICOLOSI, 8 GENNAIO 1977
EUGENIO SIRAGUSA


Per capire più profondamente il Natale leggiamo il Prologo del Vangelo di Giovanni.
Per farci comprendere l’incarnazione del figlio di Dio nel suo pieno significato Giovanni risale alla Trinità “
la Parola presso il Padre “- ( cf v.1) e poi ridiscende verso l’umanità e la creazione.
È all’interno di queste due coordinate che il Natale svela tutta la sua profondità.


“In principio era il Verbo
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio
Egli era in principio presso Dio
tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini
la luce splende nelle tenebre ma le tenebre non l’hanno accolta.
Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni
Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.
Egli non era la luce ma doveva render testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Egli era nel mondo e il mondo fu fatto per mezzo di lui
eppure il mondo non lo riconobbe.
Venne fra la sua gente ma i suoi non l’hanno accolto.
A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue ,né da volere di uomo ma da Dio sono stati generati.
E il verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.


Giovanni gli rende testimonianza e grida:
“ Ecco l’uomo di cui io dissi:
Colui che viene dopo di me , mi è passato avanti, perché era prima di me”.
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia.
Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio nessuno l’ha mai visto:
proprio il figlio unigenito che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato.”(Prologo del IV vangelo)
Le affermazioni di Giovanni sull’origine divina del Verbo ,sul suo essere presso il Padre e rivolto a lui, sul suo essere luce e vita per il mondo, non sono fine a se stesse ma sono necessarie per capire l’incarnazione , per capire Gesù nel suo ruolo di rivelatore.
Il centro è ” la Parola è divenuta carne” ( 1 14) La Parola può parlare e farsi narrazione di Dio perché parola che riflette il Padre, Parola in ascolto , ma anche perché parola divenuta carne dell’uomo, storia e divenire.
Gesù può parlare di Dio all’uomo e dell’uomo a Dio.
Facendosi Carne, la Parola di Dio si è fatta visibile: Parola che non solo si sente, ma si vede.
“Carne” significa soprattutto che il Verbo non si è sottratto all’opacità della storia, ma al contrario vi è entrato, condividendola.
La Parola di Dio si comunica all’uomo mediante una profonda condivisione di esperienza, inserendosi nelle contraddizioni dell’uomo ; Nella sua morte e nel suo dolore, nelle sue domande e nelle sue sconfitte.

Gesù è veramente un Dio fra di noi, compagno della nostra esistenza.
È una novità inattesa e del tutto sorprendente : “il Verbo si è fatto carne”.
Dio non è più soltanto con noi, ma si è fatto uno di noi.
Carne, come abbiamo già visto ,dice la pienezza dell’umanità ,compresa la fragilità dell’uomo, la fatica, la sconfitta, il dolore e la morte.
Per rivelarci il volto di Dio, il Figlio ha condiviso le nostre esperienze. E cosi facendo ha reso visibile il Dio invisibile.
Questo è il Natale !
Dio non è più nascosto , ma si è rivelato dentro la nostra concreta umanità e dentro la nostra storia.
Gesù, Figlio di Dio fatto uomo, ha reso visibile e conoscibile il volto di Dio: il volto di un Padre che è Amore, misericordia , perdono , attenzione per tutti .
Gesù ci ha rivelato soprattutto come Dio ci guarda , che cosa ha fatto e continua a fare per noi ..non ciò che dobbiamo fare noi per Lui, ma ciò che Lui fa per noi ; ha capovolto lo sguardo sulla croce .
Si deve anzitutto vedere un Dio che “muore” per l’uomo , non un martire che “muore “per Dio .
Chi è Dio?… è la domanda dell’uomo di ogni tempo ; una domanda a volte nascosta ma sempre presente; la risposta è : se vuoi sapere chi è Dio guarda Gesù , la sua vita, le sue parole , le sue scelte …


VI SIETE DOMANDATI, ALMENO UNA VOLTA NELLA VOSTRA VITA, CHI È DIO E SE È POSSIBILE, REALMENTE CONOSCERLO?


IO VI DICO, IN VERITÀ: É POSSIBILE SAPERE CHI È DIO. È POSSIBILE CONOSCERLO, POSSEDERLO ED ESSERE DA LUI POSSEDUTO.
DIO, NELLA SUA VERACE NATURA, È SEMPLICE E PURO COME UN PARGOLETTO ED AMANTE DI GIOCARE ED AMARE, COSÌ COME UN BAMBINO AMA E GIOCA, CON I SUOI BALOCCHI.
NON CERCATE DI CONOSCERE DIO COME SEMPRE L’ AVETE CREDUTO, PERCHÈ COSÌ NON ESISTE.
EGLI È LUCE D’AMORE, DI GIUSTIZIA E DI ARMONIA CHE COMPENETRA IL TUTTO, PERCHÉ IL TUTTO È EGLI STESSO, CHE IN POTENZA POSSIEDE TALI VIRTU’.
SE IN UN ESSERE DIO È COSCIENTE, QUELL’ESSERE PUÒ PARLARE DI DIO IN PRIMA PERSONA, PERCHÉ È DIO CHE SI ESPRIME IN LUI.
IN TAL CASO L’ESSERE È COSCIENTE IN DIO E LO POSSIEDE E DIO POSSIEDE L’ESSERE.
DIO È LA SUPREMA INTELLIGENZA DEL CREATO ED È ANCHE IL CREATO STESSO IN OGNI SUA
MANIFESTAZIONE.
DIO HA IL DIRITTO, INDEROGABILE, DI POSSEDERE CIÒ CHE VUOLE, PERCHÉ GLI APPARTIENE, PERCHÉ È PARTE DI SE STESSO.
NESSUNA COSA CREATA PUÒ MAI DIRE DI NON ESSERE LUCE DELLA SUA LUCE, CARNE DELLA SUA CARNE; NESSUNO POTRÀ MAI DIRE QUESTO, MAI!
SIETE VOI, SE VOLETE, CONOSCERLO COME EGLI È, E SIETE SEMPRE VOI SE VOLETE IGNORARE LA SUA VERACE NATURA E CONOSCERLO COME EGLI, REALMENTE, NON È.
SIETE VOI A FARLO BUONO. SIETE VOI A FARLO NON BUONO. LA SUA NATURA È QUELLA DI ESSERE BUONO, AMOROSO, GIUSTO, CARITATEVOLE E DOLCE COME UN BAMBINO.
SIETE VOI CHE EDUCATE DIO IN VOI.
SIETE VOI CHE POTETE, SE SOLO LO VOLETE, POSSEDERLO ,COME EGLI È, PER LA VOSTRA FELICITĂ.
Valverde, 24 Giugno 1973
EUGENIO SIRAGUSA

Ma l’uomo ha anche una seconda domanda: qual’ è la verità dell’uomo, la strada che deve percorrere, la meta cui tendere, il progetto che lo realizza ?!
La risposta è:.. ancora guarda Gesù che ha potuto affermare di essere:” la Via, la Verità e la Vita “(Giovanni 14,6).
Gesù è la strada che conduce alla verità e alla vita.
Che strada ha percorso Gesù ?
Che scelte ha fatto?
Egli ha vissuto affidandosi sempre al Padre e donando la sua vita come un pane spezzato e distribuito ; ha detto di essere venuto a “servire”, non” a farsi servire”.
L’uomo è spesso tentato di pensare che per salvarsi debba conservarsi … invece si salva , donandosi !
IL PROGETTO DELL’UOMO È L’AMORE !
Gesù è Parola in Ascolto del Padre quindi specchio del Padre e Parola fatta uomo, e dunque vive anche il dramma dell’uomo… ma c’è una terza cosa da sottolineare , che si legge a conclusione del prologo:
“Nessuno ha mai visto Dio: l’Unigenito Dio che è nel seno del Padre, Lui ce ne ha parlato” (Gv. 1, 19) Nel seno del Padre si può “tradurre” come “incamminato verso il seno del Padre”.
Gesù è un uomo Unificato totalmente, incamminato in una sola direzione..
Gesù ha un solo interesse, non tanti, ha una sola parola da dire , non molte.
Gesù ha “comunicato” Dio , perché nella sua intera esistenza, in tutte le sue manifestazioni , non ha detto molte parole, ma una sola Parola, che però è l’Unica che ogni uomo veramente vuole sentire.
Gesù è una persona Unificata , sempre volta al Centro e di quel Centro parla ,non di altro.
Solo una persona Unificata riesce veramente a comunicare.
Si comunica ciò che si è e non ciò che si è appreso, per sentito dire.
Soltanto gli uomini semplificati riescono a parlare di Dio.
Le persone frantumate comunicano solo frantumi, verità parziali e sono ripetitivi.
L’uomo semplificato dice sempre la stessa cosa e tuttavia non è mai ripetitivo perché ciò che dice è la cosa che più importa sapere e la dice con tutto se stesso, qualsiasi cosa faccia.
Gesù non solo ,semplicemente ha detto, raccontato e spiegato , ma ha lasciato trasparire la Verità della sua persona.
È la persona che deve farsi Parola espressiva, non semplicemente il suono della voce o il gesto.
Chi vuole parlare di Dio deve essere espressivo per ciò che È, non soltanto per ciò che dice, né
semplicemente per ciò che fa.
Il celebre inno cristologico che si legge nella lettera ai Filippesi (2.5-11) racconta il cammino che Gesù ha percorso in tutta la sua completezza:
“abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù!
Egli pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio ma svuotò Se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini; dall’aspetto riconosciuto come uomo ,umiliò se stesso ,facendosi obbediente fino alla morte è una morte di croce; per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli ,sulla terra e sotto terra e ogni lingua proclami :Gesù Cristo è Signore per la Gloria di Dio Padre!
Con la sua vita Gesù ha salvato il mondo e ha rivelato il Padre, obbedendo al Suo disegno di condivisione che è indubbiamente la forma più alta dell’Amore.
La vita in Cristo deve modellarsi su questi aspetti:
vivere da cristiani “servendo” non dominando; vincere la morte dello Spirito si deve vivendo una vita “in dono”, non una vita fine a se stessa.
Con Amore, nella Sua Luce,
Isa del Sole
Natale 2022

Per il Centro Studi Eugenio Siragusa

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