LA SOFFERENZA CI È VICINA PERÒ SI CONTINUA!

-La sofferenza ci è compagna, d’altronde né allora e neppure oggi, potrebbe essere diversamente. Il Maestro lo aveva detto, a chi sarebbe rimasto per le vie di questo mondo. «Non siete qui, per godere di felicità e riconoscimenti» …e aggiungo…o cose di altro genere…ma solo per offrire quello che si è ricevuto senza chiedere nulla in cambio…rendersi utili…e inoltre solo attraverso tutto questo, si è artefici…
Quello che più mi dispiace è la «povertà di spirito», che accompagna la competizione dove alberga in certi individui, che dovrebbero dare l’esempio, e che invece si sentono in competizione con gli altri, con coloro che sentono solo di espletare il proprio compito spirituale quello di portare a conoscenza la Rivelazione che hanno avuto, in dono, senza chiedere nulla in cambio. Si sente e si «palpa» che certi ben qualificati individui vorrebbero «controllare l’opera» di Eugenio e si sentono in lotta con altri.
Dietro ogni movimento o intenzione, che li fa muovere, si cela l’egoismo e il protagonismo, attirando l’attenzione su di «loro» poco importa se poi dovesse emergere la VERITA’ COMPROMESSA-DANNEGGIATA nella sua essenza…Che tristezza e rammarico per questi individui, che dietro la spinta di fare a tutti i costi, pur di non rimanere «indietro» scendono a bassi livelli di falso sentimento altruistico…dimostrando la vera natura, tinta di protagonismo, ed esaltazione, datati e dentro forzature prive di contesto attuale, solo per apparire che ci sono anche costoro, o che ci sono stati, quando non hanno avuto la chiamata di essere a disposizione per un preciso Disegno Celeste…
Che tristezza…che tristezza…che tristezza…All’Intelligenza Cosmica nulla può sfuggire..! Sappiatelo…chi la incarna NON DIMENTICA…chi conosce sa molto bene…noi abbiamo fatto nostro, come ho più volte testimoniato, su quello che Eugenio ha detto: NON ABBIAMO MAESTRI SULLA TERRA..!
Infine avevo pubblicato altre volte quanto Eugenio lasciò scritto, lo ripropongo ancora una volta:

HO SCRITTO IL 31 GENNAIO 1986:
LE PROVE NON SARANNO ESENTI PER NESSUNO.
LE PROVE SERVONO A MISURARE L’INTEGRITÀ E LA CAPACITÀ DELL’INCORRUTTIBILITÀ. LA QUALITÀ NASCE E CRESCE ATTRAVERSO UNA SERIE DI TEST BEN PRECISI E MIRANTI A SCANDAGLIARE IL PROFONDO DEL NOSTRO IO.
È IMPOSSIBILE NASCONDERE, MIMETIZZARE IL POTENZIALE NEGATIVO CHE SI DESIDERA, COSCIAMENTE O INCOSCIAMENTE, NASCONDERE. È INEVITABILE IL RIGETTO ATTRAVERSO METODOLOGIE INSOSPETTABILI, TRAMITE PROVE CAPACI DI ACCELERARE LA RIVELAZIONE DELLE ANOMALIE NASCOSTE.
LA QUALITÀ DESIDERATA EMERGE TRAMITE UNA COSCIENTE PREDISPOSIZIONE NON PRIVA DI PROVE E CONTROPROVE, CHE SPOGLIANO LA QUALITÀ DALLE BLASFEME E DELETERIE INFLUENZE DELLA QUANTITÀ AVVIZZITA DALLE PIÙ ABERRANTI NEFANDEZZE FISICHE, PSICHICHE E SPIRITUALI.
LE PROVE SERVONO A PRESERVARE IL DIRITTO DELLA SCELTA, LA LIBERTÀ DI VOLERSI CONSERVARE INCORRUTTIBILE ED IDONEO AD ENTRARE NELLA SFERA DI UNA SUPERIORE DIMENSIONE.
CHI NON SI PREDISPONE AL SUPERAMENTO DEI TEST PROGRAMMATI, NON POTRÀ MAI ASPIRARE AD ESSERE IDONEO AL CONTATTO CON LE SUPERIORI FREQUENZE; NON LE SOPPORTEREBBE, LE RIGETTEREBBE.
LA SELEZIONE AVVIENE COSÌ, VAGLIANDO SCRUPOLOSAMENTE I PALESI E I NASCOSTI ISTINTI EMOTIVI DI CHI ASPIRA AD ENTRARE NELLE NUOVE FRONTIERE DIMENSIONALI.
NON C’È DA STUPIRSI NÉ DA MERAVIGLIARSI SE MOLTI SARANNO COSTRETTI A LASCIARE LE MANI DALL’ ARATRO O A VOLTARSI INDIETRO. LA CARNE È DEBOLE E LE DISSUASIONI SONO TANTE E SOTTILI.
UN AMICO DELL’UOMO
Eugenio Siragusa

-Eugenio sempre più chiaro per Volere Celeste:

Non pensate di poter sfuggire alla legge di causa-effetto. Non vi illudete di potervi liberare dal guardiano che sorveglia il vostro karma: non vi illudete.
«Ciò che seminate, raccoglierete”
Ciò che raccoglierete istruirà il destino del vostro domani, quello che farete agli altri, un domani gli altri lo faranno a voi: di questo siatene certi…!
Non pensate di poter sfuggire a questa legge. No..!
Pensate e meditate. Sarete voi i giudici delle vostre azioni; sarete voi che sceglierete le prove per purgare le vostre colpe. Non tutti coloro che patiscono tribolazioni patiscono per caso: «il caso non esiste!» Sappiatelo!
Chi uccide non può essere non ucciso; chi ruba non può non essere derubato e chi odia non può non essere odiato. Una vita vissuta giustamente non può non avere il premio della felicità e della pace da Dio.
Se lavorerai per gli altri, un domani gli altri lavoreranno per te e se solleverai gli altri, è inevitabile che un domani tu venga sollevato. È legge di causa-effetto. È la giustizia di Dio.
Un servo di dio
Nicolosi, 21 Dicembre 1977
Ore 11:40

Per il Centro Studi Eugenio Siragusa
Il Testimone dell’Eterno Presente Filippo Bongiovanni

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