Da tempo Eugenio nei i suoi colloqui con le Potenze Celesti aveva abbondantemente anticipato quanto la scienza terrestre vanta come scoperta…

Il 26/10/2020, si rende nota la notizia, della presenza di acqua sul nostro satellite Luna.
Eugenio Siragusa aveva già a suo tempo, comunicato questa realtà.
«Il dottor Desiderius Papp, nel suo libro «Chi vive sulle stelle?» edito nel 1934, a proposito della Luna ebbe a scrivere:

«La Luna è un astro senz’aria senz’acqua, un mondo irrigidito da gran tempo nel sonno della morte: tale è la sentenza che la scienza odiema pronunzia sulla fedele compagna della Terra. Ma noi non possiamo accettare del tutto questa sentenza, poiché non mancano indizi capaci di gettare il dubbio sulla sua esattezza. Già la testimonianza della Terra, quei microbi che per il loro processo vitale non hanno bisogno né dell’acqua né dell’aria, parlano contro la concezione che il mondo lunare, quand’anche sia totalmente privo d’acqua e di aria, debba mancare di ogni organismo vivente. Senza alcun dubbio, la Luna (su ciò gli astronomi sono concordi, tranne qualche scarsa eccezione) è figlia della Terra. Quando il nostro globo era ancora liquido e incandescente, e viveva la sua prima giovinezza, dal cui corpo si stacco una massa e fu scagliata nello spazio. Quella massa, più tardi, prese forma di una sfera e fu la Luna. Il giovane satellite, costretto dalla legge di gravità a girare attorno alla Terra, in tempi remotissimi possedeva aria ed acqua, come la Terra..» (IL SOGNO DI ARRIVARE SULLA LUNA di Costantino Paglialunga).

C’è acqua sulla Luna
Messaggio da parte dello scienziato extraterrestre adoniesis
A tutti gli scienziati e studiosi del pianeta terra
Adoniesis mi ha pregato di divulgare quanto appresso comunico:
«è vero che a circa 600 metri sotto la superficie della crosta lunare, l’uomo del pianeta terra troverà gli elementi necessari per la sua sopravvivenza.»
Adoniesis mi ha detto ancora:
«per la naturale funzionalità delle strutture bio-fisiche dell’uomo è possibile rintracciare sotto la superficie lunare quegli elementi (ossigeno, pressione, acqua) i quali sono disponibili in quantità sufficiente per operare ivi una lunga permanenza e senza bisogno di fare uso di scafandri, scorte di ossigeno e complicate tute spaziali.
Ancora la scienza terrestre non è in grado di poter conoscere le particolari condizioni in cui si vengono a trovare i corpi celesti, quando questi hanno perduto una considerevole massa del nucleo igneo-cosmico.
È ancora vero che la scienza terrestre sconosce il radicale mutamento che si produce nell’anello magneto-sferico quando questo subisce il progressivo assorbimento verso il centro di tutta la massa del corpo celeste.
l’assorbimento dell’anello magneto-sferico verso il centro è dovuto alla perdita progressiva della massa del nucleo igneo-cosmico. Tale assorbimento, oltre a provocare la compenetrazione degli elementi atmosferici sul piano fisico, produce pure una modifica sostanziale delle forze coesili della materia e una conseguente contrazione di tutta la massa verso il centro.
Quelle perfette figure geometriche sono visibili sulla superficie lunare e che sulla terra chiamate «crateri», altro non sono che coni provocati da sprofondamenti causati dal deterioramento delle numerose caverne esistenti nel sub-strato della crosta lunare.
Spesso succede che la contrazione della massa igneo-cosmica subisce delle fortissime oscillazioni dovute alle linee magnetiche di notevolissima intensità che si sviluppano tra l’emisfero visibile del vostro satellite e le vaste superfici degli oceani che periodicamente offre il geoide del vostro pianeta. Tali oscillazioni producono movimenti sismici di vaste proporzioni, con conseguente uscita di gas in superficie e sprofondamenti.
Sono questi gas a provocare alcuni crateri a forma cupolare e a produrre estese lingue di fuoco, alcune delle quali bene visibili dalla terra.
Le nostre basi spaziali installate da millenni sul vostro satellite, si trovano nell’emisfero lunare visibile dalla terra.
Le zone che offrono maggior sicurezza sono quelle superfici che sulla terra chiamate «mari.»
In queste zone vi sono scarse possibilità di sprofondamenti per la particolare natura degli elementi che ne compongono la superficie e le strutture interne del substrato della crosta, particolarmente pressata dalle citate linee magnetiche.»
Questo mi ha detto adoniesis per essere divulgato, ed altro che, per il momento, non è divulgabile».
EUGENIO SIRAGUSA
Etna, Valle delle Aquile
16 Luglio 1969. Ore 02:00

Dal quotidiano «il corriere d’informazione» di sabato 16 corr. Pag. 13:
«rivelato con gli strumenti di «apollo» – forse sulla luna c’è acqua sorgiva – è stata stabilita la presenza di vapore acqueo….»
A tutti i direttori dei quotidiani e settimanali italiani. Loro sedi.
È nostra intenzione richiamare alla vostra memoria quanto comunicatovi 28 mesi fa, il 25 luglio 1969, a proposito della realtà che solo ora gli scienziati terrestri hanno accertato.
Ciò facciamo non per pedanteria, ma per darvi conferma della validità dei comunicati diramati da questo centro studi fratellanza cosmica, che attinge da una fonte altamente responsabile e qualificata: gli extraterrestri.
Il comunicato in questione, diretto a tutti gli scienziati e studiosi del pianeta, nonché a voi, per conoscenza, inizia così:
«è vero che a circa 600 metri sotto la superficie della crosta lunare l’uomo del pianeta terra troverà gli elementi necessari per la sua sopravvivenza. Per la naturale funzionalità delle strutture biofisiche dell’uomo, è possibile rintracciare sotto la superficie lunare quegli elementi (ossigeno, pressione, acqua) i quali sono disponibili in quantità sufficienti per operare ivi una lunga permanenza senza bisogno di fare uso di scafandri, scorte di ossigeno e complicate tute spaziali…»
Il tempo è un gran galantuomo e sarà esso a proporvi, di volta in volta, la verifica di tutto quanto a suo tempo vi comunicammo circa l’assoluta necessità di mettere le cose al giusto posto se vorremo evitare l’autodistruzione incontro alla quale stiamo correndo con tanta incoscienza.
Il centro studi fratellanza cosmica
Milano, 19 Ottobre 1971


MA ORA, AVENDO LA CERTEZZA COMPROVATA DI QUESTA REALTÀ, QUALI SONO LE REALI INTENZIONI DELL’UOMO?

A SUO TEMPO, I NOSTRI FRATELLI GIÀ SI ESPRESSERO RIGUARDO LE NOSTRE BELLICHE E DISTRUTTIVE INTENZIONI:

 

«Attenti a quello che vi prefiggete di attuare
nel prossimo vostro viaggio»
sul satellite della Terra (Luna)
Lo Scienziato Extraterrestre Adoniesis agli Scienziati della N.A.S.A.
«Vi raccomandiamo di tener presente, e responsabilmente, quanto vi abbiamo a suo tempo comunicato, se non volete incorrere in seri guai. Tenete presente, altresì, che le particolari condizioni cosmo fisiche del vostro satellite non si prestano a quegli esperimenti che vi siete prefissi di edificare.
Un intervento coercitivo di forze energetiche, provocate da esplosioni sulla Superficie o nel sottosuolo lunare, potrebbe sprigionare un disquilibrio tale da proporre al corpo celeste un divario sostanziale del suo normale esito di repulsione rispetto al vostro Pianeta. La vostra disgrazia diverrebbe irreparabile se il satellite dovesse raggiungere il punto ipercritico della sua attuale orbita.
La vostra storia non conosce nulla di remoto passato, assai doloroso per gli abitanti di allora.
Ricordate la caduta sulla Terra di una delle sue Lune provocando immani disastri e lo spostamento dell’asse terrestre di 45° ad Oriente? Questo vostro satellite potrebbe segnare la fine del vostro Pianeta se vi trastullerete a sconvolgere il suo cosmologico equilibrio.
State molto attenti a quello che fate! Potremmo anche non intervenire e permettere la vostra completa distruzione togliendo, così, dalla nostra Galassia la forza negativa che la vostra specie edifica, a danno della Grande Famiglia Universale.
Ma poiché il nostro Amore è Luce di Dio, i nostri mezzi sono già in allarme e pronti ad attuare, qualora si rendesse necessario, gli interventi di impedimento, o di annullamento della vostra missione nello Spazio.
State attenti, signori scienziati della Terra!»
Dallo Scienziato Extraterrestre Adoniesis
In fede, Eugenio Siragusa
Catania, 18 Ottobre 1970

 

Dal cielo alla terra:
Messaggio degli extraterrestri
Agli uomini della terra
Scienziati e piloti degli spazi
«Accettate con puro senso di religiosità le conquiste della vostra intelligenza ed abbiate scrupolosa e cosciente cura di metterle al servizio del bene e della prosperità di tutta l’umanità del vostro pianeta.
Siate umili e guardate con sincera devozione la luce della eterna verità che benignamente si rivela e vi tende le sue invisibili e generose braccia.
Non innalzatevi come usano fare gli stolti, ma siate semplici e puri di cuore per essere maggiormente graditi alle cose più grandi di voi che, misteriosamente, vi spingono verso un destino migliore.
Abbiate cura di controllare gli istinti che suscita l’umano cuore ed abbiate piena coscienza di quanto vi viene concesso per superare la miseria spirituale e materiale in cui siete caduti, per aver poco creduto a colui che è in voi e tramite vostro vive ed opera in questa vivente cellula del suo macrocosmico essere.
Le vostre conquiste siano poste sul piano della verità che è in voi, e mai esse abbiano a divenire strumenti negativi e fatali all’anelato desiderio della sospirata evoluzione verso il felice progresso e verso il superiore bene universale.
Per camminare sicuri verso le celesti praterie del creato occorre infiammare le proprie anime di fede pura e spogliare i propri spiriti di ogni egoistico vestimento materiale.
Negli spazi puri, a differenza di quanto un astronauta ha detto, è più facile entrare in contatto con dio, essere con dio e sentire la soavissima armonia della sua eterna giustizia, della sua celeste pace e del suo divino e penetrante amore.
In queste conquiste, il nostro fraterno aiuto non verrà meno, ma verrà meno, e sarete duramente contrastati, se ad esse non date il loro spirituale giusto valore nonché, se da esse scaturisse il funesto desiderio della conquista del potere con conseguente innesto del male.
Quali siano i vostri pensieri su questo nostro messaggio che abbiamo affidato al nostro operatore per essere divulgato, giova comunque sappiate che noi abbiamo solide basi sul vostro satellite luna e possiamo, se ciò si rendesse necessario, procurarvi serie tribolazioni onde privarvi di ulteriori passi in queste imprese.
Siate accorti e ravveduti ed il nostro aiuto non vi mancherà.
Con fraterna benevolenza universale vi salutiamo.
Gli extraterrestri».
EUGENIO SIRAGUSA
Etna, Valle delle Aquile
16 Luglio 1969: Ore 02:00

 

Approfondimenti:
Publicado en Celeste, Científicos, Epiritual, Internacional, Messaggi, Sociales y globales, spirituale
error: Content is protected !!