PROFEZIE E SINDONE (Parte 2)

 
Cosa sono le profezie e chi sono i profeti?
Penso di poter riassumere che un profeta è colui che guarda con gli occhi di Dio dentro Dio stesso.
La profezia quindi è un ventaglio di probabilità tutte possibili, ma tutte sottoposte al libero arbitrio di ognuno di noi. Molte profezie non si avverano perché la scelta fatta ha permesso ad una delle altre possibilità previste di avverarsi.
Il profeta non mette MAI del proprio. Si attiene fedelmente a ciò che gli è permesso di percepire, senza includere nulla di personale. In quel momento il profeta è solo una lente che aiuta chi indossa gli occhiali con un deficit visivo, a vedere meglio cosa ha di fronte a se.
Le profezie stesse prevedono l’esistenza di FALSI PROFETI che attireranno a se chi non ha saputo coltivare bene l’arte del discernimento.
Maria Pia Cavallo

Un ignoto ha visto ed udito L ‘AGNELLO DI DIO :

Il Signore mi parlò per mezzo del Suo Spirito : “Ho un messaggio da trasmetterti, prendi carta e penna. Scrivi esattamente quello che ti dirò e quello che vedrai. Fai attenzione ed esamina ogni frase affinché non vi s’infiltri nulla che venga da te. Mille anni sono come un giorno davanti a me. Tuttavia i giorni sono da me contati e la fine di ogni cosa è prossima. Ecco, io vengo molto, molto presto, per compiere quello che la mia Chiesa credente attende. Ti confido un grande segreto : “La tavola delle nozze è apparecchiata”.

Vidi Un Essere che brillava come un ferro scaldato a bianco, più chiaro del Sole, e una sala più grande della Terra era illuminata dal Suo splendore. A fianco della sala vidi il globo terrestre.
L’Essere vestito di bianco mi mostrò la sala e disse : “E’ la sala delle nozze dell’Agnello”.

Vidi delle lunghe tavole bianche guarnite di bordure. Il bianco era costellato di pietre preziose scintillanti, di perle e diamanti. Sulla tovaglia sfavillante e guarnita di pietre preziose e di perle, c’era ad ogni posto un nome ricamato in oro, ma io non potevo leggere questi nomi. Una voce mi disse : “Non sei abbastanza santificato perché i tuoi occhi possano leggere questi nomi in lingua “ Celeste”.

Vidi degli Angeli grandi e piccoli indaffarati fra le tavole. La loro occupazione era particolare. Alcuni erano raggianti di gioia e lavoravano cantando, altri erano molto tristi. Io però non potevo comprendere il canto degli Angeli e ne ero rattristato. Allora una voce mi disse :
“Le tue orecchie non sono abbastanza santificate per poter sopportare il canto del Cielo. Gli Angeli che sono felici stanno ricamando dei nomi sulle tovaglie”. Infatti, gli Angeli erano molto abili e manovravano l’ago in modo da eseguire un ricamo fine e delicato.
Vidi gli Angeli tristi eseguire un lavoro che non comprendevano e che consisteva nel togliere i fili già ricamati e nel disfare alcuni nomi. Facendo questo erano molto rattristati e le loro lacrime colavano rosse come sangue sulle loro guance.
Anch’io fui preso da una grande tristezza e chiesi : “Perché questo?” La voce del Signore mi rispose: “Ho sperato per molto tempo che raggiungessero la maturità necessaria per entrare nella Sala delle Nozze, ma non hanno prestato attenzione alle mie esortazioni. Qui, per esempio, sono stati scuciti due nomi, uno vicino all’altro”. (Qui seguì l’enumerazione di alcuni nomi per informazione personale).
Io gridai : “Signore, fai grazia!”
Il Signore continuò : “Per molti anni ho offerto loro tutte le mie misericordie ma non le hanno accettate. Può entrare nella sala delle nozze solo colui che vive sulla Terra in pace col fratello e che obbedisce alla Mia Volontà”.
“Non c’è più perdono per loro ? “ domandai.
“Sì, se c’è il pentimento totale davanti a Dio e davanti agli uomini, ma il tempo stringe”.
Vidi ancora altri posti dove mancavano due nomi, uno vicino all’altro, la voce del Signore mi disse : “Sono tutti casi simili”.
Pieno di sofferenza domandai ancora : “Se non si pentono, saranno perduti ?” No, perché sono stati miei strumenti e hanno accettato molte sofferenze ma non saranno presenti al mio banchetto di nozze. Ci parteciperanno soltanto i peccatori santificati, altrimenti, come potrebbe manifestarsi la Mia Giustizia?”
“Ecco, io do d ogni anima ancora tre occasioni di Grazia per abbandonare la strada sbagliata, cattiva e ipocrita. Non resta che poco tempo ancora poiché ho inteso il grido dei miei figli e voglio mettere fine alla loro afflizione terrestre. Verrò prestissimo, il mio tempo di benevolenza scade fra pochi minuti. Dì a tutti i Figli di Dio che siano santificati e ripieni di Spirito Santo. Solo Colui che sarà completamente santificato parteciperà al Mio banchetto di nozze”. Poi mi disse : “Guarda!”
E vidi una corona splendente su ogni sedia.
“Pensi tu che la Mia Gloria possa riposare su un Essere non Santificato? Che nessuno si stimi abbastanza santo per vedere la Mia Gloria! Santificati, dunque, e purificati in tutto il tuo essere impuro. Devi essere Santo fino nel pensiero, così sarai una benedizione per gli altri. Non passare sotto silenzio la Verità davanti a qualche essere umano. Ascolta tuttavia quanto ogni giorno ti dirò. Non chiudere l’accesso a questo messaggio a coloro che credono poiché, ecco, io vengo presto!”
Il protagonista fu un giovane straniero che andò a trovare e rese Eugenio anche partecipe di questa sua esperienza, e che Lui personalmente volle renderla pubblica nel Giugno-Luglio 1988.

Da uno scritto di Filippo Bongiovanni:

 

Molto interessante questo testo scientifico, che mi ha motivato a portarvi a conoscenza il pensiero di Eugenio su questo delicatissimo argomento…Ho anche ricevuto l’impulso, dal fatto che proprio oggi, ho ritrovato un’immagine della Sindone che credevo di custodire gelosamente tra le mie cose personali…Così il testo:»Lei ha nelle sue mani un quadro che mostra due immagini del Sacro Volto di Gesù. La riproduzione a colori venne composta magistralmente nel 1935 dal noto artista Aggemian. La figura in bianco e nero presenta il Sacro Volto come rimase impresso sulla Sindone circa 2000 anni fa.

AGLI ESPERTI DEL 2000
Vorrei chiedere ai sapientoni della scienza terrestre quale tecnica ha usato l’uomo della sindone. Se non era Gesù-Cristo, il Messia, il Figlio del Dio Vivente,chi altro poteva lasciare l’immagine del suo corpo e della sua sofferenza.
Neppure oggi, la tecnologia moderna riuscirebbe a riprodurre un’immagine con la stessa tecnica misteriosa della sindone. Come ha fatto quindi l’uomo raffigurato nel lenzuolo a farlo nel Medio Evo.!?
Solo un Essere astrale può effettuare tali prodigi in questa dimensione. Allora, amici terrestri, è o non è la reale figura di Cristo.!?
L’amico del Homo
Eugenio Siragusa
Nicolosi 16 ottobre 1988

Profezie che sono state ritrovate e che riportano alla Sacra Sindone.
Ho conosciuto come autore il Dott. Renzo Baschera per i suoi volumi sempre tanto interessanti sulla fine dei tempi e in generale profezie sul futuro dell’umanità.

L’APOCALISSE DI GERUSALEMME
Il tempo di Furisia
Tra le tante “reliquie” che i crociati portarono dalla Terra Santa c’era anche un manoscritto, che alcuni attribuivano al discepolo Pietro, e che riguardava i “sei giorni della distruzione”.
Questo messaggio profetico parte dalla considerazione che Dio creò il mondo in sei giorni. E l’uomo “nella sua superbia, nella sua superficialità e vanagloria distruggerà il tutto sempre in sei giorni”. Questo perché è stato scritto che il “tempo della distruzione sarà uguale a quello della creazione”.
Ma quando sarà il “tempo della cenere”? Il Messaggio Profetico che dice che i “tempi saranno maturi quando la presunzione dell’uomo lo farà sentire come un Dio”. Questo tempo potrebbe quindi essere molto vicino a noi perché le grandi conquiste scientifiche e tecnologiche di questi ultimi tempi – basti pensare all’applicazione dell’energia atomica, alla bioingegneria e all’applicazione dei computer – possono finire per portare l’uomo ad una supervalutazione di se stesso, di essere “una specie di dio”.

Questo scritto – conosciuto anche come l’Apocalisse di Gerusalemme, perché proveniente probabilmente da questa città – è diviso in sei parti, ognuna delle quali è “una piaga che verrà a incancrenire la Terra, prima della conclusione dei tempi”. Nella prima piaga viene descritta la città e il tempo dei Fur1 – che in un secondo tempo venne chiamato tempo di Furisia – , cioè il trionfo dei ladri, degli approfittatori, delle sanguisughe, dei predatori e degli approfittatori della buona fede della gente semplice, ingenua. D’altra parte non può essere che così, perché la creazione iniziò con l’amore, con l’ordine. E la distruzione inizierà con l’odio e con il disordine. L’uomo di Furisia penserà solamente a se stesso, ma indosserà l’abito dell’altruismo. Sarà il tempo “sepolcri imbiancati”.

Ma passiamo alla prima parte di questo Messaggio, parzialmente ricostruito attraverso traduzioni e commenti del tardo Seicento:
1. Quando i tempi saranno maturi il mondo intero sarà governato da ladri e predatori.
2. Furisia sarà il cuore dei malvagi, ma saranno molti a glorificarla come città santa.
3. I giusti saranno saranno spogliati e oltraggiati e guai a chi oserà invocare giustizia!
4. Molti porteranno il segno della croce, ma sotto la croce si nasconderà l’inganno.
5. Ladri e lestofanti verranno esaltati da altri ladri, lestofanti spergiuri.
6. Molti porteranno il segno della giustizia, ma sotto la giustizia si nasconderà il latrocinio.
7. Chi accuserà un ladro verrà incarcerato, chi accuserà un innocente verrà premiato.
8. Magna latrocinia sarà la nuova legge, e gli altari del popolo avranno sempre nuovi idoli.
9. Vedrete uomini senza pelle, perché anche la pelle verrà stampata dal dio Furio.

10. E quando il malvagio sarà adorato, la strada della rovina sarà senza ritorno.

Da una lettura del Messaggio emergono dei punti significativi, come l’egoismo, l’inganno (la città dei ladri che verrà fatta apparire come città santa), il trionfo dell’ingiustizia (chi accuserà un ladro verrà incarcerato e chi accusa un innocente verrà premiato), e rapida sarà la successione dei nuovi idoli. Quest’ultimo punto combacia con altri Messaggi che profetizzano la fine delle democrazie, in un clima di deterioramento sociale e morale che ricorda un po’ gli ultimi anni del basso impero.
Su questo scenario putrescente e violento andrà maturando “la conclusione di un tempo”.
I cieli saranno sconvolti
Nella maggior parte dei Messaggi Profetici riguardanti la purificazione “dei tempi di Caino” – cioè dei tempi che hanno portato l’uomo a uccidere l’uomo – sono previsti dei segni premonitori nel cielo.
Nel Vangelo di Luca (21-11) si dice che “vi saranno dei prodigi spaventevoli e dei grandi segni nel cielo”. Anche Giovanni (Apocalisse 6-14) dice che: “il cielo si ritirò come un libro coinvolto; ed ogni montagna e isola fu mossa dal suo luogo”.

I cieli saranno sconvolti. Le stelle si spegneranno e cadranno sulla Terra, mentre la Luna si spaccherà in due. Nubi dense e di veleno si abbasseranno sulla terra per mietere l’ultimo raccolto. E un terzo della Terra verrà distrutto. E quello che rimarrà sarà veleno e produrrà solo veleno.

Su questo terrificante scenario, all’uomo non resterà che cercare la morte. Ma anche la morte “nei giorni dell’ira sarà una gemma preziosa”.
1. Un tappeto color della cenere avvolgerà come in un sudario i cieli e tutto avrà il colore della cenere e della morte.
2. L’aria sarà fumo e il fumo sarà caligine; e la caligine entrerà nell’uomo come un serpente.
3. Nubi cariche di morte sorvoleranno la terra e ogni frutto sarà veleno.
4. In quei giorni, la pioggia benedetta diverrà veleno, e ogni goccia sarà una maledizione.
5. Sarà allora che il sole piangerà sulla terra e le stagioni saranno sconvolte, cancellate.
6. Una catena di giorni di fuoco e di giorni di ghiaccio renderà fragile l’uomo come una foglia secca.
7. Le stelle si spegneranno una ad una, quando l’uomo volerà più alto degli uccelli.
8. La notte diverrà giorno e il giorno diverrà notte, mentre sulla terrà cadrà una tempesta di stelle morte.
9. Allora una voce tremenda scenderà dal cielo sconvolto per dire che la misura è piena.
10. E gli uomini cercheranno la morte per sette anni e beati saranno coloro che per primi la troveranno.
Alcuni aspetti del nostro tempo sono qui descritti in modo impressionante. L’inquinamento atmosferico ci viene difatti rappresentato dal “sudario color cenere”. E le piogge acide che distruggono la vegetazione e l’intero habitat le troviamo nella “pioggia che diventa veleno e maledizione”.

E’ molto interessante anche la descrizione riguardante la perturbazione e poi lo sconvolgimento del ritmo delle stagioni. Notiamo già nel nostro tempo che le stagioni intermedie stanno scomparendo: si passa subito dall’estate all’inferno; dal caldo al freddo (e viceversa) perché i filtri solari (le fasce di Von Allen) sono state profondamente alterate dagli inquinamenti atmosferici. Sono molti a parlare dell’effetto serra, che potrebbe essere rappresentato dal “sole che piange sulla terra”.

E ci sarà anche la perturbazione nel ritmo del giorno e della notte.

Noi viviamo, probabilmente, la prima fase di questa tragedia che porterà l’uomo a cercare la Morte, come si può cercare l’unica liberazione.

La pestilenza di Seir
Nei tempi della “grande caligine”, cioè quando i vari inquinamenti, incluso quello radioattivo, raggiungeranno punte massime, una “pestilenza” si calerà sugli uomini “come un feroce rapace”. E gli uomini saranno indifesi, al punto tale che “ogni piccolo animale della terra si scaglierà contro l’uomo con il coraggio di un leone”.
Su questo Messaggio gli scienziati avrebbero dovuto meditare seriamente e da molto tempo. Invece hanno proseguito la loro marcia verso l’autodistruzione.

Bastano poche considerazioni per sottolineare questa tragica realtà. Nel passato, per esempio, erano i microrganismi che selezionavano l’uomo; con l’abuso degli antibiotici le cose si sono capovolte. E così l’uomo ha finito per selezionare i microrganismi (chiamati dalla profezia Profezia “piccoli animali della terra”), che diventeranno sempre più agguerriti (avranno cioè “la forza di un leone”), mentre le difese immunitarie dell’uomo, a causa degli alti inquinamenti dell’habitat, diminuiranno continuamente.

L’uomo diventerà così un misero naufrago, nel “mare delle pestilenze”.
Ma seguiamo il Messaggio.
1. La desolazione dei cuori sposerà lo sconforto e l’amarezza dell’anima.
2. Nei giorni della grande caligine, il dolore albergherà costantemente nel cuore dell’uomo.
3. E la sofferenza sarà come l’edera che si abbarbica alla pianta secca.
4. Il tarlo corroderà la carne, avvelenando il sangue e trasformando le ossa in vapore.
5. Ogni piccolo animale della terra sarà come un leone. E sbranerà l’uomo.
6. Molti cercheranno rifugio nell’alchimia ma la strada da percorrere è a monte.
7. Una desolata desolazione toglierà all’uomo la fragile speranza partorita dalla scienza.
8. E la pestilenza mieterà indisturbata, tra sapienti che non vedono e tra saggi che non sentono.
9. L’ottava piaga avrà più nomi e più vesti, ma sotto le vesti apparirà sempre il legno tarlato.

10. Le fosse parleranno e grideranno, ma la storia della pestilenza dio Seir nessuno potrà scriverla.

In certi punti della Profezia sembra di scorgere alcuni flagelli dei nostri giorni, come il cancro e l’Aids (sindrome da deficienza immunitari acquisita). Ma non saranno questi mali a genuflettere umanità. I tempi della “desolata desolazione” sono forse alle porte. Il cancro e l’Aids potranno essere pertanto solamente la premessa a quella che sarà la pestilenza di Seir, dinnanzi alla quale ogni chemioterapia e ogni medicine high tec (cioè l’alta tecnologia medica) saranno imponenti.

La grande arsura
La “grande sete” è una profezia ricorrente. Ne parla anche S. Giovanni (Apocalisse 16-9): “E gli uomini furono arsi di grande arsura”. Ma questo avverrà solamente nell’ultima parte dei “giorni della distruzione”, quando “l’ora del mietere è venuta” (Apocalisse 14-15).

Questo Messaggio che qui viene riportato merita un esame particolare perché lascia scorgere un rapporto diretto tra la piaga della siccità e l’opera irresponsabile, nefasta, dell’uomo. Si dice infatti che l’uomo “morirà di sete e in un mare di acque avvelenate”. E l’artefice dell’avvelenamento di queste acqua e l’uomo.(PRESTO NON AVRETE PIU’ ACQUA DA BERE DI EUGENIO SIRAGUSA)

Se consideriamo quindi la realtà dei nostri giorni, possiamo dire che il Messaggio è di grande attualità.
1. Le acque dei fiumi diventeranno vapori e dove scorreva l’acqua passeranno uomini e carri.
2. Nei giorni dell’Omega le sorgenti si seccheranno e la sete brucerà uomini e terre.
3. Giorno verrà in cui una brocca d’acqua pulita sarà più preziosa di una brocca di monete d’oro.
4. E le sorgenti che piangeranno l’ultima goccia daranno acqua avvelenate dall’uomo.
5. La grande arsura si spanderà sulla terra come un lenzuolo di fuoco e seccherà i mari.
6. La grande arsura sarà opera dell’uomo che perirà di sete in un mare di acque avvelenate.
7. E tutto verrà seccato. E dalla terra si solleverà una coltre di polvere avvelenata.
8. I deserti avanzeranno come il fuoco e trasformeranno pascoli immensi in sabbia infuocata.
9. Gli uomini impazziti dall’arsura cacceranno gli animali per bere il loro sangue. Ma anche il sangue sarà veleno.

10. E la notte non darà più refrigerio perché l’agonia del giorno sarà l’agonia della notte.

Il punto sei della Profezia è molto significativo perché pone in relazione “la grande arsura” con l’opera dell’uomo. Sarà l’uomo cioè che finirà per distruggere la Terra e anche se stesso, con quelli che vengono definiti “i progressi della scienza”.
E la fine dell’uomo sarà un tormento, perché morirà di sete, pur vedendo intorno dell’acqua. Non avrà quindi che una alternativa: morire di sete o morire di avvelenato, bevendo quell’acqua che lui stesso ha trasformato in veleno. Merita un attenta considerazione anche il punto otto, perché presenta una realtà che riguarda i nostri tempi: i deserti che avanzano inesorabilmente, trasformando zone fertili in lande infuocate.
E’ poi terrificante il punto nove, che lascia intendere il totale avvelenato dell’habitat. L’uomo, disperato, rincorrerà gli animali. Per sedare la sete bevendo il loro sangue. Ma anche il sangue sarà avvelenato.
Vedrete volare le montagne
Da qualche tempo a questa parte assistiamo a un sensibile incremento dei movimenti tellurici. Questo risveglio sismico – anche se vengono forniti spesso dei dati parziali per non allarmare l’opinione pubblica – riguarda un po’ tutto il mondo.
Il veggente Cayce diceva che tutte le cose della Florida verranno trasformate e nelle Profezie della Monaca di Dresda si dice che “il mare Adriatico verrà trasformato in un lago, dopo una catena di terremoti”.

Il tempo che stiamo vivendo potrebbe essere pertanto la premessa alla trasformazione radicale della crosta terrestre.

Una trasformazione che è stata profetizzata anche da

S. Giovanni (Apocalisse 16-20): “E ogni isola fuggì,e i morti non furon più trovati”.
1. La terra tremerà sotto i vostri piedi, e non ci sarà pietra che non verrà spostata.
2. Le foreste verranno a trovarsi dov’erano i monti e i pascoli si troveranno dov’erano i mari.
3. Ferite antiche si riaprirono a da queste sgorgherà incessantemente il sangue della Terra.
4. Non ci sarà rifugio, nei giorni della grande caligine e l’uomo scapperà inutilmente dai mari o dai morti.
5. L’uomo sarà solo. E soli saranno i grandi imperi le cui muraglie verranno spezzate come fili d’erba secca.
6. Le città verranno aperte, spezzate e scrollate, e le loro ferite saranno degli enormi sepolcri.
7. Nell’ora in cui la misura sarà colma, alzate gli occhi al cielo perché vedrete volare le montagne come uccelli impazziti.
8. L’acqua dei mari invaderà le terre e verrà inghiottita dalle enormi ferite delle città spezzate.
9. Sui mari di fango vedrete galleggiare e scomparire la gloria, le ricchezze e la vanità del mondo.

10. E quando la burrasca di fango sarà placata, la Terra, il Sole e la Luna saranno completamente diversi.

Il terzo punto lascia intendere che ci saranno vulcani spenti da tempo, che riprenderanno la loro attività. E questo, in parte, è già avvenuto.
Significativo anche il punto sei, che descrive la distruzione delle città. Non si parla di terre, in forma generica, ma di città, quasi come se la cause principale dei “giorni della distruzione” fossero appunto i grandi centri urbani.

Interessante è anche il punto sette, che combacia con tanti altri Messaggi profetici, i quali vedono, il cambiamento radicale di ogni luogo. Il punto nove ci presenta invece la conclusione di una civiltà. Sono parole che andrebbero meditate attentamente perché ci presentano “la vanità del tutto”. Su un mare di fango galleggerà la gloria e la ricchezza del mondo. E la gloria e la ricchezza non avranno più alcun valore.

«Chi siete voi che replicate…?»
Tacete ed Ascoltate!
Non siamo sulla Terra per solleticare i vostri blasfemi e bestiali istinti, né siamo partigiani ci chi porta, vistosamente, il Segno di Giona.
La nostra Missione, come vi abbiamo più volte replicato, mira a Salvare il Salvabile e ad instaurare sulla Terra i presupposti Ideali del Regno Promesso.
Ci preme affermarvi, ancora e sempre, che la Vera Profezia non falla e che è nelle vostre mani, unicamente nel vostro Ravvedimento, mutare il vostro destino già tragicamente adombrato da funesti presagi.
Il vostro replicare è una sfida a chi ha il Diritto di proteggere la Stabilità e il Divenire delle cose Create e destinate a nutrire l’Albero dei Cieli.
L’ostinatezza che vi anima e che propone la crescita ipertrofica dei vostri deliri materiali carichi di violenza e di distruzione vi porterà, certissimamente, a dolorose conseguenze.
Non è utile replicare a chi non è Replicabile!
Dovreste già Saperlo!
Dal Cielo alla Terra

Eugenio Siragusa

Anche la Monaca di Dresda è inserita in questo contesto importante per alcune importanti anticipazioni che riguardano il futuro dell’umanità e alcune in particolare ne avrebbero cambiato il corso dell’umanità…

PROFEZIE DI RASPUTIN RENZO BASCHERA
IL FRUTTO VELENOSO
…»Quando voleranno le immagini maturerà un frutto velenoso e molti saranno a mangiarlo. E il frutto velenoso trasformerà gli uomini in animali, incapaci di alzare la testa del cielo … Le immagini che volano consumeranno le forze dell’uomo,ma il frutto velenoso ubriacherà l’uomo. E quando tutto sarà finito l’uomo si ritroverà stanco e lacero, più affamato di prima».
Rasputin ha qui profetizzato l’avvento della televisione e il tempo di questo mass-media che è entrato prepotente nelle nostre case, modificando le abitudini, i costumi e le relazioni umane.
Non si tratta comunque di un messaggio esoterico isolato perché diversi altri veggenti parlano delle “immagini che volano”. Un inglese del XVI secolo scolpì su una pietra queste significative parole “Quando voleranno le immagini, preparatevi a vivere tempi tremendi”.
E questi “tempi tremendi” Rasputin li simboleggia con “la pianta velenosa”. Si tratta di un simbolo significativo che vuole probabilmente indicare il consumismo.
Guardiamoci attorno e ci renderemo conto che questa pianta velenosa è cresciuta sulla piazza principale della nostra città, del nostro villaggio, e anche nelle nostre case.
L’uomo è stato ubriacato di consumismo: corre senza sosta, si affama, si brucia nel desiderio irresponsabile di consumare presto e consumare tutto. Assistiamo a un perfido gioco imprenditoriale che finisce per consumare in fretta la vita della povera gente.
E’ un gioco tra lupi e pecore. I lupi sono gli uomini scaltri, senza scrupoli che inventano sempre nuovi bisogni. E le pecore sono le creature semplici, i creduloni, che scambiano l’inganno per il benessere.
Il consumismo, si dice in questo messaggio “ è un veleno”.
Ma l’uomo della strada, schiavo come sempre del salario, non se ne renda conto. Non si rende conto cioè che quello che paga è un costo troppo elevato per soddisfare bisogni di cui potrebbe fare a meno.
E’ il primo “costo” di questa accelerazione del ritmo produttivo è l’inquinamento ambientale. I ricercatori dicono a questo proposito che il novanta per cento dei casi di cancro ha origine ambientale e solamente il dieci per cento ha origine genetica.
La spinta consumistica ci ha avvelenato l’ambiente. Ma ha avvelenato anche il cuore dell’uomo.
L’amore fraterno è diventato ormai simile a una cattedrale abbandonata nella radura del supermarket. Una volta c’erano i parroci che aiutavano e consolavano la povera gente.
Ma ora anche la Chiesa Cattolica (come tante altre chiese) si è trasformata in una specie di mostro burocratico, entrando negli ingranaggi del consumismo. E i parroci si sono trasformati in una specie di cowboy in motoretta (i più modesti) e con la spyder, i più intriganti. Corrono sempre e correndo amministrano la mandria . E non hanno più tempo per fermarsi a confortare l’afflitto, il bisognoso, l’ammalato.
La chiesa consumistica si giustifica dicendo che bisogna correre con i tempi, senza rendersi conto che la corsa di oggi è una corsa suicida.
Sarebbe il momento di rallentare il passo per riflettere, per meditare, per ritrovarsi. Ma in questo “regime della corsa continua” chi si ferma viene messo fuori gioco. E chi è fuori gioco non soddisfa più gli artefici dei superflui consumi.
L’uomo che in questa corsa suicida impara a ragionare con la propria testa e rallenta il passo è messo alla gogna dai grandi artefice dell’arte del consumo.
In questa società velenosa, i trigliceridi sono un simbolo di benessere. Se poi si muore d’infarto non ha grande importanza. Quello che conta è sempre il consumo. E anche i funerali, anche i loculi, entrano nella speculazione consumistica.

Questa strada- si dice nel messaggio profetico – porterà l’uomo “sulla strada della povertà , della fame”. D’altra parte la stessa logica c’insegna che tutte le risorse hanno un limite. Oggi consumiamo in un giorno quello che le passate generazioni consumavano in un anno (o anche di più). Ecco perchè davanti a noi, dopo l’orgia irresponsabile dei grandi consumi, ritroveremo nuovamente la fame. E sarà una fame disperata!

VISUALIZZAZIONE, AUDIZIONE E MEMORIZZAZIONE
DIRETTE ED INDIRETTE: HOARA SPIEGA
GLI OCCHI SONO I MEZZI FISICI CHE TRASMETTONO AI CENTRI NERVOSI LE IMMAGINI. LE ORECCHIE SONO I MEZZI FISICI CHE TRASMETTONO SUONI E VIBRAZIONI AD ALTRETTANTI CENTRI NERVOSI. QUESTE IMMAGINI E QUESTI SUONI VENGONO A LORO VOLTA MEMORIZZATI.
QUESTO SISTEMA (NORMALE PER LA NATURA FISICA DELL’UOMO) È DA NOI DEFINITO «VISUALIZZAZIONE, AUDIZIONE E MEMORIZZAZIONE DIRETTE». LA VISUALIZZAZIONE, L’AUDIZIONE E LA MEMORIZZAZIONE INDIRETTE AVVENGONO TRAMITE L’IMMISSIONE NEI CENTRI DI PERCEZIONE DEL CERVELLO DI IMMAGINI, SUONI E COLORI QUANDO IL SOGGETTO È IN FASE DI SDOPPIAMENTO CONTROLLATO. IN QUESTO CASO NON VEDE E NON SENTE ATTRAVERSO I MEZZI FISICI, MA PER SINTONIA DIRETTA. I VALORI DELLA REALTÀ CHE VENGONO CAPTATI DAL SENSORIALE EMOTIVO NON SONO AFFATTO DISSIMILI DA QUELLI CHE SI RICEVONO ATTRAVERSO GLI OCCHI E LE ORECCHIE. NELLO SDOPPIAMENTO LE CAPACITÀ DEI CENTRI NERVOSI VENGONO ACCELERATE PORTANDO IL QUOZIENTE INTELLETTIVO E MEMORIZZATIVO AL MASSIMO, E TALE DA NON ESSERE FACILMENTE CANCELLABILE DALLA MEMORIA. L’ESTASI DEI VEGGENTI È UNA PRATICA DI SDOPPIAMENTO CONTROLLATO CHE CONCEDE DI VEDERE E DI UDIRE QUANTO ALTRI, NON SOTTOPOSTI A TALE PROCEDIMENTO, NON VEDONO E NON ODONO. QUASI SEMPRE I CONTATTI CON LE SUPERIORI FREQUENZE AVVENGONO PER VIA INDIRETTA. SOLO IN CASI ECCEZIONALI AVVIENE PER VIA DIRETTA. LE VISITE CELESTI AVUTE DAL PROFETA LOT E DA ALTRI CONTATTATI SONO AVVENUTE TRAMITE VIA INDIRETTA.
HOARA
Eugenio Siragusa

 

Video delle profezie della monaca di Dresda:
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