Il Ricordo di una ricorrenza…

La ricorrenza che porta spiritualmente a ricordare con immensa devozione fraterna…la parte spirituale fattasi donna dell’eterno mutante padre spirituale dei suoi figli e figlie che lo seguono nei suoi insegnamenti DAL CIELO ALLA TERRA
Il Testimone dell’Eterno Presente
Filippo Bongiovanni

La Donna…
Il giorno in cui nacque, lei, quella ancella di Dio, la parte femminile di sé stesso fatta carne…
Quella parte di sé stesso, quell’Amore del suo Amore dell’eterno divenire… Divisi ma uniti da un filo di luce…
Maria Pia Cavallo

Dal Contattato:
«No, ripeteva, no. L’Amore di cui parlo è un Amore che trascende lo stesso concetto; è qualcosa che non si può confondere con il sentimento umano. L’Amore di cui vi parlo e Luce che accarezza soavissimamente e suscita una felicità che non può mai morire in quanto Luce che scaturisce dall’ineffabile Spirito creante. È questo Amore che nutre l’uomo e che spesso viene mal praticato, sino a farlo divenire una cloaca ed a renderlo sterile di ogni valore divino.
L’Amore, quello di cui vi voglio parlare, è adorazione , potenza creativa.
L’Amore, questo sublime sentimento, altro non è che la Luce eterna del Spirito Santo creante».

«Elala» era il nome che egli, nel silenzio, chiamava. Ma chi era Elala? Molti se lo chiedevano. Qualcuno addirittura glielo chiese, ma non ebbe risposta.

«Elala»: che cosa stava a significare? Egli lo sapeva, e lo teneva nello scrigno segreto del suo cuore perché era la preziosità del suo essere eterno. Era l’Amore del suo Amore, la parte più bella di se stesso. Era la colomba bianca portatrice dello Spirito Santo, ancella del suo Amore creativo.
Lo sapemmo dopo, quando egli l’additò come l’abitacolo dell’Amore di Dio. Ella era bella, e i suoi seni erano regali e marcati da una stirpe forgiata dalla saggezza degli antichi Padri del mondo. Era stata visitata dagli Angeli del Signore; era stata scelta per un compito ben preciso. Egli lo sapeva perché era stato insignito di conoscenza prima che Elala sorgesse dai morti. Era geloso di questo segreto e non volle mai che venisse conosciuto da chi non era in grado di comprendere che Iddio si era fatto anche Madre, rivelando il desiderio divino di Essere, e attraverso Lei, manifestare Se stesso in carne e sangue.

«Elala», cosi chiamava questo fiore impregnato di profumo e di Amore divini. Chi era? Non lo sapemmo mai. Sapevamo solo che era una parte di se stesso, il Carisma del suo spirito, venuto sulla Terra per essere a suo fianco nell’Opera santa voluta dallo Spirito creante.

Quando li vedemmo insieme, ci sembrava di vedere una sola persona, di sentire un solo respiro, di udire il battito di un solo cuore. Era la perfetta Trinità temporaneamente separata, ma spiritualmente e saldamente unita, fusa in un solo alone di Luce, di Pace e d’Amore. Elala non era una donna bensi un costrutto divino, fatta di carne, sangue e spirito celeste. «La donna», diceva Eugenio, «e l’oggetto dell’adorazione, è l’immagine della dolcezza, è la bellezza della Luce creante».

Elala era per lui l’espressione vivente di quanto di meglio, di più sublime, conosceva sulla donna.
Publicado en Celeste, Epiritual, Internacional, Madonna, Messaggi, Sociales y globales, spirituale
error: Content is protected !!