SAN GIOVANNI 27/12

La foto che ritrae Giovanni l’evangelista ricevuta da Eugenio per posta, è una immagine che lo ritrae in perfetta similitudine con il suo gemello in spirito Gesù, entrambi plasmati dalla coscienza solare cristica.
Il volto stesso della sindone appare in questa immagine a testimonianza del profondo legame tra i due.
Eugenio Siragusa, Nicolosi Giugno 1985,con amici e studiosi:
D) Mi puoi spiegare la storia della foto del Consolatore ?
E) Quella foto mi è arrivata del Tibet, in una busta senza nessuno scritto e senza niente.
Nel Tibet c’è un archivio segreto che nessun uomo conosce, è guardato a vista da Esseri che
hanno delle qualità che gli uomini non conoscono ; conoscono le impronte, ma non sanno le
qualità psico-fisiche che hanno.
D) E’ l’immagine o un aspetto dell’immagine fisica dell’Apostolo Giovanni ?
E) Sì, è l’immagine di come era quando fu in Macedonia.
D) Perchè foto similari ne abbiamo viste in scritti di altra gente, è la stessa foto ?
E) Gesù e Giovanni erano fratelli, ma fratelli veri dell’Alta Dimensione, perchè erano fratelli
Mutanti, figli di una Donna Mutante che si chiama MYRIAM, Spiriti Gemelli. Non per
niente è stato detto : “ DONNA , ECCO TUO FIGLIO”. PERCHE’ ?
D) Figli a livello fisico o a livello spirituale ? Perchè, se non ricordo male, l’Apostolo Giovanni…
E) I Mutanti hanno il diritto di procreare in un modo diverso da noi.
Giovanni è l’autore dell’Apocalisse che ha lo scopo di rivelarci gli eventi futuri per mettere in salvo il nostro spirito.
Giovanni a tal fine ha un compito conclusivo ben preciso affidatogli da Cristo, e cioè quello di ritornare come Consolatore Promesso.
Al tempo Cristico Giovanni è stato un suo contemporaneo, mentre nei tempi moderni è stato il suo predecessore, per il ritorno di Gesù Cristificato alla fine di tutti gli avvenimenti pronosticati nell’Apocalisse scritta da se stesso circa 2000 anni fa.
In rete sono presenti video e notizie che gettano confusione sulla reale identità dell’autore dell’Apocalisse e del suo combaciare col Consolatore Promesso presente fisicamente fino al 2006. («Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: » Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te?” GIOVANNI CAP 21).
La confusione volutamente profusa ha lo scopo di evitare al salvabile la salvezza.
CHI HA ORECCHIE, ASCOLTI.
IL RINNOVAMENTO DEL MONDO NASCERA’ NELLO SPIRITO GIOVANNEO.
DALLA TERRA BENEDETTA DA DIO, “LA GALILEA DEI GENTILI”, SORGERA’ NEL TRIONFO DELLA GIUSTIZIA, IL PRINCIPALE PILASTRO CHE DOVRA’ SOSTENERE IL COSTRUENDO EDIFICIO DEL NUOVO MONDO. TUTTO CIO’ CHE NON SOPPORTERA’ LA SUPREMA LEGGE, SCATURENTE DAL NUOVO PATTO, VERRA’ POSTO SOTTO SEVERO GIUDIZIO E CONDANNATO ALLA SECONDA MORTE. LE MILIZIE CELESTI SONO GIA’ ALL’OPERA ILLUMINATE E SORRETTE DALLA POTENZA DELLO SPIRITO SANTO. I BEATI, VAGLIATI E PROVATI, NASCONO E CRESCONO FORTIFICATI NELLO SPIRITO PER ESSERE DEGNI EREDI DEL NUOVO POPOLO DI DIO E DEL SUO CELESTE REGNO IN TERRA. LO SPIRITO GIOVANNEO, CONSOLATORE E MESSAGGERO, HA GIA’ PARLATO SUL PECCATO PER NON AVER CREDUTO, E SULLA FINE DEL MONDO. STURATE LE ORECCHIE ED APRITE BENE GLI OCCHI SE VOLETE PORVI IN SALVEZZA. GUAI A VOI, FIGLI INGRATI E DEGENERI, PERCHE’ IN VERITA’ VI DICO: “SARETE BATTUTI ED ESILIATI DAL REGNO DELLA LUCE SINO A QUANDO NON PIEGHERETE LE VOSTRE SCHIENE AL SUPREMO BENE DELLA GIUSTIZIA, DELL’AMORE E DELLA PACE DEL VERO ED UNICO PADRE: DIO”.
IL CONSOLATORE
Nicolosi, 19 Ottobre 1978 Eugenio Siragusa
lo Spirito Giovanneo, Giove, venuto come Giovanni e, nell’ultima delle sue sette vite parallele, come Eugenio Siragusa, raccoglie tutti i suoi sforzi per consegnarci l’arca delle salvezza con la conoscenza che da lui abbiamo potuto ricevere e riconoscere con i 7 doni dello Spirito Santo. La verità che ci è stata celata sotto il velo della menzogna si sta rivelando sempre più prepotentemente combattendo le forze che da sempre l’hanno legata e che oggi hanno la meglio su gran parte dell’umanità.
Messaggio di Gesù-Cristo tramite Eugenio Siragusa :
«E’ VERO QUELLO CHE IL SIGNORE HA DETTO PER BOCCA DI UN SUO SERVO.»
MOLTI COLLABORATORI IO SCELSI AL MOMENTO DELLA CREAZIONE, FRA LE SCINTILLE PROIETTATE FUORI DI ME E, FRA I PRINCIPALI, VI ERA GIOVANNI, CHE AVREBBE DOVUTO RAPPRESENTARE TUTTA LA CREAZIONE UMANA.
VOI CHIEDERETE: QUAL’ E’ LA CONNESSIONE FRA GIOVANNI E L’ UMANITA?
L’ INTRINSECO SCOPO PER CUI GIOVANNI E’ LEGATO ALL’ UMANITA’, E’ QUESTO:
IL MIO GRANDE AMORE PER TUTTA L’ UMANITA’, RAPPRESENTATA DALLE SCINTILLE EMESSE, DOVEVA ESSERE CONCENTRATO IN GIOVANNI, PER CUI SOLO ESISTENDO LUI, POTEVA ESISTERE L’ UMANITA’.
CIO’ ERA NECESSARIO PERCHE’ LA CREAZIONE, ESSENDO UN ATTO DI PURO AMORE, NON POTEVO ELARGIRE TUTTO QUESTO AMORE DIRETTAMENTE ALLE MIE CREATURE, INQUANTOCCHE’, LA CREAZIONE DOVEVA ESSERE REGOLATA E GRADUATA DA UN ORDINE PERFETTO.
ECCO PERCHE’ GIOVANNI » NON DOVEVA MORIRE «, MA RIMANERE IN CONTINUITA’ NEL MONDO FINO AD EVOLUZIONE COMPLETA DELLA RAZZA. EGLI ERA ED E’, DICIAMO COSI’, L’ ACCUMULATORE DI TUTTA L’ ENERGIA DI AMORE ,ESPANSA E RACCOLTA IN LUI, PERCHE’ FOSSE GRADUATA NELLA MANIFESTAZIONE MATERIALE.
SE DOVESTE, QUINDI, DISTRUGGERE GIOVANNI, DISTRUGGERESTE TUTTA L’ UMANITA’!
QUESTO E’ UNO DEI TANTI MISTERI SU LUI.
» HA DETTO ANCORA:»
IN SEGUITO,QUEL DESPOTA, INTUENDO LA POTENZA DIVINA E TEMENDO PER SE’, RELEGO’ GIOVANNI IN UN’ ISOLA DELLE TANTE DELL’ EGEO, OVE MORI’ VECCHISSIMO.
IN EFFETTI, EGLI NON MORI’, COME VOI RITENETE NEL VOSTRO MONDO, MA PASSO’ IN UN ALTRO CORPO PRONTO PER LUI, E COSI’ SEMPRE, FINO ALLA COMPLETA EVOLUZIONE DELLA RAZZA CHE E’, ORA, AL SUO EPILOGO.
DA PARTE SUA VI E’ STATO E VI E’ TUTT’ORA, SACRIFICIO, PER RIMANERE SEMPRE SULLA TERRA SENZA I POTERI CHE POTREI AVERE IO, MA EGLI, PERO’, E’ SEMPRE GUIDATO E SORRETTO IN TUTTO E PER TUTTO DA ME. IO SONO IL SUO CONSIGLIERE, IL SUO AMICO, IL SUO FRATELLO, IL SUO AFFETTUOSO ED AMOROSO PADRE; IO SONO TUTTO PER LUI, COME LUI E’ TUTTO PER ME. NOI SIAMO UNA SOLA PERSONA E NE VEDRETE GLI EFFETTI, ALLORQUANDO IO PARLERO’ CON LA SUA BOCCA E FARO’ TUTTO QUELLO CHE FECI IO, QUANDO FUI GESU’.
IL MISTERO DI GIOVANNI E’, DUNQUE, UNO DEI MISTERI PRINCIPALI, ANCHE PERCHE’ RIASSUME IN SE’ IL SIGNIFICATO MASSIMO DELLA CREAZIONE CIOE’ : » AMORE E UMANITA’ «.
Eugenio Siragusa
Perché ostinarsi a non voler vedere? Perché gettare fango su chi è stato crocefisso fisicamente e su suo fratello che ha ricevuto lo stesso trattamento in modi diversi, solo per aiutarci?
Nell’Apocalisse di Giovanni si legge, a proposito dell’aspetto del quarto angelo, che sarebbe stato come “un’aquila in pieno volo”; perché non provare a farsi guidare da quel nostro Padre che con le sue ali ci ha protetto e istruito a volare?
Tratto dal testo L’Annunciatore:
[Era all’imbrunire. Un gruppo di uomini, donne e bambini uscivano da uno degli edifici bianchi verso una piattaforma circolare che si estendeva davanti. Uscivano in silenzio o parlavano fra se quietamente. Istintivamente alzavano gli occhi al cielo scrutando le stelle, cercando di scoprire se qualcuna emanava una luminosità particolare o descriveva qualche movimento inconsueto che potesse essere preso come segnale. C’era la luna piena e la campagna odorava di terra in un gorgoglio di germinazione. Era un notte alchemica. Una notte che conoscevano in modo speciale gli Iniziati di tutte le epoche sul Pianeta Terra.
Attorno alla piattaforma si estendevano campagne scure e pianeggianti. Non si udiva nemmeno il volo degli uccelli notturni. Il vicino bosco di querce si era quietato. Nessun rumore.
All’ora solare la luna era piena, una stella si mosse nel Quadrante-Est del cielo. Subito fu scoperta da tutti quelli che stavano riuniti e davanti ai loro occhi, descrisse rapidamente la traiettoria del Sole, da Est a Ovest, piccolissima con un luccichio bianco splendente. Quando stette sopra la verticale della piattaforma si fermò e incominciò discendere ingrandendosi come un fascio di luce proiettata. Per alcuni secondi, stette sopra le teste dei fratelli riuniti. Nessuno parlava. Nessuno gridò.
Stavano in silenzio guardando il cielo estasiati. L’astronave si fermò un poco lievitando sopra le loro teste. Non emetteva nessun suono percettibile. I più sensibili captarono un sibilo famigliare identico da lungo tempo al passaggio e nella vicinanza delle navi per i cieli del Pianeta. Il disco era di ridotte dimensioni, circa dodici metri di diametro, con due livelli, discoidale, trasparente e raggiante come un diamante fiammeggiante. Subito l’astronave fece un movimento laterale, come la caduta di una foglia mossa da un dolce vento e si collocò al bordo Est della piattaforma, senza smettere di lievitare. In quel momento si formò un’apertura laterale e apparve la figura dell’ANNUNCIATORE, avvolta da un riflesso dorato proveniente dall’interno della nave. Alzò la mano in segnale di saluto, sorrise e si dirisse verso il gruppo di persone che lo aspettava per dargli il benvenuto.
Il precursore li riconobbe uno ad uno, abbracciò strettamente, diede loro i tre baci della pace chiamandoli per nome.
La luce dell’astronave illuminava la piattaforma, attraverso la campagna, espandendosi in ogni direzione. Tutti sapevano, nel loro intimo, che il Precursore era giunto finalmente; che aveva adempiuto alla promessa. Tutti sapevano che l’Annunciatore ed Eugenio Siragusa erano la stessa persona. Ma quello che era sceso dall’astronave, non aveva le sembianze di Eugenio Siragusa. Telepaticamente, Egli lesse i loro pensieri e rispose a loro:
“Vi promisi che sarei venuto a voi e che mi avreste riconosciuto prima del ritorno del MAESTRO. Bene, sono ritornato e sono con voi. Entriamo in pace e rallegriamoci insieme in questa ora “.
Egli dirisse i suoi passi verso la casa. Dietro di Lui entrarono tutti nell’interno del Tempio, salendo i tre scaloni di pietra dell’entrata. Il Tempio era illuminato come un falò e la luce entrava a raggi dalle dodici porte. Tutti si videro avvolti da una fiamma comune, in un sentimento comune : Era la fiamma Solare di Cristo, il sentimento radice della Tribù dell’Aquila, della Stirpe di Giovanni L’Evangelista.]
Giovanni- Capitolo 14:26
Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Giovanni – Capitolo 15
Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.
MARIA PIA CAVALLO
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