GENOCIDI

http://www.msn.com/…/turchia-ambasciatore-parole…/ar-AAaVzZT
Turchia, ambasciatore: «Parole del Papa inaccettabile strumentalizzazione politica»

http://www.ansa.it/…/papa-francesco-ricorda-il-genocidio-de…
Genocidio Armeni, Gran Mufti turco critica Papa FRANCESCO

http://www.ilfattoquotidiano.it/…/genocidio-armeni…/1590085/
Genocidio Armenia, Erdogan avverte il Papa: “Lo condanno, non ripeta errore”

http://it.wikipedia.org/wiki/Genocidio
Genocidi

-La storia dell’umanità, è tinta di questi atroci crimini, come di altre popolazioni che in questo tempo sentono il pesantissimo peso di questa ingiusta persecuzione.
Il popolo «Guaranì» in America del Sud è sotto assedio e potrebbe subire gli stessi effetti degli altri popoli che hanno subito questo atroce crimine, come il genocidio.
Idem il popolo curdo e senza neppure dimenticare gli aborigeni dell’Australia.
E di tutte quelle altre minoranze, che debbono godere il diritto dell’autodeterminazione, ed essere lasciate in libertà.
Abbraccio tutti

I gemiti di disperazione e di dolore dalla Terra
I gemiti di disperazione e di dolore dalla Terra sono saliti al Cielo come una vampata di ardente fuoco sì da smuovere la Giustizia Divina. Non disperate, voi che siete assetati, perché è vero che l’albero secco sarà tagliato e le sue radici rese sterili. Coloro che hanno macerato i frutti della Vita saranno remunerati così come vuole la Legge del Signore Creatore e nessuno, dico nessuno, potrà sfuggire, perché additati nelle anime, perseguitati, frustati, affamati, diseredati, violentati nella carne e nello spirito e uccisi. Il Giudizio che non falla è alle porte del vostro tempo e la Giusta Sentenza sarà pronunciata nel giorno che il Signore si è Riservato.Il suo giorno è Prossimo a Venire! Abbiate Fede e sperate nella sua Giustizia e nel suo Amore. Si udrà e si vedrà la Potenza di Dio.
Dal Cielo alla Terra
13 Marzo 1980 ore 11,10
Eugenio Siragusa

L’Incognita
Il crescente caos culturale, sociale e politico dell’umana Comunità di questo Pianeta, dimostra, senza ombra di dubbio, che l’incognita gravitante sull’immediato destino di tutti i popoli della Terra appare seria e minacciosa.
La vitalità di quanto è utile per un sano progresso diviene sempre più debole mentre gli Equilibri si scompongono sino a coinvolgere il normale processo della convivenza tra tutti i popoli della Terra. L’egoismo e la sfrenata corsa agli anomali profitti, agli armamenti e all’imperioso desiderio di dominio suscitano reazione, odio e prevaricazione di ogni genere mettendo a dura prova l’indispensabile bisogno di Giustizia, di Pace e d’Amore. La Vita, vuota di questi Alti ed Eterni Valori Universali, è costretta prima o poi a soccombere. In questo tragico tempo, si appalesa una pesante incognita non priva di tragicità per tutto il Genere Umano.I Segni dei Tempi sono chiari e palesi a tutti..!
Il Richiamo al Ravvedimento c’è stato e c’è ancora malgrado la fredda, apatica accoglienza.
A questo punto, anche la più Santa delle pietà è destinata a spegnersi.

Eugenio Siragusa
Nicolosi, 13 Dicembre 1984

“Amara Constatazione”
Selvaggiamente, senza tregua e senza esclusione di colpi :
L’Uomo contro L’Uomo.
Un crescendo imbarbarimento dell’uomo imbestialito!
Una lenta, inesorabile perdizione dell’uomo che non riesce ad essere ad immagine e somiglianza del suo Creatore. Emerge l’inferno nel Cuore degli uomini, bruciando ogni Anelito di Speranza nella Salvezza.
L’Intelligenza si ammanta di ipocrisie, di egoismi, di inganni e di vergognose nefandezze, rigettando nel baratro della totale dissoluzione i Sorrisi e le Gioie della Vita. L’Uomo contro l’Uomo, con gli strumenti infernali di morte e di distruzione.
Il Fratello contro il Fratello, il Padre contro il Figlio e il Figlio contro il Padre per non aver ascoltato l’Amore che chiedeva Amore, la Giustizia che chiedeva Giustizia, la Pace che chiedeva Pace, la Vita che Donava la Vita.
Ancora una volta l’uomo fallisce e da Re diventa schiavo in un Mondo che si sgretola e lo sommerge nel silenzio di una morte senza Risveglio, senza Rinascita.

Eugenio Siragusa
Nicolosi, 25 agosto 1984

Tutto è corrotto, perché ogni carne ha una condotta perversa sulla terra.
Ricordate: “ciò che seminate raccoglierete” . I semi che avete fatto germogliare e crescere, vi daranno amari frutti. Vi abbiamo detto, in tutti i modi, ciò che gravita sul destino di questa generazione, e con pena nei nostri fraterni cuori vediamo la vostra apaticità e constatiamo la vostra cinica indifferenza.
Nemmeno i segni premonitori carichi di pesanti sofferenze scuotono le vostre anime addormentate nella nebbia dei vostri sfrenati sentimenti egoistici e delittuosi.
La vostra ostinata perversità attira sempre più, effetti negativi tali da sconvolgere, radicalmente, le menti e i cuori. Vi è stato detto: “i vivi invidieranno i morti per quello che i loro occhi saranno costretti a vedere”. Ponete mente su queste parole, e se altro non volete fare, pregate, pregate, pregate, perchè è vero che il braccio possente di Dio cadrà su di voi e grande sarà la punizione.
I segni vi sono già palesi.
Beati coloro che si saranno ravveduti.
Pace.
Il Consolatore
Nicolosi, 24 gennaio 1977 ore 11,20

DAL CIELO ALLA TERRA
“LA TERRA ERA CORROTTA PERCHÉ OGNI CARNE AVEVA UNA CONDOTTA
PERVERSA SULLA TERRA (GEN. 6,12) E PERCIÒ VENNE IL DILUVIO UNIVERSALE”.
LA TERRA, IN QUESTI TEMPI, È AVVOLTA IN UNA CALIGINE CORRUTTIVA PEGGIORE DI QUELLA CHE ATTIRÒ SULLA TERRA IL DILUVIO UNIVERSALE.
IN CHE COSA SI PUÒ SPERARE SE LA PERVERSITÀ DEGLI UOMINI HA RAGGIUNTO I LIMITI DELL’INTOLLERABILITÀ?
IL DISFACIMENTO DI OGNI VIRTÙ MORALE, MATERIALE E SPIRITUALE È QUASI TOTALE.
OGNI COSA VA IN PERDIZIONE STAGNANDO NEL DOLORE E NELLA MORTE.
IL VITELLO D’ORO È RIAPPARSO SUL PIEDISTALLO DEL DELIRIO MATERIALE SUL QUALE GLI UOMINI PERVERSI PONGONO TUTTE LE LORO CERTEZZE, LASCIANDOSI COSÌ TRAINARE NELLA VORAGINE DELLE DISSOLUTEZZE PIÙ ABERRANTI E PIÙ CINICHE.
LA MORTE PASCE IN COMPAGNIA DI CHI LA NUTRE PROCURANDOLE CARNE INNOCENTE, VITA, AFFETTI E QUANT’ALTRO VIENE VIOLENTEMENTE STRAPPATO ALL’AMORE CREATIVO.
PERCIÒ È INEVITABILE UN CASTIGO, PEGGIORE DEL DILUVIO E CHE TUTTA L’UMANITÀ SI DEVE ATTENDERE.
DAL CIELO ALLA TERRA
Nicolosi, 7 settembre 1981
Ore 11:35

I Popoli della terra vogliono amarsi
HO SCRITTO IL 18 GIUGNO 1982:
Vogliono vivere in pace, in fraterna concordia, in letizia d’animo e di cuore.
I popoli del pianeta terra desiderano tutto ciò che rende felice ed amabile la loro esistenza e godere del benefico frutto del lavoro, di quanto esso produce per il benessere di tutti, nessuno escluso.
Non vogliono odio, guerre! No!
I popoli della terra, tutti uniti, vogliono essere i soli arbitri del loro destino e della loro reale libertà, nel rispetto dei doveri e dei diritti di ogni singolo cittadino del mondo.
l’umanità è la vera chiesa di dio che in essa e con essa vive e si rigenera.
nessuno separi ciò che l’altissimo ha unito .
Coloro che oggi separano il fratello dal fratello, presto, molto presto, non lo potranno più fare perché la luce che unirà tutti gli uomini della terra è già qui, presente ed operante, anche se solo a pochi è concesso saperlo.
Eugenio Siragusa

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