Il 27 Agosto del 2006 di questo tempo, hai varcato le soglie per entrare ancora una volta in Cielo, alla destra del Padre nel suo Roseto Solare preparato per te, dall’Intelligenza Cosmica Onnicreante. E’ inciso con lettere di fuoco quanto hai trasmesso Eugenio, e questi insegnamenti sono arrivati fino alla nostra famiglia spirituale. Il nostro pensiero corre a Te, Grazie, Padre Spirituale dei nostri spiriti, Eugenio, per essere rimasto ancora qui in questo mondo, per averci risvegliato dal sonno della morte e per condurci con le tue rivelazioni cosmiche a Cristo-Gesù, per presentarci degni al cospetto di Dio. Uno dei tuoi discepoli da poco è ritornato vicino a Te compiendo quanto gli era stato affidato ed insegnato con ineceppebilie ligiosità, disciplina e responsabilità. Ricordiamo e facciamo nostro quanto egli ha detto in tempi non sospetti: “Siamo coscienti e vogliamo vivere come ci hai insegnato: Il Vangelo non è un Insegnamento alla rassegnazione, ma alla lotta, all’azione. Per questo, senza andare oltre, pur sapendo che LA REALTA’ DELLA VERA VITA, si manifesta in piani differenti alla logica umana, vogliamo essere vicino agli Artefici della suprema volontà di Dio, operando nei piani dell’Intelligenza Onnicreante inviatoci qui …per farlo… Quindi se fosse necessario… saremo disposti a difendere con la vita, quello che ci è stato donato di custodire gelosamente…”
Adesso siamo qui, ereditando quella promessa, che fu fatta a suo tempo, di Testimoniare e Proteggere nella sua integrità quanto hai divulgato Eugenio. Siamo consapevoli e coscienti, che la progenie Cristica di sigillo Giovanneo, dell’Eterno Mutante, si rinnova nel tempo, per questo vogliamo perpetuare e far crescere la specie con i valori per il nuovo Cielo e della nuova Terra, consapevoli che «NESSUNO CONOSCE IL GIORNO E’ L’ORA».
Così Eugenio ricordava:
HO SCRITTO IL 4 NOVEMBRE 1982:
VI PARLO DEL VOSTRO “DESTINO”, IL MIO LO CONOSCO
IO NON IGNORO LA VERITÀ! LA VERITÀ È MIA! SE NON CREDETE AL “MESSAGGIO” CHE VI PORTO, NON IMPORTA. UN GIORNO NON LONTANO SARETE COSTRETTI A FARLO VOSTRO, ANCHE SE SARÀ TROPPO TARDI. LA FONTE DEL DISCORSO CHE DA TANTI ANNI PORTO AVANTI, NON È MIA. TUTTO MI È STATO DATO, AFFINCHÈ VENISSE OFFERTO ALLE ORECCHIE E ALLA INTELLIGENZA DEGLI UOMINI. VAGLIANDOLO CON SAGGIA COSCIENZA AVRESTE POTUTO EVITARE IL PEGGIO CHE OGGI INCOMBE SU POPOLI E NAZIONI DELLA TERRA. QUANTO IERI È STATO DETTO E SCRITTO, OGGI È VERITÀ, È REALTÀ AMARA E COCENTE PER IL CUORE E L’ANIMA IN AFFLIZIONE. QUALCUNO SAPEVA ED HA PARLATO ALLA GENTE, FACENDO COSÌ IL SUO DOVERE. E VOI?
Eugenio Siragusa
In un dialogo del 1991 Eugenio dice:
IL DISCERNIMENTOè la futura virtù, la più grande virtù del nuovo regno che Dio ha promesso a coloro che saranno eletti. La missione consiste nella Salvezza della qualità; la quantità al cielo non interessa affatto, perché per poter instaurare il regno promesso in terra dal Grande Padre Glorioso occorre che ci sia la qualità e non la quantità..! …Noi non temiamo la morte perché l’abbiamo già vinta. Ma è necessario portare a termine la nostra missione…!!
Più ora che mai Sei Vivo nei nostri Spriti Eugenio!!!
Le Tue parole riecheggiano nell’Etere Universale e alimentano attraverso il tempo e lo spazio quel fuoco Sacro che Tu hai acceso fin dal primo istante.
La Promessa sarà mantenuta…
Noi saremo ancora qui, con le mani sull’aratro… onorando quest’eredità che abbiamo ricevuto, fino a che lasperanza non sarà l’ultima in morire.
Abbraccio Cosmico a Tutti
La Famiglia Spirituale Pesolex – Centro Studi Eugenio Siragusa
Cristo Risorto, Soave Dimora! Rincorriamo tutta la vita una cosiddetta serenità , pensando di trovarla costruendo una famiglia, avendo un buon lavoro, una locazione sicura ,”sentirsi a casa” qualunque cosa significasse questo. E poi, all’improvviso, arriva quella Voce che sveglia le nostre coscienze, che ci riveste di luce e ci nutre di gioia. S’ impara l’Amore all’istante ! L’Amore incondizionato che ricopre le piccole ancelle, assimilandole. Loro che vivono di Lui, in Lui , e Lui che vivrà per loro , in loro , dandole per dimora la parte più intima dell’anima , perché Egli divenga nelle Suo Spirito Santo, l’anima di queste anime, la vita delle loro vite, la Legge interiore dei loro atti, la compiacenza del Padre Celeste. Cristo abiterà in loro e loro vivranno con Lui, in perfetta Unione d’Amore , piena attiva, ardente. Conservandosi fedelmente ,unite a lui ed imitandolo con fede, riceveranno la grazia di riprodurre in loro stesse le Sue virtù. Lo sguardo verso Gesù, verso la luce che dimora nel loro cuore, sarà Forza nella lotta e nelle tentazioni della loro vita di purificazione. Come ,sviluppandosi, il frutto rompe e finisce per far cadere tutti gli involucri che lo proteggono nella sua debolezza ,così l’Amore del Signore ne allontana tutte le miserie che prima lo ingombravano. Il cuore starà a suo agio perché sarà un dono fatto per amore, a Colui che personifica l’Amore e l’Amore che è in Lui sarà ardente, perché sarà finalmente libero. “Quando l’Amore vero viene, il resto muore !” “ Vivete del Mio Amore !”dice il Divin Maestro… Nel Suo Amore che sale a Dio, che abbraccia il mondo , nel Suo Amore che nulla altera e dove sono tutti i beni , quelli della Grazia che fanno i santi, quelli della Gloria che li ricompensano. Vivete nel Suo Amore con la fede, la confidenza, la carità e lo zelo di sempre, per rassomigliarli. Vivete là, per contemplare. In Lui vedrete il Padre Suo , troverete il Suo Spirito; diventerete sapienti non della scienza che insuperbisce, ma della scienza piena di amore che edifica e santifica. Vivete nel Suo Amore per amarvi l’un l’altro! Voi non vi amerete veramente , se non là! Chi vive nel Suo Amore trionfa in tutto! “Chi mi Ama Mi segua” Voi, Pargoletti miei, non potete non Amarmi e non seguirmi,perché mi siete stati Fedeli nel Tempo della mia Passione nel Mondo. Ora lo sarete di più perché nei vostri Spiriti vi è la Luce del Santo Spirito Creante ed Amante. Il Padre Santo e Glorioso vi ha Benedetti per Amor mio e vostro e vi ha preservati dalle tentazioni e dalla pula del male. Ha posto sui vostri sentieri Legioni di Angeli e vi ha resi Devoti alla sua Giustizia per essere portatori della sua Santissima Volontà. Rallegratevi e Gioite, Gemme Preziose di Pace e di Amore. Io vi ho Amati e vi Amo. Dal Cielo alla Terra Valverde, 16 Marzo 1979 ore 9,45 “Ti è stato detto : niente ti può essere tolto in terra e in cielo.” Tutto ciò che apparentemente lasciamo ritroviamo nell’aura del nostro spirito; e nella luce del nostro vero mondo ci sentiremo finalmente a casa !
Per Centro Studi Eugenio Siragusa, Isa del Sole Santa Pasqua 2023
Noi tutti, la famiglia SolexMal , con gratitudine Immensa , ricordiamo nel Suo Giorno, Colui che è stato L’Annunciatore di questi tempi Apocalittici, l’Annunciatore della prossima Venuta del Figlio dell’Uomo Cristificato…lui, Giovanni l’Evangelista, il Consolatore ,nonché Eugenio Siragusa, il Messaggero degli Extraterrestri , La Rivelazione Messianica di quella Verità Scomoda, che “salverà, il salvabile”.
“Non preoccuparti se qualcuno ti chiama folle. Il folle sta fuori da ogni ordine, al di sopra di ogni legge . Nulla potranno contro di lui i cani e i fattucchieri. Al suo microcosmo non si resiste, e si lascia guidare da un sole invisibile”. (ELEUZEL)
“C’era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. Andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio». Gli disse Nicodèmo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. Non ti meravigliare se t’ho detto: dovete rinascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito». Replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose? In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell’uomo che è disceso dal cielo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna». Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio”… (Giovanni 3,1-21).
Era il 25 Marzo del 1952, quando Eugenio Siragusa compì i suoi trentatré anni; ed è proprio quell’alba che trasmutò tutto il suo essere. La storia che segue è precisamente la storia della sua rinascita:
“Io compivo 33 anni. Per motivi di lavoro, come facevo di solito ogni giorno, mi ero alzato molto presto. Verso le sei del mattino, in mezzo ad una spessa nebbia, nella fermata della Piazza dei Martiri, aspettavo l’arrivo dell’autobus. Mi raggiungeva il rumore delle onde del mare vicino. Per distrarmi, mi appoggiai alla ringhiera del lungomare e mi misi a contemplare l’incresparsi delle onde. All’improvviso, sospeso nel cielo, velocissimo, notai un circolo luminoso di un colore bianco-mercuriale. La luce, man mano che si avvicinava, si faceva più intensa. Nel contempo, all’interno di detta luce, cominciai a distinguere un oggetto somigliante per la sua forma ad una grande trottola o cappello di sacerdote. L’oggetto si fermò nell’aria, sopra di me, dove mi trovavo. Confesso che mi sentivo terrorizzato. Avrei voluto fuggire, però non mi fu possibile.
Ero come pietrificato. Che cosa poteva essere quell’oggetto? Un fantasma? Un apparecchio sperimentale? Un fiume di pensieri passavano per la mia mente, quando da quell’oggetto partì un raggio luminoso a forma di chiodo rovesciato che si diresse verso di me e che compenetrò tutto il mio essere. In quell’istante fui invaso da una beatitudine indescrivibile. Tutta la mia paura svanì. Dopo un po’, il raggio luminoso si fece più sottile, come si fosse stato riassorbito dall’apparecchio”.
“Quell’oggetto (poi seppi che era un disco volante) descrisse un ampio circolo nel cielo e scomparve all’orizzonte. Al riprendermi, compresi immediatamente, e man a mano in modo più intenso e convincente, che mi era successo qualcosa di straordinario: una specie di ridimensionamento della mia personalità, di tutto il mio essere. Il trauma fu tremendo. Fisicamente mi sentii malissimo.
Come se questo non bastasse, al girarmi, la geometria delle case e gli oggetti che passavano davanti ai miei occhi mi provocavano nausea e mi ripugnava il loro senso estetico. Tutto mi sembrava arcaico. Mi sentivo senza forze per andare a lavorare, e ritornai a casa. Fu una giornata di crisi profonda.
Al contempo, cominciai a sentire una voce che parlava dentro di me. Quel giorno del mio trentatreesimo compleanno fu per la mia vita, il giorno di un vero e completo cambiamento trascendentale.”
“Quella voce cominciò ad istruirmi sulla geologia e sulla cosmogonia. Mi iniziava ai misteri del Creatore. Mi fece affiorare alla mente visioni del passato, delle mie vite precedenti. Mi fece ricordare che dodicimila anni prima io ero stato uno studente di Poseidonia, in Atlantide. Mi fece rivivere quell’epoca meravigliosa, in quella civilizzazione nella quale la saggezza e l’amore erano i pilastri fondamentali sui quali si collocava la società. Io, che non avevo avuto mai alcuna predisposizione né pratica per il disegno, cominciai a sentire la necessità di disegnare e progettare. In quel periodo, disegnai papiri lunghi più di sei metri. Disegnai la forma e la posizione dei continenti nell’epoca di Mu, nella Lemure e nel periodo Atlantideo. Questo mio ridimensionamento fu possibile in virtù del contatto telepatico che si era stabilito tra alcuni extraterrestri ed io. Questa percezione extrasensoriale si andava sempre più affinando dentro di me, ma dovettero trascorrere dieci lunghi anni prima di potermi incontrare personalmente con i miei istruttori extraterrestri”.
Eugenio Siragusa , l’ uomo Segnato, continuò il suo cammino, irremovibile, ignorando le chiacchiere che si facevano intorno a lui, sempre disponibile .
“La sua presenza fisica di fronte a qualsiasi tipologia di pubblico era come un detonatore che provocava le domande più serie, più ciniche e difficili “..ma ebbe sempre risposta in tutto. I suoi straordinari incontri con esseri provenienti da altri mondi e i messaggi a lui affidati e diffusi al mondo, hanno segnato un’epoca, in una società diffidente , corruttibile e distruttiva lasciando una eredità di grande importanza che nella quotidianità, ancora oggi, alcune anime portano avanti con dedizione .
Nei nostri cuori rimane la dolcezza infinita che sprigionava dai suoi occhi , come una carezza gentile e discreta, ma nello stesso tempo , la profondità che ci toglieva il fiato, le prerogative dello “sguardo interiore” di chi cammina nella Sua Luce , in Giustizia, Pace e Amore.
A che cosa servono le Grazie che vi concedo” Ditemi, Ditemi, cosa vi ho negato quando avete chiesto? Ho serrato la porta quando avete bussato? A che cosa servono le Grazie che vi concedo, se non siete capaci di servirvene per divenire come il Padre vi vuole? Se vi fate circuire dalla pula che vi adombra e vi rende lo spirito debole e la carne ribelle, come potrò rimanere inerte, passivo? Vi debbo abbandonare e percuotere, per farvi comprendere che siete la Mia Verità, la Verità del Padre, il suo lievito e il suo sale nel Mondo? Quando, quando vi convincerete che la scelta è caduta su di voi, che questa scelta è il più ambito privilegio che uno spirito vivente possa mai desiderare? Se il Padre vi abbandonasse, cadreste nel più fitto buio della disperazione e perdereste, per sempre, l’immensa gioia di sedere alla sua Mensa e di guardare il suo Divino volto. C’è forse una felicità più grande di questa? Ditemi! Ditemi! Potrà il Padre gioire, se ancora non avete instaurato nei vostri cuori e nei vostri Spiriti la pace, la saggezza e la consapevolezza di essere coscientemente liberi? Ditemi! Ditemi! Dal Cielo alla Terra Nicolosi, 12 Gennaio 1977 ore 10,25
L’Epifania celebra l’evento della manifestazione di Dio a tutto il mondo. Il Vangelo di Matteo ci invita a meditare su tale evento proponendoci l’episodio dei Magi ; di loro non sappiamo molto di concreto , ma sappiamo soltanto dove vanno; vanno in cerca del Re dell’Universo; sono un drappello di uomini dotti ,ricchi e stranieri ,che assettati d’infinito viaggiano di giorno e di notte, per città e per deserti e dopo aver superato difficoltà tormentose, trovano colui che cercano.
La vicenda dei Magi e dunque la storia di una ricerca, la ricerca di una verità ,che sola può dare un senso alla vita e alla morte; la ricerca di un Bene che solo può saziare il desiderio di felicità, che nell’uomo è più grande dell’uomo e del mondo intero, la ricerca di un Dio che si è fatto vicino e accessibile. Volendo riflettere alla scuola dei Magi, la loro ricerca di Dio è coraggiosa e tenace ,coronata da felice successo e si contrappone al comportamento di altri uomini del loro tempo e del nostro , che non cercano Dio , o lo cercano male e perciò non lo trovano. I Magi camminando tra uomini che non si sognano di avere qualcuno da cercare, appaiono come persone mosse da un vento di follia , attraversando paesi dove la gente indaffarata nelle faccende provvisorie di ogni giorno è priva di aneliti a una vita diversa e più alta , sono guardati come persone strane e incomprensibili. Pensiamo a quelli che trascurano di cercare Dio perché dicono di non sentirne il bisogno; vivono alla ventura, paghi delle realtà terrestri , senza aspirazioni che oltrepassino gli orizzonti di questo mondo; è vero che la loro tranquillità spesso è più ostentata che vissuta e in momenti di sincerità riconoscono che nessuna esperienza potete donare loro tutta la gioia sperata e una dopo l’altra non fecero che aumentare il senso di insoddisfazione e di vuoto che nascondono in cuore. Ma se davvero fosse qualcuno che, spenta dentro di sé ogni inquietudine della coscienza , avesse raggiunto una pace squallida e inerte allora lì si dovrebbe ricordare il detto di Cristo; “ Guai ai sazi !”(Lc 6,25 )..guai a chi ha voluto convincersi di avere già tutto ; guai a chi ha soffocato in sé la connaturata nostalgia di una felicità più vera e più duratura. Ci sono altri e non pochi che non solo non mostrano interesse alcuno per la ricerca di Dio, ma la respingono come assurda.
La esplorazioni scientifiche senza barriere, le applicazioni tecniche sempre più sviluppate e raffinate, la concezione di un’autonomia umana illimitata e spavalda, hanno invaso lo spazio che le culture d’un tempo, più “arretrate” ,avevano lasciato a Dio.
Non c’è più posto per Lui in un mondo dove la scienza e l’organizzazione sociale e politica si ritengono capaci di illuminare ogni problema, di esaudire ogni richiesta, di soddisfare ogni bisogno. Oggi l’uomo pensa perfino di dover annunciare la” morte di Dio “e così, sentirsi libero di riempire di sé mondo che ha creduto di sgombrarsi dalla presenza di Dio e per questo più giusto e più umano?! O piuttosto è un mondo dove la libertà individuale agonizza e la violenza dilaga?!
Se l’uomo imparasse a leggere correttamente i segni dei tempi , potrebbe disincantarsi dalla sua illusione di autonomia assoluta, riconoscerebbe insieme con la sua grandezza anche la sua insufficienza; e la consapevolezza sia della propria grandezza , sia della propria insufficienza gli diverrebbero stimolo a cercare Colui di cui è immagine viva, senza del quale non può crescere nella verità nella libertà e nella pace. Nell’episodio narrato dal vangelo, i magi non sono i soli a cercare Gesù ; sono però, i soli a trovarlo. Lo cerca Erode e non lo trova; lo cercano i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo e non lo trovano; non lo trovano neppure gli abitanti di Gerusalemme , benché siano rimasti sorpresi e turbati dalle interrogazioni che i Magi avevano rivolte proprio a loro:” dov’è il Re dei giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti per adorarlo “.(Mt 2,2) Anche queste ricerche infruttuose hanno qualcosa da insegnarci. Dio non si lascia trovare da chi non lo cerca con cuore retto e sincero !!! Erode non lo trova; vorrebbe trovarlo ma per ucciderlo , per annientare in cuna un potere rivale è temuto , per eliminare al primo spuntare, una forza capace di opporsi al suo egoismo despotico e di smascherare la sua ipocrisia feroce.
il bambino si sottrae a tutti coloro la cui ricerca , come quella di Erode è inquinata da segrete paure: paura che la sua grandezza gli costringa a riconoscere le proprie fragilità e limitazioni , paura che il suo amore inquietante chieda a loro un radicale cambiamento di vita; voglia infrangere legami amati; imponga di rinunciare a comodi egoistici e a compiaciute ambizioni ; paura che i suoi progetti vengano a scompigliare il loro e li sospinga su strade ignote, che intimidiscono la loro pusillanimità.
I sommi sacerdoti e gli scribi del popolo non lo trovano e pure essi gli esperti delle Sacre Scritture, ne conoscono il passo preciso che si riferisce al luogo della nascita del Messia. Non lo trovano neppure gli abitanti di Gerusalemme benché siano a pochi chilometri da lui ;essi aspettano una Epifania di potenza una manifestazione di forza, un Messia capace di rovesciare l’assetto politico e sociale che opprime il paese ; non un piccolo fanciullo indifeso e bisognoso di tutto ..percio sul loro cielo non brilla nessuna stella che li possa guidare fino a Betlemme, per loro l’illuminare è il segno di salvezza offerto da Dio è illeggibile, e inaccettabile”.
Come quei cittadini di Gerusalemme così non trovano Dio nel bambino di Betlemme quelli che aspettano di incontrare, non il Dio vivo e vero ma l’immagine arbitraria e accomodante, che essi se ne fanno a proprio piacimento. Chi cerca un Dio modellato sui propri gusti, chi cerca un figlio di Dio da arruolare sotto le proprie bandiere sociali e politiche, non potrà che finire lontano dalla meta , simile a un viandante che cammina su strada sbagliata. I Magi, che “ arrivati a Betlemme ed entrati in una casa videro il bambino con Maria sua madre e prostratisi lo adorarono i offrirono in dono oro, incenso e mirra.” (Mt 2,11 )sono l’immagine e la speranza di tutti i veri cercatori da cui Dio si lascia sempre trovare
Trovando Dio tutti coloro che al pari dei Magi hanno l’ardimento di lasciare il paese delle care compagnie e elle quiete abitudini , di uscire da una vita superficiale pigra , senza rinnovamenti , pur di ubbidire alla voce della coscienza pur di seguire una illuminazione interiore; trovano Dio tutti coloro che come i Magi, sanno guardare anche in cielo e aprire il cuore a una luce e a una forza che solo da lassù possono venire e che sono date infallibilmente a chi le chiede con cuore sincero. La fede non è un frutto di ragionamenti, anche se la ragione può e deve dimostrare che credere e ragionevole.
Riconoscere nel bambino di Betlemme il “gigante dalle due Nature” come diceva Sant’Ambrogio -natura umana e natura divina- non è possibile a nessun uomo, senza la grazia Dio solo ci può fare credenti , ma tali non ci fa senza la nostra collaborazione. Trovano Dio coloro che come i Magi per amore della verità non temono di sfidare l’oppressione della mentalità dominante e non si lasciano intimidire dalle derisioni e dalle sopraffazioni di quelli che vivono esclusivamente ricurvi sulla terra e non possono tollerare l’opera di chi anche dall’alto trae ispirazione per promuovere valori umani a servizio di una società pluralistica trovano Dio anche molti che non hanno chiara coscienza di averlo trovato.
L’uomo non sa tutto di sé, né tutto il bene né tutto il male ;talvolta sotto affermazione di incredulità palpita un cuore aperto alla fede; ci sono persone che straniere come i Magi, agli esterni ordinamenti del “Popolo della promessa “non possono essere sociologicamente annoverati tra i suoi membri eppure vi appartengono e se la loro appartenenza è invisibile agli occhi di tutti e ai loro stessi occhi , non per questo è meno reale , anzi è più reale di quella di tanti altri che non senza leggerezza , incoerenza ipocrisia si sono fatta la certezza di essere credenti.
Essi trovano Dio mediante la loro stessa limpida e inflessibile decisione di servire la verità , dovunque essa appaia; non importa se per il momento “ignorano che la verità è Qualcuno “.(Gv.14,6). Lo trovano mediante il loro saldo proposito di non sottrarsi mai al proprio dovere qualunque ne sia il costo, non importa se non sanno che fare il proprio dovere è il vero modo di amare Colui che per loro è ancora un “Dio ignoto”.
Lo trovano mediante il loro atteggiamento di solidarietà , di giustizia , di fraternità con tutti e particolarmente con i bisognosi, anche se non pensano che c’è Uno che si è identificato con gli umili e con gli ultimi.
Lo trovano anche nel fatto della loro stessa ricerca instancabile. Scrive uno di questi incoraggianti cercatori di Dio: “ io lo cerco sempre , lo cercherò ancora per dieci , per vent’anni, per tutto il tempo che avrò da vivere ;temo di non trovarlo mai , ma non per questo posso cessare di cercarlo ! Forse Dio, se esiste, gradirà il mio sforzo. Sant’Agostino li direbbe:” non lo cercheresti, se non l’avessi già trovato’. Cristo doveva pensare a tutti i credenti anonimi e inconsapevoli quando affermo: “Molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo”( Mt. 8 11 ) e” sarà una sorpresa è una scoperta per loro stessi” Mt 25, 40. E allora , tutta la lezione che ci viene dall’episodio dei Magi , può essere riassunta così: bisogna cercare Dio per trovarlo e dopo averlo trovato bisogna cercarlo ancora, per trovarlo più profondamente.
Con Amore nella Sua Luce Isa del Sole
per il Centro Studi Eugenio Siragusa Epifania 2023
“ L’UOMO-DIO NON HA NESSUNA DIFFICOLTÀ AD ESSERE IN MEZZO AGLI UOMINI, NON HA NESSUNA DIFFICOLTÀ A MANIFESTARSI ATTRAVERSO QUELLA PARTE DI SE CHE SI RISVEGLIA NELL’UOMO E SI UNISCE A LUI PER ESSERE UNA SOLA COSA. L’UOMO VERO, NASCOSTO AGLI OCCHI DEL PROFANO, É DENTRO L’INVOLUCRO DELLA CARNE ED È ANCHE FUORI, QUANDO LO CREDE NECESSARIO. L’UOMO-DIO HA MOLTI FIGLI E MOLTE FIGLIE. NUMEROSA È LA PROGENIE CHE PORTA IL CORREDO DEI SUOI DIVINI VALORI, OGGI IN GRAN PARTE SOPITI, MA TRA NON MOLTO SVEGLI, COSCIENTI ED OPERANTI É PREROGATIVA DELL’UOMO-DIO TOGLIERE DAGLI OCCHI E DALLE ORECCHIE LA CERA CHE LI RENDE CIECHI E SORDI, PERCHÉ ANCORA IMMATURI, INCAPACI A COMPRENDERE IL VERBO E SOPPORTARE LA SUA LUCE. EGLI É VIGILE E IL SUO AMORE È GRANDE. ANCHE SE LA SUA VERGA È DOLOROSA E LE SUE PROVE PESANTI, SPESSO, PER LA NOSTRA DEBOLE NATURA, INSOPPORTABILE, MA EGLI, PADRE GLORIOSO, COSCIENTE DEL DIVENIRE ETERNO DELLE COSE NATE DALLO SPIRITO CREATIVO, SA. CONOSCE BENISSIMO RICONDURRE A SE QUELLO CHE DA LUI È STATO CREATO E CHE A LUI DEVE RITORNARE, PERCHÈ ATTRAVERSO CIÒ CHE HA CREATO HA VISSUTO COME «DIO VIVENTE». NICOLOSI, 8 GENNAIO 1977 EUGENIO SIRAGUSA
Per capire più profondamente il Natale leggiamo il Prologo del Vangelo di Giovanni. Per farci comprendere l’incarnazione del figlio di Dio nel suo pieno significato Giovanni risale alla Trinità “ la Parola presso il Padre “- ( cf v.1) e poi ridiscende verso l’umanità e la creazione. È all’interno di queste due coordinate che il Natale svela tutta la sua profondità.
“In principio era il Verbo il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio Egli era in principio presso Dio tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini la luce splende nelle tenebre ma le tenebre non l’hanno accolta. Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce ma doveva render testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo e il mondo fu fatto per mezzo di lui eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente ma i suoi non l’hanno accolto. A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue ,né da volere di uomo ma da Dio sono stati generati. E il verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli rende testimonianza e grida: “ Ecco l’uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me , mi è passato avanti, perché era prima di me”. Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia. Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il figlio unigenito che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato.”(Prologo del IV vangelo) Le affermazioni di Giovanni sull’origine divina del Verbo ,sul suo essere presso il Padre e rivolto a lui, sul suo essere luce e vita per il mondo, non sono fine a se stesse ma sono necessarie per capire l’incarnazione , per capire Gesù nel suo ruolo di rivelatore. Il centro è ” la Parola è divenuta carne” ( 1 14) La Parola può parlare e farsi narrazione di Dio perché parola che riflette il Padre, Parola in ascolto , ma anche perché parola divenuta carne dell’uomo, storia e divenire. Gesù può parlare di Dio all’uomo e dell’uomo a Dio. Facendosi Carne, la Parola di Dio si è fatta visibile: Parola che non solo si sente, ma si vede. “Carne” significa soprattutto che il Verbo non si è sottratto all’opacità della storia, ma al contrario vi è entrato, condividendola. La Parola di Dio si comunica all’uomo mediante una profonda condivisione di esperienza, inserendosi nelle contraddizioni dell’uomo ; Nella sua morte e nel suo dolore, nelle sue domande e nelle sue sconfitte.
Gesù è veramente un Dio fra di noi, compagno della nostra esistenza. È una novità inattesa e del tutto sorprendente : “il Verbo si è fatto carne”. Dio non è più soltanto con noi, ma si è fatto uno di noi. Carne, come abbiamo già visto ,dice la pienezza dell’umanità ,compresa la fragilità dell’uomo, la fatica, la sconfitta, il dolore e la morte. Per rivelarci il volto di Dio, il Figlio ha condiviso le nostre esperienze. E cosi facendo ha reso visibile il Dio invisibile. Questo è il Natale ! Dio non è più nascosto , ma si è rivelato dentro la nostra concreta umanità e dentro la nostra storia. Gesù, Figlio di Dio fatto uomo, ha reso visibile e conoscibile il volto di Dio: il volto di un Padre che è Amore, misericordia , perdono , attenzione per tutti . Gesù ci ha rivelato soprattutto come Dio ci guarda , che cosa ha fatto e continua a fare per noi ..non ciò che dobbiamo fare noi per Lui, ma ciò che Lui fa per noi ; ha capovolto lo sguardo sulla croce . Si deve anzitutto vedere un Dio che “muore” per l’uomo , non un martire che “muore “per Dio . Chi è Dio?… è la domanda dell’uomo di ogni tempo ; una domanda a volte nascosta ma sempre presente; la risposta è : se vuoi sapere chi è Dio guarda Gesù , la sua vita, le sue parole , le sue scelte …
“VI SIETE DOMANDATI, ALMENO UNA VOLTA NELLA VOSTRA VITA, CHI È DIO E SE È POSSIBILE, REALMENTE CONOSCERLO?
IO VI DICO, IN VERITÀ: É POSSIBILE SAPERE CHI È DIO. È POSSIBILE CONOSCERLO, POSSEDERLO ED ESSERE DA LUI POSSEDUTO. DIO, NELLA SUA VERACE NATURA, È SEMPLICE E PURO COME UN PARGOLETTO ED AMANTE DI GIOCARE ED AMARE, COSÌ COME UN BAMBINO AMA E GIOCA, CON I SUOI BALOCCHI. NON CERCATE DI CONOSCERE DIO COME SEMPRE L’ AVETE CREDUTO, PERCHÈ COSÌ NON ESISTE. EGLI È LUCE D’AMORE, DI GIUSTIZIA E DI ARMONIA CHE COMPENETRA IL TUTTO, PERCHÉ IL TUTTO È EGLI STESSO, CHE IN POTENZA POSSIEDE TALI VIRTU’. SE IN UN ESSERE DIO È COSCIENTE, QUELL’ESSERE PUÒ PARLARE DI DIO IN PRIMA PERSONA, PERCHÉ È DIO CHE SI ESPRIME IN LUI. IN TAL CASO L’ESSERE È COSCIENTE IN DIO E LO POSSIEDE E DIO POSSIEDE L’ESSERE. DIO È LA SUPREMA INTELLIGENZA DEL CREATO ED È ANCHE IL CREATO STESSO IN OGNI SUA MANIFESTAZIONE. DIO HA IL DIRITTO, INDEROGABILE, DI POSSEDERE CIÒ CHE VUOLE, PERCHÉ GLI APPARTIENE, PERCHÉ È PARTE DI SE STESSO. NESSUNA COSA CREATA PUÒ MAI DIRE DI NON ESSERE LUCE DELLA SUA LUCE, CARNE DELLA SUA CARNE; NESSUNO POTRÀ MAI DIRE QUESTO, MAI! SIETE VOI, SE VOLETE, CONOSCERLO COME EGLI È, E SIETE SEMPRE VOI SE VOLETE IGNORARE LA SUA VERACE NATURA E CONOSCERLO COME EGLI, REALMENTE, NON È. SIETE VOI A FARLO BUONO. SIETE VOI A FARLO NON BUONO. LA SUA NATURA È QUELLA DI ESSERE BUONO, AMOROSO, GIUSTO, CARITATEVOLE E DOLCE COME UN BAMBINO. SIETE VOI CHE EDUCATE DIO IN VOI. SIETE VOI CHE POTETE, SE SOLO LO VOLETE, POSSEDERLO ,COME EGLI È, PER LA VOSTRA FELICITĂ. Valverde, 24 Giugno 1973 EUGENIO SIRAGUSA
Ma l’uomo ha anche una seconda domanda: qual’ è la verità dell’uomo, la strada che deve percorrere, la meta cui tendere, il progetto che lo realizza ?! La risposta è:.. ancora guarda Gesù che ha potuto affermare di essere:” la Via, la Verità e la Vita “(Giovanni 14,6). Gesù è la strada che conduce alla verità e alla vita. Che strada ha percorso Gesù ? Che scelte ha fatto? Egli ha vissuto affidandosi sempre al Padre e donando la sua vita come un pane spezzato e distribuito ; ha detto di essere venuto a “servire”, non” a farsi servire”. L’uomo è spesso tentato di pensare che per salvarsi debba conservarsi … invece si salva , donandosi ! IL PROGETTO DELL’UOMO È L’AMORE ! Gesù è Parola in Ascolto del Padre quindi specchio del Padre e Parola fatta uomo, e dunque vive anche il dramma dell’uomo… ma c’è una terza cosa da sottolineare , che si legge a conclusione del prologo: “Nessuno ha mai visto Dio: l’Unigenito Dio che è nel seno del Padre, Lui ce ne ha parlato” (Gv. 1, 19) Nel seno del Padre si può “tradurre” come “incamminato verso il seno del Padre”. Gesù è un uomo Unificato totalmente, incamminato in una sola direzione.. Gesù ha un solo interesse, non tanti, ha una sola parola da dire , non molte. Gesù ha “comunicato” Dio , perché nella sua intera esistenza, in tutte le sue manifestazioni , non ha detto molte parole, ma una sola Parola, che però è l’Unica che ogni uomo veramente vuole sentire. Gesù è una persona Unificata , sempre volta al Centro e di quel Centro parla ,non di altro. Solo una persona Unificata riesce veramente a comunicare. Si comunica ciò che si è e non ciò che si è appreso, per sentito dire. Soltanto gli uomini semplificati riescono a parlare di Dio. Le persone frantumate comunicano solo frantumi, verità parziali e sono ripetitivi. L’uomo semplificato dice sempre la stessa cosa e tuttavia non è mai ripetitivo perché ciò che dice è la cosa che più importa sapere e la dice con tutto se stesso, qualsiasi cosa faccia. Gesù non solo ,semplicemente ha detto, raccontato e spiegato , ma ha lasciato trasparire la Verità della sua persona. È la persona che deve farsi Parola espressiva, non semplicemente il suono della voce o il gesto. Chi vuole parlare di Dio deve essere espressivo per ciò che È, non soltanto per ciò che dice, né semplicemente per ciò che fa. Il celebre inno cristologico che si legge nella lettera ai Filippesi (2.5-11) racconta il cammino che Gesù ha percorso in tutta la sua completezza: “abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù! Egli pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio ma svuotò Se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini; dall’aspetto riconosciuto come uomo ,umiliò se stesso ,facendosi obbediente fino alla morte è una morte di croce; per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli ,sulla terra e sotto terra e ogni lingua proclami :Gesù Cristo è Signore per la Gloria di Dio Padre! Con la sua vita Gesù ha salvato il mondo e ha rivelato il Padre, obbedendo al Suo disegno di condivisione che è indubbiamente la forma più alta dell’Amore. La vita in Cristo deve modellarsi su questi aspetti: vivere da cristiani “servendo” non dominando; vincere la morte dello Spirito si deve vivendo una vita “in dono”, non una vita fine a se stessa. Con Amore, nella Sua Luce, Isa del Sole Natale 2022
Il Signore ha per ognuno di noi il suo programma. Nessuno di noi è al mondo per caso. Un amore infinito ci chiama dal nulla, all’esistenza . A chiunque Dio dice: vieni ! ma dice anche va’! Vieni.. a collaborare all’opera della redenzione! Vieni.. a inserirti in Cristo , pienezza di vita e centro dell’umanità ,come membro del suo corpo mistico , come pietra viva del tempio di Dio.. E poi … il solenne va’! Va’!… a liberare i fratelli dalla schiavitù e dall’oppressione! Va’!… a introdurre tutti nella Verità immutabile , nella fratellanza universale, nella speranza che non delude..! Siamo venuti al mondo perché ci ha amati e siamo al mondo per amare. Dio crea ciascuno per un progetto d’amore e glielo rivela mediante i doni di natura e di grazia di cui lo fornisce, e glielo annuncia sempre più chiaramente , attraverso le molteplici vicende della sua esistenza. L’annuncio più alto fu recato dall’Angelo Gabriele a Maria , scelta tra tutte le donne, per essere la Vergine Madre di Dio. Il Messaggero di Dio , rivela a Maria il suo destino, la sua missione , ciò che per Lei doveva essere la volontà dell’Altissimo. E Maria piegò il capo e il cuore dicendo il suo “sì !“di docile collaborazione al piano di Dio. Maria accolse, tradusse in vita vissuta ,con fedeltà ineguagliabile la parola di Dio ,che la chiamo per nome ,a condividere più intimamente di ogni altra creatura, la povertà dei giorni terreni di Gesù, lo strazio della sua morte in croce e l’esultanza della risurrezione di Lui ,che era L’Immortale Suo Figlio e Signore. Una delle pagine più belle del Vangelo di Luca e il racconto dell’annuncio a Maria: “Nel sesto mese l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea di nome Nazareth ,a una vergine; il nome della vergine era Maria.” Luca presenta brevemente i personaggi usando nomi comuni : Gabriele, l’inviato di Dio- è un nome che significa Dio si è mostrato forte. Maria, un altro nome Comune , di significato incerto , null’altro ; si dice , il narratore non concede distrazioni; sembra che l’attenzione non debba fermarsi sulle due figure, ma sul dialogo: “Rallegrati prediletta da Dio Il Signore con te ! ti saluto!” Maria è chiamata per una missione ma prima è invitata alla gioia:” piena di grazia”.. ma sarebbe meglio tradurre “amata gratuitamente da Dio e per sempre”. Quando Dio chiama gli eletti per farne strumenti di salvezza , non soltanto li chiama per nome, ma da loro un nome nuovo, capace veramente di esprimere la loro identità e la loro vocazione ; per Maria il nuovo nome , con il quale l’angelo si rivolge a lei è “ amata gratuitamente per sempre da Dio “. Questo nome nuovo di Maria dice immediatamente la gratuità e la fedeltà dell’Amore di Dio , radice di ogni corretta comprensione di Dio, dell’uomo e del mondo. Di questa radice Maria è l’icona luminosa e trasparente e in questa trasparenza sta la sua identità e la sua missione. Rispondendo ,Maria chiama se stessa “serva”. “Eccomi sono la serva del Signore!” Grazia e servizio… in questi due termini è racchiusa tutta la comprensione cristiana, non solo di Maria ma dell’uomo. La chiamata di Dio è stata da Maria compresa, accolta e vissuta dentro questo schema semplicissimo: il dono ricevuto continua a farsi dono. È lo schema vissuto da Gesù Cristo: venuto dal Padre( dono )per la vita degli uomini (farsi dono); Il dono che rimane dono, costituisce il circolo della vita, quella di Dio come quella dell’uomo. Ma come risponde Maria al saluto dell’angelo e al compito che le viene affidato?! Con pieno assenso , ma l’assenso è preceduto dalla perplessità e dal turbamento e poi da una domanda esplicita: “com’è possibile ?non conosco uomo!” … può sembrare curiosa ma è bellissimo. La prima parola di Maria rivolta a Dio è una domanda. La fermezza e la totalità dell’assenso non escludono , bensì esigono un cammino di discernimento in cui la persona interroga Dio e se stessa. E così Luca , introduce il mistero del concepimento attraverso Maria. “ Lo Spirito Santo scenderà su di te e la forza dell’Altissimo t’adombrerà.” La tradizione cristiana scorge in quel” non conosco uomo “ la volontà di Maria di rimanere vergine ; intenzione che molti ritenevano inconcepibile per quei tempi in cui la mancanza di discendenza era giudicata una maledizione di Dio; ricordando questa scelta Luca mostra che il rapporto fra Gesù e la Madre non si riduce a una semplice parentela. Vergine e Madre, la maternità di Maria si inserisce in una scelta previa di fede, di consacrazione e discepolato . Maria non è una Madre che poi si fa discepola ma una discepola , chiamata ad essere Madre. La sua maternità è discepolato già nella sua radice…cosi come continuerà ad esserlo nel suo sviluppo:” sono la serva del Signore”- “serva” e un altro termine che dice l’obbedienza e il discepolato. “ Eccomi ! sono la serva del Signore! avvenga di me secondo la tua parola ! “ Sta qui tutta la fede : accettare la grandezza che ci viene da Dio, gratuitamente e farne un motivo di obbedienza di grazia e servizio. La Grazia e il Servizio definiscono per intero il progetto cristiano di vita. Tutto ciò che hai, tutto ciò che sei , lo devi considerare un dono e devi metterlo a servizio. L’assenso di Maria e gioioso:” avvenga di me secondo la tua parola” .. in conclusione il passo evangelico ci mostra due fedeltà che stanno fra loro :il dono e la risposta . La fedeltà di Dio che mantiene la promessa fatta a Davide (il dono )e la fedeltà di Maria che accoglie la parola di Dio con una disponibilità totale e definitiva (la risposta). La sua grandezza spirituale si misura dal coraggio con cui sa cogliere e dalla coerenza con cui sa attuare l’Annuncio che le indica una via di rinuncia a se stessa e di donazione agli altri nella forma e nel grado che la provvidenza ha destinato per sé. Diversi sono i disegni di Dio rispetto ai programmi degli uomini ma la storia vera si realizza solo nell’incontro degli uomini con Dio, dentro loro stessi.
LA CHIAMATA” LE RESPONSABILITA’ CHE COMPORTA LA CHIAMATA SONO CARICHE DI ESTREMA GRAVITA’. STATE ATTENTI ! LE RIPRESE SARANNO PESANTI E NON VI PUO’ ESSERE CONDONO. VI RACCOMANDIAMO DI ESSERE PIENAMENTE COSCIENTI DEL DONO CHE L’ALTISSIMO VI HA CONCESSO E DI PERSEVERARE CON FORTEZZA SPIRITUALE SE VERAMENTE VOLETE SEDERVI AL SUO FIANCO, E CON LUI, GIOIRE DELLA ELEZIONE CHE LA SUA GLORIA CONCEDERA’ AGLI EREDI DEL SUO CELESTE REGNO. LE PROVE SARANNO PIU’ DURE E LA FELICITA’ DELLO SPIRITO PIU’ GRANDE. QUESTA VERITA’ VI E’ STATA RIVELATA AFFINCHE’ LA VOSTRA CONSAPEVOLEZZA DIVENGA INCROLLABILE E SOLIDA LA VOSTRA FEDE. LA CHIAMATA, FRATELLI E SORELLE, VUOLE SIGNIFICARE IL VOSTRO «SI» AL SIGNORE, LA VOSTRA COMPLETA DISPONIBILITA’ DI SERVIRLO ED AMARLO SENZA LIMITI E SENZA CONDIZIONI. NON VI ASPETTATE TOLLERANZA ALCUNA PER GLI ERRORI CHE AVETE COMMESSO PER MAGGIORE COSCIENZA E MATURAZIONE. IL PERIODO DELLA SEGNATURA STA PER TERMINARE, PERCHE’ IL TEMPO DEL SIGNORE VIENE. CHI HA RACCOLTO CONSERVI GELOSAMENTE, QUANTO HA RACCOLTO PER IL BENE DELL’ANIMA, PERCHE’ NON VI SARA’ CONCESSO ALTRO TEMPO. NE’ SI APRIRANNO NUOVI SENTIERI. STATE ATTENTI E SIETE SEMPRE FORTIFICATI NELLO SPIRITO, MOLTE COSE MUTERANNO. NON ABBIATE TIMORE E NON LASCIATEVI DISSUADERE. LA LUCE E’ IN VOI E CON VOI. PACE. IL CONSOLATORE NICOLOSI, 5 NOVEMBRE 1977, II ORE
Questo è il Messaggio del Mistero dell’Annunciazione ! Non ce n’è un altro ! L’ angelo che scende dal cielo chiede comunione tra noi e Dio, chiede viva partecipazione agli imperscrutabili Suoi disegni ed il Signore vuole che la terra sia ancorata saldamente ai destini del cielo. Sulla scia della Santa Vergine ciascuno di noi è chiamato a generare Cristo nei fratelli, non secondo la carne , come Maria, ma secondo la fede, prima in sé e poi negli altri con la testimonianza di una vita innocente e caritatevole. Accettare ed effettuare tale Annuncio, con l’esempio è la vera riuscita ; respingerlo o vanificarlo e il fallimento di una vita. Per sostenerci sulle strade della liberazione dalla schiavitù, l’Immacolata ci accompagna con la sua materna intercessione. Quando i pensieri del mondo seducono la nostra ragione e tentano di oscurare ai nostri occhi la verità e la forza della parola di Dio , Maria corrobori la nostra gracile libertà e ci porti a ripetere con lei : “eccomi, sono la serva del Signore ; avvenga di me secondo la sua parola” . Quando lo scoraggiamento insidia la monotonia delle nostre giornate e ci suggerisce di consegnarci alla schiavitù dei fugaci comodi terreni e a scopi di vita ché sono nebbia e fumo, rammentiamoci degli alti ideali di Maria sostenuti ai piedi della Croce del Figlio con una immolazione piena e totale. E quando l’egoismo ,ripiegandoci soltanto sui nostri interessi , vuol creare una frattura tra noi e il prossimo , rammentiamo Gesù Dio fatto uomo, per la nostra Salvezza.
Isa del Sole
per il Centro Studi Eugenio Siragusa 8 Dicembre 2022
Riassunto incontro “Google Meet” del 24 Agosto 2022
Gli extraterrestri , cosa dicono riguardo all’accelerazione degli eventi?!..
Risponde Filippo Bongiovanni,
Il Testimone dell’Eterno Presente:
Da sempre, potrei dire, Eugenio ha sollecitato al ravvedimento i Capi di Stato…
Pochissimi giorni fa, il Presidente della Repubblica Mattarella , in Tv , al Meeting di Rimini , diceva:
“Salvezza del Pianeta, grande Sfida. La persona è al centro e viene prima di ogni aspetto. Ed è sempre la fedeltà alla persona a porci di fronte alla sfida più grande della contemporaneità: la salvezza del pianeta dallo sfruttamento di cui l’uomo stesso si è reso responsabile”.
Questa è la prova, che i Capi di Stato se ne rendono conto , ma oramai è troppo tardi; la crisi climatica, le pandemie, la gioventù allo sbando… si sta andando verso la distruzione…solo una cosa è certa, che la Qualità verrà salvata!
Siamo nel punto ipercaotico!
Verranno posti in salvo solo coloro che si saranno sintonizzati sui Valori Cristici di Giustizia, Pace e Amore Universale.
L’Uomo non ha imparato nulla dal passato;( il linguaggio Universale della ripetizione=SARAS); Ripete gli stessi errori.
Eugenio mi raccomandò sempre, di dire , cosi come lui stesso lo fece fino all’ultimo momento: se solo l’umanità si fosse posta in ottica e avesse risolto almeno una delle più di 70 emergenze planetarie, Loro si sarebbero messi in contatto con L’Umanità.
Ma non è stato cosi !
L’uomo non è più l’apice della Terra, invece che evolversi, retrocede, ha perso il concetto della sua vera natura..si è dimenticato di chiedersi:”chi sono” , perché sono qui?”
La proiezione dell’ Umanità?!
L’ESTINZIONE!!!
Gli extraterrestri sono sempre esistiti!
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Estratto dal libro “I Giganti del Cielo”:
“E per chiarire tante perplessità, Eugenio Siragusa soleva insistere, dicendo:
Per poter comprendere la realtà sulla loro esistenza e sulla loro origine extraterrestre, occorre rivangare, attentamente, la storia che conosciamo del nostro grande passato e di prospettarla all’odierna intelligenza umana, sotto due aspetti fondamentali:
a) l’aspetto divino: spirituale
b) l’aspetto umano: materiale
Questi due fondamentali aspetti investono di una grande importanza il complesso problema di questa grande verità che, anche oggi, appare alla mente della grande maggioranza degli uomini, sotto il soloaspetto umano materiale e discutibile su un piano prettamente terreno con la partecipazione della logicache scaturisce dalla comune intelligenza e con i valori delle ristrette concezioni sino ad oggi acquisite nelcampo delle conoscenze teologiche, morali, scientifiche, materiali e spirituali in cui si articola e si svolge lanostra attuale esistenza.
È vero, invece, che esistono Verità esterne che, pur essendo lontane dal nostro ambiente vitale e pur non essendo prossime alle nostre capacità di intenderne e di valutarne la realtà operativa, si manifestano attraverso un metodico progressivo atto rappresentativo, capace di provocare, nelle strutture ipersensitive e psicomotorie degli encefali umani, le immagini delle loro facoltà operative nel grande ed eterno Edificio Creativo.
Il particolare problema di questa verità che, pur essendo di provenienza esterna e pur contenendo questi due aspetti fondamentali, ci appare comprensibile nel solo lato umano-storico, materiale-scientifico, rimarrebbe insoluto se continuassimo ad ignorare l’altro aspetto assai più importante che è appunto quello Divino, eterno, spirituale e cosmologico.
Voler comprendere la causa della Loro presenza sul nostro pianeta, vagliando il solo primo aspetto degli oggetti e delle intelligenze che li guidano, non è possibile.
Occorre mettere sul piano dell’odierna logica i fatti del grande passato che, ancora oggi, costituiscono i moventi principali di una Verità che contiene anche il principio verace delle nostre origini e del nostro futuro destino.
Gli episodi che in tutti i tempi hanno iniziato gli uomini della terra più evoluti alle conoscenze di questi due fondamentali aspetti, sono tanti, ed idonei a rendere maggior lume di consapevolezza a quanti si interessano a questo importante problema che ancora cela nel mistero le nostre vere origini, indissolubilmente legate alle origini di Coloro che, in questi ultimi tempi, si sono più chiaramente mostrati alla nostra intelligenza per farsi meglio comprendere e per dirci che:
La loro presenza sulla terra è una incontrastabile verità che ancora purtroppo si infrange nella puerile presunzione di tutti coloro che si ostinano a credersi le sole creature intelligenti dell’Universo, capaci di evolversi nell’immagine e somiglianza del Padre creativo.
Ma la loro presenza sulla Terra è, e rimane una realtà vecchissima, una verità che ancor oggi ci palesa chiaramente e con più tangibili segni manifestativi la provenienza extraterrestre di questi prodigiosi mezzi e delle forme di vita molto più evoluta che, con essi, viaggiano negli spazi siderali del cosmo ad una velocità ancora inconcepibile per la mente umana.
Volere ignorare ad ogni costo la logica possibilità di una forma di vita simile alla nostra in altrettante migliaia di migliaia di sistemi solari sparsi nella nostra sola galassia, significa voler assolutamente sconoscere il più elementare concetto di similitudine creativa che è nelle eterne facoltà di quel Genio Creativo che presiede, in eterno, il divenire continuo della Sua Cosmologica Natura Vivente. Sul nostro pianeta, si ricordano ancora episodi che dovrebbero insegnarci a meditare, a riflettere, a ponderare questi episodi prima di negare alla propria fede la Divina facoltà di valutare i princìpi manifestativi di una Verità di cui solo i valori spirituali possono per primi darci conoscenza.
La Fede è la religione dello spirito perché è vero, che è attraverso questa interiore virtù che i Geni di ogni tempo sono entrati in quel volumetrico concetto che ha sempre unito il limitato all’infinito, il mortale all’eterno, l’uomo a Dio.
Moltissimi sono stati coloro che, in tutti i tempi della nostra storia, se pur derisi, perseguitati ed uccisi dalla furia dell’ignoranza, della presunzione e dell’orgoglio, edificarono i valori immortali della nostra incessante ascesa evolutiva, pagando a durissimo prezzo questo loro grande amore per la Verità e per il bene del loro prossimo.
Essi si sono serviti della fede progressiva sempre vivificata dalle conoscenze progressive, per amore di conoscere le basi fondamentali su cui poggiano solennemente i pilastri indistruttibili dell’opera della nostra esistenza nella dura altalena del nostro libero arbitrio che, per nostra amara sventura, si è servito ed ancora si serve più del male che del bene operare.
La nostra presunzione, il nostro proverbiale spirito Tommasiano e la nostra ignoranza sbarrano la via alla fede, la sola ed unica forza dello Spirito, capace di istruire la nostra intelligenza e di renderla coscientemente consapevole di tutto ciò che non è prossimo ai nostri sensi materiali, ma che in verità vive e ci sovrasta, ci compenetra e ci sollecita attraverso il cuore e la coscienza.
Gli Extraterrestri, in un recentissimo incontro mi hanno detto: La nostra presenza sul vostro pianeta è una vecchia realtà, una realtà che molti terrestri devono ancora meditare prima di poterla includere nel concetto storico della loro esistenza dall’origine a questi tempi e che, palesemente, vi abbiamo dimostrato e dimostreremo ancora nel futuro, con prove sempre più inconfutabili, la vostra e la nostra Universale Fratellanza nello Spirito indissolubile dell’Amore di Colui che in voi e in noi vive e manifesta il Suo Genio creativo e i Suoi immutabili e Divini Concetti Operativi, per il divenire eterno di ogni cosa che fu, che è e che sarà in Lui e per Lui nei secoli dei secoli.
Spesso, si udiva la medesima domanda: “Ma perché gli Extraterrestri non si mostrano a tutti?
Sarebbe più facile credere alla Loro esistenza!”
Ed Eugenio Siragusa, semplicemente, rispondeva:
“Essi si sono mostrati con le dovute cautele per imprimere nella vostra psiche una lenta, metodica e progressiva consapevolezza della realtà che vi ha sempre, in ogni tempo, sovrastati! I Superiori Capi, che dirigono le operazioni delle flotte cosmoaeree di alcuni pianeti del vostro sistema solare e che fanno a loro volta parte di una grande Confederazione Cosmica Interstellare, raggruppante un gran numero di sistemi solari galattici ed extragalattici dell’Universo, assicurano che non è nelle Loro intenzioni forzare con interventi coercitivi la vostra cosmica, naturale attività evolutiva”.
I presenti, attenti e col fiato sospeso, ascoltavano quanto andava dicendo, e ancora gli chiedevano:
“Ma Loro le hanno fatto conoscere le nostre origini, la fonte da cui proveniamo?”
Amici e studiosi cari, desidero rendervi partecipi di un colloquio personale che ho avuto con Loro, in P.E.S. in un incontro di qualche tempo fa.
Ascoltate:
Se dovessimo esprimerci con lo stesso linguaggio con cui si espressero i nostri predecessori, durante l’operosa attività del grande passato, che incubò nel tempo il germe di un ben noto storico avvenimento di natura Divina, creeremmo certamente un rapido ma disordinato concepimento di quella grande verità che ancora sovrasta l’attuale immatura Coscienza della maggioranza dei terrestri.
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Con ciò vogliamo giustificare prima il nostro particolare modo di comportamento, per molti assurdo ed inconcepibile, poi, la indispensabile incoerenza che siamo stati costretti a dover palesare per evitare il persistere di un concetto immediato di intervento Divino.
D.: Hanno ragione coloro che affermano che l’uomo è nato sulla terra?
R.: Gli antichi Padri conobbero la loro vera discendenza e con un senso ancora indecifrabile, esistono ancora i loro messaggi ai posteri a cui hanno dato tutta l’impronta di tale verità
Nel tempo vi sono stati uomini dotati di eccezionale saggezza e di straordinarie capacità percettive che hanno scrutato il grande orizzonte di questo vostro mistero, riuscendo, spesso, ad individuare il sottile sentiero della verità pura.
Le loro opere, frutto di puro amore alla filosofia cosmica, fiorirono, ma quasi sempre finirono contro la solida muraglia dell’incomprensione più densa e più negativa.
Cosa non succede in questo vostro tempo per non poter giustificare gli atti del passato?
Anche oggi, gli scienziati terrestri credono di conoscere molto su questo argomento, e in realtà sanno poco o quasi niente.
Vi è stato qualcuno che ha sfiorato la verità, ma poi hanno dovuto desistere per il timore di essere deriso e perseguitato.
La verità è che gli Avi, i primi abitatori di questo vostro pianeta NON sono nati sulla terra, ma ben diciamo ci sono venuti, e per un caso del tutto particolare ci sono rimasti per forza maggiore.
È quindi vero che l’uomo non è nato su questo vostro pianeta né ha avuto quel processo evolutivo che ancora molti scienziati si ostinano a credere, ad affermare ed a far credere.
Egli, prima di subire il processo di quegli effetti che dimensionarono e determinarono le nuove necessarie strutture fisiologiche, sino a divenire un complesso di densa materia, era un principe incontrastato degli spazi cosmici e per le sue particolari caratteristiche psico-fisiche-biologiche, possedeva le virtù e le conoscenze della più evoluta Coscienza Cosmica.
D.: Quali furono le cause che costrinsero i nostri Avi a rimanere su questo pianeta?
R.: Esistono delle Leggi che non è assolutamente possibile contrastare.
L’Universo a cui voi e noi apparteniamo, vive e si sviluppa attraverso varie e svariate dimensioni.
Anche sul vostro pianeta tali dimensioni si avvicendano e a vostra insaputa producono quelle cause che sono la matrice di tutti quegli effetti che edificano e modificano le varie strutture fisico-psichiche.
Spesso, come sta succedendo nell’attuale tempo con le esplosioni nucleari, l’essere intelligente si crede in pieno diritto di attentare a quelle Leggi, che come abbiamo già detto, non consentono a qualsiasi tipo di intelligenza di essere violate.
Quelle Leggi, che governano e tutelano le strutture e la vitalità del Corpo Cosmico e che fanno intimamente parte di quel principale complesso eterno creativo, che si identifica con la maestosa figura del Padre Creativo, hanno reagito al tentativo di essere violate.
Un terribile caos di natura cosmica si era scatenato con violenza mortale. La legge interveniva per dare severo ammonimento ai profanatori di cose eterne.
In verità, questa è stata la principale causa che costrinse i vostri Avi ad emigrare in altri mondi, in cerca di salvezza e di pentimento per ciò che avevano osato fare.
Le loro perfette cognizioni scientifiche consentirono loro di varcare il grande sconfinato oceano dello spazio e di raggiungere l’attuale sistema solare. In verità fecero in grande quello che Noè realizzò in piccolo.
Il vostro pianeta offrì loro ben poca possibilità di sopravvivenza, data la giovane irruenza degli elementi ancora in stato di assestamento.
Le immense navi dello spazio si adagiarono nelle estese e verdeggianti pianure della terra, in attesa di miglior consiglio.
Migliaia di piccole isole volanti si erano posate a gruppi in vari punti della terra.
I loro Capi Conduttori erano quattro ed ognuno di loro rappresentava la volontà collettiva delle anime delle quattro razze: la bionda, la nera, la gialla e la rossa.
Altre numerosissime navi spaziali si erano dirette in altri pianeti dello stesso sistema solare ed erano in perfetto collegamento.
Ad un certo punto l’attesa divenne fatale.
Un tremendo tremore fece vibrare tutta la terra, provocando il completo disfacimento di tutti i mezzi e la morte.
I sopravvissuti allo spaventoso cataclisma fuggirono come impazziti, mentre altri perivano miseramente nel groviglio del fuoco e degli elementi.
Pochissimi mezzi erano riusciti, malgrado tutto, a sollevarsi per poi allontanarsi rapidamente verso le profondità abissali dello spazio, portando con sé l’immagine terrificante della distruzione e della morte.
Ecco, in brevissima sintesi, il perché ed il come gli Avi vostri rimasero sulla terra e quali sono stati, in realtà, i moventi e le cause che li costrinsero a subire forzata e tragica residenza.
D.: Quale fu la immediata sorte che hanno dovuto affrontare i sopravvissuti?
R.: La sorte fu terribile e piena di dolorose vicende, ma non per questo decisamente determinate ad estinguere la loro vitalità e il loro desiderio di sopravvivere.
Subirono una lenta metamorfosi in tutte le loro originarie caratteristiche bio-fisiche-psichiche e, attraverso il tempo la materia edificò un piano dimensionale di adattamento all’ambiente con la formazione di strutture esteriori valide e sufficienti a sostituire in pieno le funzioni degli organi originari.
Se provate a soffermarvi, con assoluta sincerità orientativa, su tutti gli organi esteriori che costituiscono il vostro attuale corpo fisico, siamo certissimi che riuscirete a comprendere sino in fondo e con assoluta e chiara cognizione di causa la perfetta relazione di operosità e di intesa che esiste con tutti quegli organi che, originariamente esteriori, sono divenuti, per indispensabile tutela, interiori.
Ciò non mutò affatto né ha mutato ancora i poteri direttivi e le loro istruibili capacità originarie.
Moltissimo tempo fa, questi vostri Avi possedevano ancora la capacità di comunicare a grandissime distanze, tramite il potere (un potere percettivo extrasensoriale) telepatico.
Conservarono ancora per moltissimo tempo le profonde cognizioni del sapere, anche se la nuova dimensione lentamente li aggrediva in modo inesorabile.
Poi il tempo delimitò definitivamente la nuova personalità, legata ormai alle cause ed agli effetti di una dimensione estremamente diversa, per poter conservare ancora la totalità delle loro qualità originarie.
Così avvenne il principio della grande e dura esperienza della materia, di quella materia, che ancora oggi racchiude e serra in una struttura omogenea e forte, la vostra vera personalità, la migliore che mai sia esistita sulla terra.
D.: Quali furono le cause che costrinsero i nostri primi Padri a non conseguire più una rapida evoluzione nella nuova dimensione?
R.: I motivi furono molteplici, ma la principale causa che negò a loro una rapida e costante ripresa evolutiva, si imputava alla incostante stabilità del pianeta.
I disastri si susseguirono ad altri disastri di notevole portata distruttiva, riportando allo stato primitivo i progressi compiuti con tanto stoico sacrificio.
Negli altri pianeti la cosa fu del tutto diversa e l’evoluzione, seppur arretrata da altri eventi di diversa natura dimensionale, adattamento ambientale e consapevole preparazione all’evento della metamorfosi, e quindi alla scientifica accettazione della nuova struttura bio-fisica-psichica, avvenne senza interruzione.
D.: Per quanto tempo durarono le relazioni mentali tra i vari gruppi sparsi sulla superficie terrestre di allora?
R.: Le relazioni durarono ancora per moltissimo tempo, sino a quando un lento e progressivo assopimento delle capacità percettive e comunicative extrasensoriali, cominciò a manifestarsi.
L’intervento violento e continuo delle fortissime emozioni, aveva enormemente influito nell’instaurare nel loro nuovo complesso psichico, un regime emotivo di spiccate qualità brutali.
D.: Quale fu la razza che ebbe maggiore capacità iniziale nel campo delle reminiscenze, immediatamente dopo il compiuto processo della metamorfosi?
R.: La razza Gialla per prima e quella Bionda dopo ebbero un’ottima spinta iniziale, agevolata dal minore assorbimento di emozioni e dalla esigua irascibilità degli elementi naturali.
La razza Gialla ebbe per prima una vivace reminiscenza degli elementari istinti organizzativi dell’anima collettiva che caratterizzarono gli originali valori atavici.
Ciò agevolò, sufficientemente, lo stato evolutivo della nuova dimensione.
Quella Rossa dopo e per ultima quella Nera, dovettero affrontare una fortissima resistenza dovuta agli elementi in continuo spettro apocalittico che premeva in senso negativo sul fragile complesso psichico appena formatosi nella nuova dimensione.
D.: Quale fu la razza che per prima concepì, nella nuova dimensione, la Forma Eterna e Creativa dell’Ente Supremo?
R.: Certamente vi potrà sembrare assurdo credere che la razza Rossa è stata la più sensibile in questa particolare attività di reminiscenza spirituale, eppure è vero, la razza Rossa rappresentava il ceppo originario più vicino e più cosciente in questo tempo.
I loro primi Padri, coloro che per primi videro la luce in questo vostro pianeta, conoscevano già la natura di questa Forza Creativa in tutti gli aspetti dimensionali, così come la conosciamo oggi noi.
Questa verità fu tramandata per forza mentale ai nascituri dell’anima collettiva di quel ceppo e per lunghissimo tempo, i posteri, ne ebbero chiara e veneranda Coscienza.
D.: Che cosa era per loro quello che è Dio per noi?
R.: Era lo stesso Dio concepito nelle sue molteplici manifestazioni.
Era quel Dio che compenetra ogni cosa e che è l’Anima Eterna di ogni cosa.
Loro ben sapevano che senza di Lui, nessuna cosa sarebbe mai esistita nel tempo e nello spazio.
Per loro Dio era la causa eterna di tutte le manifestazioni, in tutte le dimensioni.
Nella vostra dimensione Egli è come un apparente e grande globo di Fuoco e di Luce.
Ancora a voi non è dato conoscere la Sua intima Natura, ma gli antichi vostri Padri la conobbero e per moltissimo tempo ne adorarono la potenza e la giustizia.
Questo era il loro Dio, quello che ancora non ha cessato di amarvi e di darvi il pane ed il vino.
Senza domanda:
Noi conoscevamo sin da remotissimo tempo che anche su questo vostro Pianeta si era avverata una radicale metamorfosi degli esseri tragicamente imbrigliati dagli apocalittici eventi dell’allora giovanissimo pianeta, permettendone la sopravvivenza.
Così parlerebbero a voi i nostri antenati, fratelli vostri. Infatti, loro sapevano tutto e non potevano fare nulla a causa del loro stato dimensionale in radicale mutamento.
Poi, si verificarono le reminiscenze, grazie alla tranquilla parentesi di tempo che intercorse tra l’assopimento per effetto della metamorfosi dimensionale, e l’inizio del risveglio psichico nella nuova dimensione.
Circa centomila anni orsono, i nostri Padri, raggiunto un altissimo livello evolutivo, grazie alla serena e continua attiva reminiscenza in tutti i campi dello scibile Universale, decisero di intraprendere un primo e lungo viaggio spaziale avente per meta diversi pianeti del sistema solare, compresa la terra.
Loro, come noi, ebbero dai loro primi Padri la storia del grande passato ed erano certi che anche sulla terra qualcosa era successo anche ai loro fratelli tragicamente costretti a rimanervi.
Ciò in verità avvenne e siamo felici di affermarvi ancora una volta, che sono stati appunto i nostri primi Padri ad iniziare, dietro consenso Divino, una scrupolosa ed attenta opera di osservazione, adoperandosi in veste di DEI o di Spiriti del Cielo, al fine di provocare in quelle povere ed infelici creature, quei necessari stimoli atti a promuovere le reminiscenze migliori.
Noi, conserviamo in Solex e molto caramente tutti i particolari delle loro imprese che, ancora oggi, ci confermano la durezza dei loro compiti e dei loro sacrifici.
I nostri Padri vi direbbero ancora: allora trovammo i nostri simili estremamente logorati e abbrutiti in tutti i sensi.
Il continuo ed incessante sconvolgimento delle apocalittiche convulsioni del pianeta ancora in stato di assestamento nella sua natura cosmica, aveva reso impossibile una rapida ripresa della coscienza nella nuova dimensione.
Gli urti tremendi nella ancor giovane psiche e le continue interruzioni nel corso progressivo verso una meta evolutiva avevano provocato alcune anomalie pericolosissime.
Alcuni, pur conservando, in parte, alcune caratteristiche esteriori ancora in stato latente, a causa delle continue pressioni psico-emotive di natura emorragica , perdettero per sempre, per avvenuto ibrido disfacimento, il potere di reminiscenza (razza delle scimmie).
Avevano compreso tutto il loro tragico destino e dovevano innanzitutto non far comprendere il nostro.
Così ebbe inizio una grande ed attiva opera di assistenza spesse volte in maniera strana e dogmatica, ma pur sempre efficace e producente.
Sapevano che i loro istinti non potevano esaurirsi in breve tempo e sapevano altresì che dovevano forzare la coriacea insensibilità che si era formata in alcuni organi interiori di particolare importanza evolutiva.
Avevano la certezza che, con l’aiuto della Forza Creativa del Padre Eterno, saremmo riusciti a portar loro sulla giusta via.”…Eugenio Siragusa«
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I Loro messaggi vanno preservati e trasmessi con genuinità.
La Loro Missione è sempre più difficile.
Non sono qui per dare spettacolo, sono qui in veste di vigilanti, osservatori, custodi, “ i giardinieri del Cosmo”.
L’Uomo non è mai stato lasciato solo..
La Genetica GNA va preservata..la Loro grande preoccupazione è l’Harbar..per assumere i valori delle Leggi indispensabili per la Salvezza( Giustizia, Pace e Amore Universale), bisogna subire una mutazione al livello della coscienza..attualmente c’è una genetica istintiva..
Bisogna accogliere il duplice aspetto negativo e positivo di quello che succede, oramai è tutto normale, la guerra è normale, le pandemie normali, i cataclismi normali, il padre contro il figlio, il figlio contro il padre…
Loro sono qui per evitare una catastrofe cosmica e ricordare all’Uomo il ruolo importante del Pianeta Terra, che, se viene messa in pericolo , potrebbe scatenare l’effetto domino ..e mettere a rischio l’intero Creato…non permetteranno questo!
Ora stiamo raccogliendo il frutto di tutta quella storia che è stata preannunciata dalle profezie…
Bisogna ravvedersi e Vivere il Loro Messaggio !
È utile ricordare i tre aspetti fondamentali che il Centro Studi Eugenio Siragusa mette in pratica:
La Verità non si vende, non si compra !
La Qualità, non la Quantità!
Beati coloro che credono , senza vedere e senza toccare!”
Sono passati più di 30 giorni da quando Filippo Bongiovanni è passato a miglior vita e siamo sicuri che avrebbe scritto alcune parole sulla COP 27, la 27° Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sul cambio climatico del 2022.
Questa Conferenza è più importante come non mai perché si affrontano temi molto delicati. La questione più importante è sul tavolo da almeno trent’anni, e finora gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno bloccato qualunque discussione al riguardo: i principali responsabili della crisi climatica temono di dover affrontare richieste di risarcimento potenzialmente illimitate. Ma la pressione dei paesi in via di sviluppo è diventata troppo forte: una conferenza organizzata in un paese africano non poteva evitare l’argomento. Questo sviluppo potrebbe inaugurare una nuova fase nella diplomazia globale sul clima, perché certo sui soldi non si scherza, ma con la salute del pianeta si.
L’evento mondiale potrebbe aprire una frattura insanabile nella comunità internazionale, oppure portare finalmente a una soluzione della crisi climatica.
Finora i paesi ricchi non hanno voluto quantificare i danni subiti da quelli poveri a causa del cambiamento climatico globale. Ma, in occasione della conferenza in Egitto, i toni del dibattito sono cambiati. I danni causati dal riscaldamento globale colpiscono tutto il pianeta, ma gli effetti sono più disastrosi nei paesi in via di sviluppo, che non hanno i mezzi per affrontarli e limitarli. Secondo un recente rapporto dell’Ong Oxfam, dal 1991 ogni anno una media di 189 milioni di abitanti dei paesi poveri è colpita da eventi climatici estremi. È un fardello in più per stati che sono già pieni di debiti. Allo stesso tempo questi paesi sono i meno responsabili delle perturbazioni del clima, perché hanno prodotto e tuttora producono meno emissioni. I paesi del sud pretendono giustizia!!!
Alcuni scienziati hanno stimato che saranno tra i 290 miliardi e i 580 miliardi di dollari all’anno entro il 2030, e fino a 1.700 miliardi di dollari all’anno entro il 2050. E questo calcolando solo le conseguenze sulle economie dei paesi in via di sviluppo. I paesi ricchi devono capire che le ricadute sono globali, non locali. Finora i paesi ricchi hanno continuato a respingere le richieste di aiuti economici, portate avanti dal 1991 dai piccoli stati insulari, per i quali la crisi del clima è una questione di vita o di morte.
Nel 2009, alla conferenza sul clima di Copenaghen, i paesi ricchi promisero di donare cento miliardi di dollari all’anno ai paesi poveri per interventi di adattamento alla crisi climatica. A oggi, rivela il Guardian, i principali produttori di gas serra (Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Australia) non hanno versato la loro parte. Il debito maggiore è quello degli Stati Uniti: in rapporto alle loro emissioni, dovrebbero pagare quaranta miliardi di dollari, ma nel 2020 ne hanno versati appena 7,6.
Ricordiamo che dallo scoppio della Guerra fra Russia e Ucraina i paesi dell’ Occidente hanno finanziato Kiev cosi: Usa con quasi 45 miliardi di dollari (cosi suddivisi: 25 mld in armamenti, 9,2 mld di aiuti umanitari e 10,3 mld di aiuti finanziari) Regno Unito con 4 miliardi in armamenti, Germania con 1,2 miliardi di armamenti, Polonia con 1,8 milardi di armamenti, la Francia di Emmanuel Macron (che da anni predica «l’autonomia strategica» dell’Europa per fare a meno degli Usa in campo militare) si è limitata a 233 milioni di euro ed infine l’Italia all’ultimo posto con 150 milioni di Euro (dati del Kiel institute for world economy – Ifw ).
Una domanda: se sommiamo sopra citati, con quasi 55 miliardi di dollari non si potrebbe incominciare a fare qualcosa per cambiare la situazione del nostro pianeta o aiutare i paesi nel sud del mondo colpiti dal riscaldamento globale? Ma continuiamo. Secondo un documento uscito poco prima dell’inizio della conferenza Cop27 a Sharm el Sheikh, in Egitto, solo cinque paesi (Giappone, Italia, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia) hanno aumentato i loro contributi tra il 2021 e il 2022. In particolare, l’Italia ha creato un fondo per il clima da 840 milioni di euro all’anno, per il periodo 2022-2026.
L’occidente deve chiedersi quanto vuole essere stupido. I profitti a breve termine sono ancora la priorità?
Per anni i paesi industrializzati dell’occidente, e più di recente molti paesi emergenti, sono rimasti a guardare mentre i gas serra si accumulavano nell’atmosfera e la Terra si riscaldava, fino a toccare 1,15 gradi in più rispetto all’era preindustriale. Questi dati sono stati già stati anticipati dalRapporto del IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) del 2021 dove si afferma chiaramente chenon c’è più tempo ed abbiamo già oltrepassato il punto di non ritorno.
Gli effetti sono già devastanti, e il mondo è destinato a scaldarsi molto di più. Allo stesso tempo le società hanno accettato passivamente che i responsabili si arricchissero a dismisura. Nel secondo trimestre del 2022 le sei principali aziende petrolifere hanno registrato 57,2 miliardi di euro di profitti. In tre mesi!!!
Il riscaldamento del pianeta va avanti a un ritmo e con un’ampiezza inediti, scrive Le Monde. Nel settembre 2022 le temperature sono state in media più alte di 1,11 gradi centigradi rispetto a quelle dell’era preindustriale. Gli ultimi otto anni sono stati i più caldi mai registrati. Come ha ricordato anche l’ultimo rapporto sulle emissioni del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, i progressi fatti nella riduzione delle emissioni di gas serra sono insufficienti e, per come stanno oggi le cose, il pianeta è condannato a un aumento di 2,6 gradi entro la fine del secolo. Anche a livello di concentrazione di anidride carbonica, un gas a effetto serra che favorisce il riscaldamento dell’atmosfera, abbiamo raggiunto i livelli più alti degli ultimi due milioni di anni. Intanto gli oceani assorbono circa il 90 per cento del calore in eccesso prodotto sulla Terra, a un ritmo di 4 zettajoule all’anno, l’equivalente dell’energia sviluppata da 127 mila centrali nucleari.
Tgcom24 Allarme Unesco Scompaiono i Ghiacciai 03 11 22
Tg5 Ghiacciai Polari verso la Scomparsa 15 09 22
Tutta la situazione in cui ci troviamo sia dal punto di vista climatico, che dal punto di vista politico – economico sociale fu anticipata in tempi non sospetti dalle Intelligenze Extraterrestri attravero i comunicati trasmessi ad Eugenio Siragusa:
IO E LORO IN CONVERSAZIONE IL 2 OTTOBRE 1981
SECONDO LE INDAGINI EFFETTUATE DAGLI AMICI COI QUALI SONO IN CONTATTO, LA TERRA RISCHIA DI SUBIRE UN LIEVE OSCILLAMENTO CON CONSEGUENZE CATASTROFICHE.
IL GEOIDE POTREBBE ESSERE INVESTITO DA UN FORTE FLUSSO DI MAGNETISMO ANOMALO CON LA CONSEGUENTE OSCILLAZIONE SUL PROPRIO ASSE.
SECONDO ALI,
GLI OCEANI E I BACINI VERREBBERO SCONVOLTI PROVOCANDO ONDE GIGANTESCHE ALTE SINO A 175 METRI E CON POTERE DI PENETRAZIONE SULLA SUPERFICIE TERRESTRE DI DIVERSI KILOMETRI.
LE COSTE VERREBBERO SOMMERSE SUBENDO L’URTO TITANICO DELL’ENORME MASSA D’ACQUA CHE POTREBBE RAGGIUNGERE L’ALTEZZA DI 700-800 METRI PER UNA PROFONDITà DI 30-40 KILOMETRI.
L’OSCILLAMENTO DOVREBBE ESSERE DI POCA DURATA MENTRE GLI EFFETTI SI ESAURIREBBERO MOLTO PIU’ TARDI.
IL FLUSSO E IL RIFLUSSO DELLE MAREE SUBIRANNO GRADATAMENTE UN RALLENTAMENTO SINO AL RAGGIUNGIMENTO DEL NORMALE ASSESTO.
LE CONSEGUENZE…? FACILMENTE IMMAGINABILI.
Eugenio Siragusa
HOARA COMUNICA:
L’ANELLO MAGNETOSFERICO DEL VOSTRO PIANETA È IN PRECARIA INSTABILITÀ. COME GIÀ VI HO ACCENNATO, ABBIAMO REGISTRATO UN ANOMALO OSCILLAMENTO DELL’ASSE MAGNETICO SU CUI RUOTA LA TERRA RILEVANDO FUGHE E RIENTRI IN DIREZIONE SUD-SUD OVEST.
VI È IL PERICOLO DI UNA FUGA SENZA RITORNO DI 45 GRADI AD OVEST-SUD OVEST. SE L’INCLINAZIONE VENISSE ULTERIORMENTE SOLLECITATA DALLE VIBRAZIONI SCATENATE DA ESPERIMENTI NUCLEARI IN SUPERFICIE E NEL SOTTOSUOLO, DIVERREBBE IRREVERSIBILE LO SPOSTAMENTO DELLE ATTUALI CALOTTE POLARI CON INCALCOLABILI CONSEGUENZE CATASTROFICHE PER IL CONTINENTE EUROPEO E NORD AMERICANO.
L’ALTRO ASPETTO PIÙ DEVASTANTE POTREBBE INTERESSARE L’INTERO GLOBO A CAUSA DEL CONSEGUENTE DISGELO DEI GHIACCIAI POLARI CON L’INEVITABILE INNALZAMENTO DEGLI OCEANI.
VI ABBIAMO A SUO TEMPO PROSPETTATO LA PERICOLOSITÀ POSTUMA DEGLI ESPERIMENTI NUCLEARI EFFETTUATI NELL’ATMOSFERA. LE NOSTRE PREVISIONI SI STANNO RIVELANDO ESATTE.
NON AVETE VOLUTO ASCOLTARE. ORA I GUAI SARANNO VOSTRI.
HOARA SALUTA
Nicolosi, 15 gennaio 1985.
Ore 15:00
Ed ancora:
I GUAI CRESCENTI DEL CONTO ALLA ROVESCIA: PESTILENZE, HARBAR (PESTE DEI NEURONI DEL CERVELLO), DISSOCIAZIONE PROGRESSIVA DEI VALORI SOCIALI, MORALI, SPIRITUALI E CAOS IPERCAOTICO CON SCONTRI SELVAGGI SANGUINARI E VIOLENTI. GHIACCIAI IN FASE DI SCIOGLIMENTO TRASCINERANNO LE MONTAGNE A VALLE.
GLI OCEANI SI INNALZERANNO MINACCIOSI. IL FUOCO, L’ACQUA, L’ARIA E LA TERRA SI SCUOTERANNO IN OGNI DOVE. IL MAGNETISMO ANOMALO CAUSERÀ DISQUILIBRI NEI MEZZI DI TRASPORTO IN ARIA, IN ACQUA, IN TERRA.
L’AMICO DELL’HOMO:
EUGENIO SIRAGUSA
Nicolosi, 3 settembre 1987
La scelta dell’uomo è sempre la guerra… non è la pace, ne la prosperità…
La domanda da farsi adesso è questa: che mondo lasceremo alle prossime generazioni? I nostri figli avranno la possibilità di vivere un mondo milgliore o li stiamo consegnando ad un destino catastrofico ed inesorabile, dovuto alla nostra indifferenza e stoltezza…
Cosa possiamo aggiungere, se solo l’umanità avesse ascoltato adesso non si troverebbe in questa situazione. «Siamo passati dal punto iper-critico a quello iper-caotico», ma la speranza è sempre l’ultima a morire!
…l’assemblea luminosa dei nostri fratelli… la parte eletta del popolo di Dio che ci richiama il pensiero alla nostra meta e alla nostra missione vera…
Festeggiare tutti i «santi» è come ammirare tutti coloro che già posseggono l’eredità della gloria eterna…
Sono i fratelli maggiori che il Cielo ci manda in tutti i tempi come modelli ,….sono tutti coloro che hanno accettato di incontrare Gesù, rinunciando al loro ego, alle debolezze, che nelle loro sofferenze,hanno scelto lasciarsi incendiare dalla fiamma dell’Amore più grande di tutti gli amori …
Accompagnati da Maria, la loro Regina , Colei che instancabilmente li ha seguiti e portati a questa gloria divina…Presenza costante,tesoro inestimabile…che gli ha colti nel suo abbraccio di pace e gli ha portati alla Casa del Padre…
“Conservatevi integri nel Mio Divino Amore”
Presto siederete tutti accanto a me per ricevere il Dono Celeste del Padre mio.
Il Fuoco Divino vi cingerà di beatitudine per la vostra e la mia Gioia.
Non temete ed abbiate Fede, perché è vero che manterrò le mie Promesse.
Il Santo Spirito aleggia su di voi e ristora le vostre fatiche e gli affanni che vi procurano coloro che hanno preferito rifiutare le Celesti Grazie.
Gioite e rallegratevi e mai si turbino i vostri cuori.
L’Aura mia è costantemente nell’Aura vostra per rifocillarvi e darvi viva speranza nei cuori.
Vogliatevi bene e le vostre mani siano sempre congiunte con Spirito di Fraterna Benevolenza e di reciproca Carità.
Siate sempre una sola cosa affinché il Cristo si rallegri con il Padre di essere anche loro una sola cosa con voi che vi hanno amati e vi amano.
Gli Angeli Consolatori vi sono sempre vicini e guardano i vostri passi.
Sia sempre fortificato il vostro Spirito e non disperate, perché il tempo del Padre viene.
XXIX D.A Martedì Vigilanza per la venuta di Cristo Lc. 12, 35-38 IV, 1001- 4 IX, 159- 60
Bisogna vigilare nell’attesa della venuta di Cristo: / sia singola: nel giorno della morte e susseguente giudizio particolare / sia universale: nel giorno del giudizio universale( IX, 159) (“siate sempre pronti come chi è in procinto di viaggio o in attesa del padrone. Voi siete servi del Padrone Iddio. Ad ogni ora vi può chiamare dove Egli è o venire dove voi siete( Lc. 12; IV, 1002)
Come? *con il distacco dalle ricchezze o almeno dall’affetto disordinato alle ricchezze (“vendete i vostri beni, fatene elemosina se siete soli ;o se non potete sacrificare le ricchezze di denaro ,se siete sposati ,non è giusto levare il pane ai figli alle spose ;sacrificate le ricchezze di affetto .(Lc. 12 ; IV, 1001 – 2)
con la fede (“ siate sempre pronti e con la cintura della verità ai fianchi” Lc 12 ;Ef 6) *con la speranza (“ siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze , per aprirgli la porta subito, appena arriva e bussa “ Lc 12)
con la carità (“ siate sempre pronti …con le lucerne accese “ Lc 12) *con la preghiera (“vegliate e pregate , stando sempre preparati alla Venuta” Mt 24; IX; 159) Vigilare , p. Improvvisa è la sua Venuta! (“tenetevi pronti , p. il Figlio dell’uomo giungerà quando meno uno l’aspetta” Lc 12; IV; 1003) N.B. Se sapremo essere vigilanti l’incontro con Gesù sarà una festa che non finirà mai ! (“ beati quei servi che il Padrone, arrivando , troverà vigilanti! In verità , per ricompensarli dell’attesa fedele, Egli si cingerà la veste e fattili sedere a tavola , si metterà a servirli” Lc 12; IV, 1002) Altrimenti sarà una severa punizione! (“ ma se quel servo dice: oh, bene! il Padrone è molto lontano e mi ha scritto che tarderà a tornare; perciò io posso fare ciò che mi pare , e poi quando penserò prossimo il suo ritorno, provvederò!…” E comincerà a mangiare e a bere fino ad essere ubriaco e a dare ordini da ebbro; e poiché i servi buoni a lui sottoposti si rifiuteranno di eseguirli per non danneggiare il Padrone ,si da a battere servi e serve fino a farli cadere in malattia e languore. Ma che avverrà a quel servo ? Gli avverrà che il Padrone giungerà quando meno egli se lo aspetta, magari sorprendendolo nell’atto di intascare denaro , o di corrompere qualche servo fra i più deboli . Allora – IO ve lo dico – il Padrone lo caccerà dal posto di intendente e persino dalle file dei suoi servi , p. Non è lecito tenere gli fedeli e i traditori in mezzo agli onesti “Lc 12; IV .1003)
N.B.in proporzione alla sua istruzione (“ e tanto più sarà punito , quanto più il Padrone prima lo aveva amato e istruito, p. chi più conosce la volontà e il pensiero del Padrone più è tenuto a compierlo con esattezza “Lc 12.IV.1003 )
Concl.: Non diciamo stoltamente : C’è tempo ! Questa notte non viene ! Poi mi pentirò!” Ma stiamo sempre all’erta! Da noi , dalla nostra vigilanza, dipende avere in Gesù il Giudice misericordioso, o inesorabile.(IV, 1002; IX, 160).
XXIX D.A.- Giovedì Gesù il grande rivoluzionario dell’Amore( Lc. 12, 49- 53)IV, 1004
Gesù è il Grande Rivoluzionario dell’Amore! (“ Io sono venuto a portare fuoco sulla Terra .E che posso desiderare se non che si accenda ? Perciò mi affatico e voglio vi affatichiate fino alla morte e finché tutta la Terra sia tutto un rogo di fuoco celeste!” Lc. 12; IV,1004) E , mediante il suo Sacrificio d’amore fa dei suoi apostoli “ i missionari dell’amore” (“io devo essere battezzato con un battesimo, e come sarò angustiato finché non sarà compiuto! Non vi chiedete p.? P.per il mio Sacrificio, potrò fare di voi dei “portatori del Fuoco “:degli agitatori che si muoveranno in tutti e contro tutti gli strati sociali per farne un’unica cosa: il gregge di Cristo” Lc 12; IV, 1004)
-N.B. Missione per nulla facile
(“ la mia elezione non è fresco riposo in un boschetto fiorito” IV, 1004) /p.l’amore soprannaturale può essere rifiutato dagli uomini. (“ credete che Io sia venuto a mettere pace sulla Terra ,secondo il modo di vedere della terra? No , ma anzi sono venuto a mettere discordia e separazione , p., d’ora innanzi e fintanto che tutta la Terra non sarà un’unico gregge… ..di 5 che sono in una casa , 2 saranno contro 3, e sarà il padre contro il figlio e il figlio contro il padre, e la madre contro le figlie le figlie contro la madre , e le suocere e le nuore avranno un motivo in più per non intendersi” Lc 12; IV, 1004)
Concl . : Serviamo Gesù nell’amore! Ne vale la pena ! Alla fine sarà Gesù che si cingerà la veste per servirci , e poi siederà con noi a un banchetto eterno, e sarà dimenticata fatica e dolore !(Lc 12;IV, 1002.1004).
L’AMORE
“Amore chiama Amore”
Ci Chiama. Amore chiama Amore, mentre tutto muore sotto il nostro sguardo freddo e indifferente. Amore chiama Amore, mentre l’anima si piega all’odio e si disseta di sangue. Noi sentiamo questa voce che ci chiama, che ci invita all’Amore, alla Giustizia, alla Pace! La sentiamo questa voce imperiosa e solenne e sappiamo chi è, che cosa vuole da noi. Ecco perché siamo nella Verità perché sappiamo che ci chiede Amore, solo Amore, nient’altro che Amore.
Eugenio Siragusa S. Maria La Stella, 13 Luglio 1971 ore 17,00
In Pace, Luce e Amore, Isa del Sole Per Centro Studi Eugenio Siragusa, 21 Ottobre 2022