Santi Pietro e Paolo 29 Giugno


Un solo giorno della Passione per i due apostoli; ma loro due erano una cosa sola; si, benché hanno sofferto in giorni diversi, erano una cosa sola.
Ha preceduto Pietro, lo ha seguito Paolo…
Il loro Martirio è sempre stato ricordato dai cristiani di tutto il mondo…
Tutto il Popolo di Dio è debitore verso di loro per il dono della fede…

Ma chi sono ?

Pietro, nato a Betsaida della Gallilea, figlio di Giovanni o Giona, fratello di Andrea, abitava a Cafarnao quando conobbe il Maestro…Pietro e Andrea assieme a Giacomo e Giovanni erano pescatori.
Nel suo primo incontro con Gesù, si senti dire:
“ Tu sei Simone, figlio di Giovanni, ti chiamerai Cefa, Pietro(Gv1,42)
Darle un nuovo nome voleva indicare la missione alla quale era destinato.

Non sappiamo cosa capì l’interessato però quell’incontro confermò quanto gli aveva detto il fratello: “Abbiamo trovato il Messia”(Gv.1,41)

È stato il primo Papa ma anche vescovo di Antiochia. “Morì “a Roma, crocifisso a testa in giù, durante le persecuzioni di Nerone, tra il 64 e il 67 dopo Cristo, dopo aver sofferto la prigione insieme a San Paolo, nel carcere Mamertino costruito dal re Anco Marzio. La Sua tomba è ubicata nelle Grotte Vaticane, in corrispondenza dell’altare della Basilica che porta il nome del santo.
San Paolo (Saulo) era nato a Tarso, capitale della provincia romana della Cilicia, tra il 5° e il 1° secolo dopo Cristo.
È passato alla storia per essere stato un feroce legionario, persecutore dei cristiani, sino a quando, in viaggio verso Damasco, per arrestare e deportare uomini, donne e bambini di fede cristiana (come si legge negli Atti degli Apostoli), venne “folgorato” da una voce che lo ammoniva per i crimini che stava commettendo.
Si convertì e divenne la linea guida degli insegnamenti cristiani, per i cui contenuti spesso discuteva, anche fortemente, con San Pietro.
“Morì “decapitato, in una zona conosciuta col nome di Aquas Salvias, sulla via Laurentina, oggi chiamata Tre Fontane, perché le singole sorgenti sono: fredda, calda e tiepida.
Il suo corpo è custodito sotto l’altare maggiore della basilica di San Paolo fuori le mura Aureliane, mentre il suo capo si venera nella basilica di San Giovanni in Laterano.

La loro sorte è sempre stata legata a quella di Gesù, condividendo con lui gioie e fatiche, ma soprattutto vivendo come lui viveva e scoprendo orizzonti mai prima immaginati.
Il Maestro, dopo una notte di preghiera, scelse e costituì i dodici, Pietro fu il primo della lista e tale rimase …ed è su di lui che vorrei concentrare principalmente la mia realizzazione spirituale.
Egli seppe corrispondere all’Amore particolare di Gesù con una fede sincera.
Dopo il discorso sul” pane di vita” mentre tutti si allontanavano e il Maestro chiese se anche gli apostoli volevano andarsene, Pietro rispose:
“Signore, da chi andremo? Tu hai parole di Vita eterna; noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio”(Gv.6, 68-69)
In un’altra occasione , alla domanda di Gesù di cosa pensassero di Lui, Pietro rispose: ”Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”.
E Gesù: ”E tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa….a te darò le chiavi del regno dei cieli…(Mt 16)

LA CHIESA È L’UMANITÀ. LA VERA CHIESA È UNA E INDIVISIBILE. L’UMANITÀ È LA MOLTEPLICITÀ DELLA SUA UNITÀ ED È IN ESSA CHE DIO DIVIENE VIVENTE NELLO SPAZIO E NEL TEMPO.
Eugenio Siragusa

L’Umanità è il Regale Tempio di Dio. Iddio è il Re, il Divino Benefattore, il Monarca Universale, il Rettore della Legge che governa il Creato, il Dispensatore Magnanimo e Giusto della Forza Onnicreante. L’Umanità è la molteplicità della sua Unità ed è in essa che Dio diviene Vivente nello Spazio e nel tempo ed in tutte le cose che sono perché scaturenti dalla Luce che in esso risiede con Poteri Assoluti. «La Vera Chiesa è l’Umanità». Cristo è il Tutore e Gesù il Governatore di ogni Spirito Vivente, Fratello di ogni uomo, Maestro di Vita e di Verità. Nell’Umanità vi sono i Figli e le Figlie del Padre Creatore, dell’Ineffabile Signore, Sole di Giustizia, di Pace e d’Amore.
Dal Cielo alla Terra.
Nicolosi ,11 Marzo 1981 ore 12,30

Tutti accettarono le parole di Gesù che riconosceva in Pietro la persona datagli dal Padre per il compimento di una missione speciale.
Ma Pietro ha avuto anche lui le sue debolezze…San Marco ci ricorda come Pietro, nella Trasfigurazione fece questo intervento: ”Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia”(Mc 9 5)e l’evangelista, riecheggiando quasi certamente un commento del Suo Maestro, aggiunse argutamente che Pietro non sapeva cosa stava dicendo…
Scendendo dal monte, Gesù preannuncio la sua imminente “ morte”.
“ Il Maestro deve morire? Assurdo! ”pensò Pietro e lo disse apertamente.
Il rimprovero di Gesù fu duro, ma Pietro accettò. Non capiva ma sapeva di trovarsi davanti alla Verità .
D’altra parte egli era fatto cosi.
Si vede che aveva una tale fiducia in Gesù da poterli dire quanto aveva in mente senza pensarci due volte.
Per questo prese un’altra cantonata durante la lavanda dei piedi di prima dell’ultima cena.
Come poteva permettere al Suo Maestro di chinarsi come uno schiavo a lavare i piedi a lui misero peccatore?
Si oppose decisamente ma altrettanto decisa fu la risposta:
“ Se non ti laverò non avrai parte con me”(Gv.13.8)
Era come dire: Puoi andartene! E Pietro si disse disposto a farsi lavare non solo i piedi ma anche le mani e il capo.
E quando poi Gesù annunzio che in quella notte tutti lo avrebbero abbandonato, Pietro protestò che sarebbe morto con Lui piuttosto che darsela a gambe.
Parole sincere , che però non tenevano in conto la debolezza umana .
Gesù allora con infinita delicatezza, dopo la profezia del triplice rinnegamento, gli assicurò che Dio non lo avrebbe abbandonato ed egli, una volta ravveduto, doveva confermare la fede ai suoi fratelli.
Quella notte le cose precipitarono e Pietro fece la più dura esperienza della sua vita.
Nell’orto degli ulivi non riuscì a vegliare e a pregare accanto al suo Maestro; svegliato dall’arrivo delle guardie, volle difenderlo con la spada e sbagliò di nuovo.
Privato di ogni altra risorsa umana, non seppe fare altro che fuggire.
Con Giovanni ebbe il coraggio di entrare nel palazzo del sommo sacerdote, dove il Sinedrio stava giudicando Gesù, e anche qui fece quello che non avrebbe mai voluto fare: di fronte ad una portinaia e poi davanti alle guardie , per ben tre volte negò di conoscere il suo Maestro.
Proprio in quel momento Gesù attraversava il cortile incatenato e guardò Pietro.
L’apostolo capì che non era pronto al martirio e fuggì da quel luogo.
Pianse amaramente ma non si disperò come Giuda.
Cosciente ormai del suo nulla, non ebbe il coraggio di esporsi in prima fila con Maria e Giovanni ai piedi della croce, ma accompagnò la passione dal cenacolo insieme agli altri apostoli, che spaventati come lui, vi si erano rinchiusi.
Quando le donne portarono loro il primo annunzio della risurrezione Pietro e Giovanni corsero al sepolcro e constatarono che avevano detto il vero.In seguito il Risorto apparve molte volte agli apostoli ma prima ancora apparve solo a Pietro, secondo testimonianza di Luca(Lc24,34) e di Paolo(1Cor 15, 5)
Perché nel cuore di Pietro non rimanesse nessuna ombra e tra i discepoli non sorgesse in futuro alcun dubbio circa la sua idoneità a guidare la chiesa, il Risorto, secondo il Vangelo Giovanneo, volle confermare davanti agli altri apostoli la missione che aveva affidato a Pietro e alla triplice protesta d’Amore, ripetette per tre volte: ”Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle”(Gv.21)
Nell’ultimo colloquio Gesù le profetizzò il martirio.
Oramai vuoto di se stesso e rivestito di Spirito Santo, poteva edificare la vera Chiesa e testimoniare con il proprio sangue la sua fede.
Ha operato con ubbidienza, ha fatto nascere la prima comunità cristiana; più volte fu portato in prigione e prosciolto, per la sua fede, ma ha sempre ricordato che lui ubbidisce a Dio , non agli uomini.
La sua predicazione avvenne anche fuori dei confini di Gerusalemme, a Giaffa, dove risuscitò Tabita, per la gioia della comunità e ammise per la prima volta nella chiesa una famiglia di centurioni non appartenenti agli eletti…provocando il cosiddetto primo concilio, e dove Pietro confermo questa linea.
Nel concilio, dopo una lunga discussione, Pietro si alzò e disse: ”Perché continuate a tentare Dio imponendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri padri, né noi siamo stati in grado di portare? Noi crediamo che per la grazia di Gesù siamo salvati e nello stesso modo anche loro”(At 15, 11)
Quest’insegnamento di Pietro sarà il cavallo di battaglia di Paolo per difendere la libertà evangelica dei convertiti dal paganesimo.
Quando l’incomprensione dei giudaizzanti verso gli altri cristiani stava per spaccare la comunità di Antiochia Pietro, trovandosi in quella città, con Barnaba, per non aumentare la polemica, si asteneva dal frequentare le case dei gentili convertiti.
Paolo gli fece notare il danno che questa condotta avrebbe prodotto: per la sua posizione di preminenza tra gli apostoli, tutti avrebbero approfittato del suo esempio per negare quanto egli aveva cosi chiaramente affermato nell’assemblea di Gerusalemme.
E Pietro accolse umilmente la correzione fraterna.
Discepoli, esempi di conversione, portavoce di Gesù, testimoni della sua vita, missionari…Pietro e Paolo rimangono sempre Uno…e ad oggi sono ancora tra di noi?!

Eugenio Siragusa risponde :
Lei dice di aver saputo di essere vissuto nel tempo di Gesù come l’Apostolo Giovanni, perché glielo comunicò Adoniesis. Lei sa di altri apostoli che hanno preso corpo sulla Terra e vivono oggi fra gli uomini?
-Rispondo con un messaggio ricevuto dall’astronave Cristal-Bell il 1° Giugno 1967, alle ore dieci del mattino:

“Quando vedrete Gerusalemme circondata dai eserciti, sappiate che la sua distruzione è prossima. Meditate su quanto significano queste parole profetiche di colui che fu chiamato Luca e fu unto dalla saggezza di Dio”.
“Noi vi diciamo che i dodici apostoli hanno preso nuovo corpo e vivono in mezzo agli uomini con i segnati e i chiamati delle dodici tribù dei figli della fiamma. Voi non li riconoscerete, ma egli sono coscienti e illuminati di divina saggezza…Le ultime trombe stanno per suonare, e il Grande Giorno del divino Giudizio di Dio sta sulle ali dorate dell’aurora di questo tempo”.
Il messaggio fu ricevuto telepaticamente. Lo firmava Ashtar.

-Lei sa dove vivono gli altri apostoli reincarnati? Conosce personalmente qualcuno?
-Sì, conosco personalmente a Filippo, a Giacomo fratello di Giovanni, a San Paolo, incluso Pietro…alcuni di loro vivono attualmente in Italia.
-Potrebbe raccontarci come si effettuò il suo incontro con qualcuno di loro?
-Le voglio raccontare una storia. Un giorno mentre uscivo da casa, vidi un anziano che si appoggiava con le spalle ad una parete, e mi guardava direttamente. Mi chiamò subito all’attenzione il suo sguardo, la sua presenza. Sentii che il suo sguardo penetrava profondamente nel mio interiore. Lo incontrai in uno spiazzo. Nel centro di questo spiazzo, giocavano un gruppo di ragazzini e bambini. Non sapendo come riprendermi da questa profonda impressione, andai ad un supermercato vicino e comprai alcune cose da mangiare. Dopo usciì di nuovo nella piazzetta e mi diressi verso l’anziano e gli dissi: “ Lo prenda”. Io ero veramente turbato. L’anziano senza smettere di guardarmi negli occhi, mi rispose : “ Io non ho fame”- segnalò i bambini ed aggiunse :”Loro sì, daglielo a loro”. Allora mi diressi di nuovo dentro il negozio, comperai una cesta piena di cibo per i bambini. Ma quando usciì fuori, nello spiazzo l’anziano non c’era più, era scomparso.
-Com’era l’anziano?
-Per tutta risposta, mi mostra una fotografia.
-Da dove proviene questa foto? Come l’ha avuta? Dov’è stata scattata?
-Questa è la foto del pellegrino. Fu fatta da chi ha potuto vederlo e conversare con lui.
In seguito, mi mostrò un ritaglio di giornale, che riportava anche la stessa foto, e questo è il testo:

Il viaggiatore extraterrestre di duecento cinquantasei anni”.
“Il Corriere della Sera, Nostro Tempo e altri giornali, hanno dedicato una speciale attenzione all’ extraterrestre Absu Ismaily Swandy, di duecento cinquantasei anni, che teoricamente sarebbe sbarcato a Torino. Noi non possediamo altre prove che la fotografia inviata dal Sideral Intercontacts Center. Foto riprodotta da numerosi giornali italiani e stranieri. Assieme a questo fatto, bisogna evidenziare “L’operazione Alcantara”, che ebbe come obbiettivo diffondere un avvistamento UFO sul monte Musinè; questo avvistamento della nave di Absu avvicinandosi a Torino, fu filmato da il S.I.C. L’oggetto dell’apparizione di Absu Ismaily pare che fosse quella di dare alcune conferenze concernenti a tematiche speciali ed esoteriche ad alcuni iniziati, che sono stati gli unici a poterlo vedere e fotografare”.

INCONTRO CON IL VIANDANTE
Negli ultimi mesi dell’anno 1973, risaltò sulle pagine dei giornali e delle riviste settimanali italiane una circolare d’un Centro d»Investigazione Ufologiche chiamato Sideral Intercontacts Center, accompagnata da una foto d’un vecchio con la barba bianca. La circolare, che ebbe un’ampia diffusione a partire dai mesi di Agosto e Settembre, durò fino al Dicembre di quello stesso anno e diceva:“L’Operazione Alcantara ha avuto un clamoroso esito, superiore a quello che lo stesso Sideral Intercontacts Center aveva previsto. E in un certo modo, grazie a tutti i mezzi di comunicazione, l’enorme diffusione che hanno dato ai successi del monte Musine, specialmente alla manifestazione ufologica avuta nei cieli del Piemonte. Infatti, la manifestazione di UFO nel Musine è stata grandiosa e il Sideral Intercontcts Center ha filmato alcune sequenze, come quella della stessa astronave di Absu Ismaily Swandy, quando si stava avvicinando alla città di Torino.
Come completamente grafico di questa comunicazione, il Sideral Intercontacts Center, rimette ai mezzi di diffusione una foto dell’anziano Absu Ismaily Swandy con questa dicitura:
Il viandante di più di 256 anni d’età, che visita periodicamente la Terra e che nell’ultimo incontro terminò la sua conferenza con queste parole: Benedico tutti in pace e fraternità cosmica”.
Nella medesima data, due tubisti della zona di Ragalna (Catania) erano saliti in montagna per aggiustare un’avaria che si era prodotta nel condotto dell’acqua che approvvigionava la zona. Guidavano la loro Renault di ritorno a casa, quando un anziano, vestito con una tunica bianca e barba bianca gli fece un segnale perché si fermassero. I tubisti fermarono la macchina e lo fecero salire sui sedili posteriori, durante il tragitto fino alla città, la conversazione cadde sopra i diversi aspetti del Vaticano e la Chiesa Cattolica, sopra i primi cristiani, sopra Gesù-Cristo. In un momento determinato i tubisti si burlarono delle parole dell’anziano, ma l’uomo dalla tunica e barba bianca rispose loro:
-«Se realmente conoscereste la mia vera identità non osereste deridermi. In un altro tempo e in questi luoghi mi avete riverito, ora come mi vedete con questo aspetto d’anziano e povero mi replicate».
I due tubisti tacquero molto sorpresi

Anche l’anziano ammutolì in modo repentino, i tubisti girarono istintivamente lo sguardo verso il sedile posteriore. L’anziano era evaporato, era svanito in piena marcia, in una parola, si era smaterializzato davanti i loro occhi. L’accaduto fu raccontato al commissariato di zona, però non è riuscito a dare nessuna spiegazione.

In un’altra zona fu incontrato lo stesso anziano, con l’identico aspetto, mentre faceva l’autostop all’entrata dell’autostrada. I due ragazzi che guidavano una Fiat 1500 si burlarono di lui e lo lasciarono continuando per l’autostrada. Quando furono al casello d’uscita si fermarono per pagare il pedaggio e scoprirono che dall’altro lato degli sportelli, in posizione d’attesa, c’era nuovamente l’anziano. I giovani, sorpresi, domandarono come era arrivato fino a lì ed ebbero questa risposta:
“Non sono io che ho bisogno d’essere trasportato, ma voi. Io sono fuori dal tempo e dallo spazio, mentre voi non avete terminato il vostro viaggio. State attenti!”
Il terzo incontro con il misterioso personaggio ebbe luogo a Roma. In una delle sue piazze fu incontrato, sotto l’aspetto d’un anziano con tunica e barba bianca, appoggiato ad un angolo di casa in posa che poteva molto bene interpretarsi come chi chiede l’elemosina, anche se realmente non lo faceva. Una giovane donna stava aspettando alla fermata dell’autobus per andare al lavoro. Il suo sguardo si fermò in quello dell’anziano, che a sua volta la osservava fissamente. Sentì l’impulso d’avvicinarsi e dargli una elemosina. Portava appena qualcosa in più che il necessario per pagare l’autobus. Dentro di sé sentiva vergogna a dargli un’elemosina tanto misera, rimase dubbiosa qualche secondo. Alla fine si decise, gli si avvicinò e gli posò delle monete sulla mano, l’anziano la ringraziò e sorrise. Lei sentì il suo sguardo fisso e ritornò vergognarsi dell’elemosina che aveva appena dato, ritornò all’autobus che stava arrivando e salì. Da dentro guardò nella direzione nella quale si trovava l’anziano, ma era sparito, la piazza era completamente deserta. Più tardi seppe che era stato lo stesso personaggio. Ma, chi era realmente Absu Ismaily Swandy?

Absu Ismaily Swandy?
Le vere chiavi della sua identità sono in potere di Eugenio Siragusa .
Dentro il programma operativo che Eugenio Siragusa conduceva diffondendo i contenuti dei messaggi Extraterrestri, s’incontrò un giorno con Absu Ismaily Swandy. In quel tempo, Eugenio Siragusa viveva in Santa Maria la Stella e ancora non c’era stata nessuna notizia della presenza di detto personaggio in Italia. Un giorno, mentre Eugenio Siragusa attraversava la piazza vide, in una delle sue estremità, appoggiato ad una parete, un anziano con la barba bianca, vestito con una tunica. Immediatamente fu attratto dal suo sguardo, Siragusa avviò i suoi passi verso di lui e quando fu alla sua altezza gli domandò se aveva fame, se desiderava mangiare. L’anziano continuò a guardarlo fissamente senza rispondere, allora Eugenio, seguendo un impulso meccanico, entrò in un supermercato e gli portò un panino. Nell’offriglielo, l’anziano gli rispose indicando dei ragazzini e bambini che guardavano la scena e avevano smesso di giocare: “Io non ho fame. Loro hanno fame.” Istintivamente e senza dire una parola, Eugenio ritornò nel negozio e comprò provviste alimentare che li mise in un cestone. I negozianti l’aiutarono a portarlo nella via e ad offrirli ai bambini, ma l’anziano non c’era più in piazza, era sparito. Siragusa cercò l’anziano da tutte le parti, ma non era rimasta nemmeno la traccia di lui, come tante altre volte sarebbe successo in seguito,era sparito misteriosamente. Eugenio commentò quello che era successo, in seguito potete confermare la storia nel negozio, perchè Eugenio Siragusa non aveva sufficiente denaro per pagare quello che aveva acquistato e dovettero riscuoterlo a casa.

Dopo qualche tempo, Eugenio Siragusa ricevette una foto che rappresentavano gli Apostoli Pietro e Giovanni che correvano verso il Sepolcro per sapere la notizia della Resurrezione del Signore. Al di sopra del margine e nel dorso si poteva vedere un Sole con numerosi raggi e in basso tre paragrafi firmati con l’iniziale D.
I paragrafi erano questi:

  • “Pietro Santo, Gloria di Dio, Principe Eterno,che del Divino Amore sei Tu sicuro regno e d’essa, del Figliol la chiesa Tu sol sei perno,c’implora dal ciel le grazie e sia Tu sostegno!”
  • “A te, pio e amato Giovanni, che per alta sapienza e possente candore, dall’Eterno Crocefisso ereditasti a custodire l’intera umanità, giunga il nostro supplice grido:
    rimani tra noi a salda difesa nella dura
    scelta dei nostri giorni. Sia così Signore!”

    -L’amore e la purezza: Binomio operante per secoli.
    Su! Entriamo con audacia nella loro travolgente scia.”


    Durante l’anno 1967, Eugenio Siragusa tornò ad incontrarsi con l’anziano dalla barba bianca. Dopo quest’incontro entrambi si accordarono di celebrare un pranzo in casa dello stesso Eugenio.
    Nell’attesa Eugenio si preoccupò di preparare la visita dell’anziano e volle avere una tavola preparata con un pranzo succulento e appetitoso. Invece quando l’anziano arrivò, si limitò a prendere un pizzico d’alimento, chiacchierarono e se ne andò. Qualche giorno dopo, Eugenio ricevette una lettera da Roma, attraverso la posta, che diceva cosi:
    Roma, 26 novembre 1967”
    Amatissimo Eugenio,
    nelle mie quotidiane scorrerie di pensiero e di passaggio, tutti intenzionalmente dedicati con devoto affetto al Padre Glorioso, il cui dolce impero domina tanto amorosamente il fulgore della volta celeste durante le pesanti nebbie delle concave dimore terrene, il giorno passato, con il tuo felice incontro, ho aperto una particolarissima parentesi di fraterna cordialità e un tocco indimenticabile di soavità di spirito.
    Come una Marta sollecita mi portasti di tutto, dove con premurosa attenzione e un ritaglio di tempo, e metà strappato al peso gravoso delle tue obbligazioni famigliari, fosti prodigo e scialacquatore di una o altra offerta generosa. Non ti aiutai a svolgere la tua fatica umana nell’umile mansione del tuo ricevimento, né feci tanto onore, come si dice umanamente, a quanto volesti prepararmi in macrocosmiche quantità per il mio sostegno fisico. Mi perdonerai, caro Eugenio, ma io, come uccello di bosco, tanto mi brucia restare attaccato allo stesso ramo quanto superare il cibo per la mia necessità, nel medesimo modo dell’uccello del bosco. E’ pure certo, Eugenio, che umanamente ho tenuto conto del tuo atto gentile, come il Signore lo tiene in modo divino, come se lo avessi fatto a Lui stesso. Sta scritto!
    Però dato che tu, Eugenio mio, hai entrambe le potenze delle due evangeliche sorelle, né trascurasti il sentimento benedetto dell’altra: di quella che sceglie la parte migliore. Coscientemente siamo entrati anche nello spirito e nella luce di quanto è sostegno del nostro vivere: La Legge del Maestro.
    Le diverse cose trattate esalarono il loro profumo ubriacatore, esprimendo l’intensità della loro forza, diffondendo la vibrazione del potere dell’essenza di quella Legge: L’ubbidienza e l’umiltà.
    Questo è un binomio inseparabile che si è cimentato veramente dall’amore, forma un tripode indistruttibile sopra il quale domina tutto l’edificio divino. Certo, non l’ubbidienza servile, ma cosciente: non l’umiltà dei segni esteriori, ma sentita nella radice del suo seme: il seme di Cristo, il seme del Maestro ha presentato all’uomo come perfetta scorciatoia per arrivare alla meta raggiante ed in travalicabile, dato che, a lei, come tu sai, per divina Legge, a tutti gli uomini gli fu data la grazia di arrivare nel corso delle epoche e dei cicli che loro stessi, nella loro libertà, vogliono.
    Per tanto, questa scorciatoia, nemmeno a te può nascondere i propri aculei sopra i quali il Maestro ricorrerà la dolorosa via con il passo sicuro e trionfale. E questo tu lo sai, lo hai compreso bene, lo stai vivendo in favore del fratello pigro e indolente o incluso codardo e incapace. E questo è amore puro, è lacerazione di cuore, è il sacrificio di sé per il bene altruista. Sia tu benedetto nel Nome del Signore ! Ma gli uomini non sanno queste cose di alto concetto, non credono più che con il tatto, si divertono incoscientemente con l’Imponderabile, e quello che è più grave, burlano abilmente ferri incandescenti, braci degli infernali ordini di distruzione e di morte mascherandoli con il termine taumaturgico di scienza, quando in realtà è il sibilo lacerante dell’antico serpente.
    La vera scienza, la scienza positiva, non può essere altra cosa che il germoglio di quella Fonte cristallina di verità, di giustizia e d’amore che l’essere finito, coscienti della sua origine divina e della legge che lo informa, porta come battito d’amore per il bene reale dell’umanità in faticoso cammino verso l’infinito eterno. Fuori di questa verità assiomatica, c’è in atto la disarmonia, il disamore, lo squilibrio, la negazione di tutta la legge vitale. Che il Signore abbia pietà dei poveri sbandati che volutamente vanno incontro alle nubi tormentose che si condensano all’orizzonte, e che la forza del suo tanto aspettato spirito Onnipotente voglia arrestare l’avanzare minaccioso della sconcertante tempesta.
    Ora, amatissimo Eugenio, che stai meditando nel tuo soleggiato eremo – nel ritorno verso Colui a cui tanto dedichi, in riposo e in altri virtù, la tua vigorosa preghiera per tutti quanti hai nel cuore. Ti prego non dimenticare quanto può piacere al mio spirito, di te sempre tanto devoto, contami fra loro.
    Con tanta dedizione, tuo affezionatissimo.
    Durante.”

Posteriormente a questa lettera, la comunicazione per diverse vie fra Eugenio Siragusa e Durante è continuata fino ad oggi.

Ecco due comunicazioni di felicitazioni redatte in occasione del Natale del 1977 e Pasqua del 1978.
La prima cartolina postale corrispondeva al mosaico dell’abside della Basilica di S. Paolo in Roma.
Questo era il testo:

“ Natale 1977. Nella luce gioiosa del Divino Infante, ti arrivi il mio augurio verace della più alta serenità per il conseguimento di ogni meta sublime.
Il tuo affezionatissimo.
Durante.”

La seconda cartolina postale, rappresentava la trasfigurazione, seconda pittura di Raffaello Sanzio, esposta nella pinacoteca del Vaticano. Fu inviata ad Eugenio Siragusa, nella Pasqua del 1978, prima di cominciare il suo calvario ed essere preso.
Il suo testo era il seguente:

“ Caro Eugenio:
Un pensiero di riconoscenza, un dovere di sottomissione, una supplica di gratitudine a Colui che ti indicò la via che stai percorrendo. Una sorgente di pura fonte per appagare la sete ardente del tuo cammino sopra il ruggente lastricato verso quel Gesù che tutti aspettiamo nel Glorioso Trionfo del nostro impegno.
Questo è l’augurio della mia anima nella tradizione umana del suo prossimo risorgere, che è sempre, al contrario, realmente vivente del suo intravalicabile Amore per i suoi figli.”
Durante
https://solexmalidiomauniversale.blogspot.com/2013/03/monte-musine-pietro-durante-eugenio.html

Cosa ne abbiamo fatto degli insegnamenti ricevuti?
Stiamo testimoniando nelle nostre Opere la Fede in Cristo?
Siamo pronti per il Giudizio finale?
E se fosse oggi l’ultimo giorno di questa nostra esperienza terrena?!

Nella foto allegata , Pietro mostra le chiavi del Paradiso come a dire che a giudicare da come si sta dimostrando l’Umanità, il Paradiso non è per essa:
» Pietro, pasci le mie pecorelle» disse Gesù per la prima volta.
E i discendenti di Pietro si sono trasformati come dei lupi ingordi anteponendo alla povertà e umiltà di Cristo il fatturato di miliardi di titoli e capitali per le Banche Vaticane
«Pietro pasci le mie pecorelle» disse Gesù per la seconda volta.
E i discendenti di Pietro hanno fatto orecchio sordo e si sono dimostrati freddi nel cuore e nella mente al disperato belare delle pecorelle del Cristo, unendosi all’ululare dei lupi famelici della Terra, formando uomini di Stato e grandi esperti mondiali della Finanza.
«Pietro pasci i miei agnelli» disse Gesù per la terza volta.
E i discendenti di Pietro svestendosi l’Abito di Pastore hanno trasformato la casa di Cristo in un grande negozio di affari ossia una spelonca di ladri.
Eugenio Siragusa

Dal Cielo alla Terra, dalla Terra a voi, governanti dei popoli di questo Pianeta :
La vostra responsabilità è grave, molto grave!
Se gran parte degli uomini della Terra è costretta a vivere nella sofferenza e a rinunciare alla vita per miseria e per fame, la colpa è vostra, del vostro egoistico malcostume di governare, del vostro
ipertrofico orgoglio di dominare con spirito di odio, di vendetta, di distruzione e di morte.
Domandate, domandate pure ai vostri consiglieri, chiedete consiglio su come vincerete contro la Santa Ira di Dio!
Domandate, domandate, stolti ed incoscienti!
Noi vi diciamo: non avrete pace, non avrete scampo, non avrete
riposo in vita e dopo la morte.
Noi vi diciamo ancora: tutti gli eserciti del mondo non potranno nulla, nulla contro un solo Angelo di Dio raggiante di
Celeste Potenza e di Divina Giustizia!
La sconfitta del vostro miserevole orgoglio sarà dura e senza pietà!
Se ridete di quanto vi comunichiamo, ridete pure, ma vi assicuriamo che piangerete, piangerete in eterno ed in eterno vi rotolerete nella disperazione e nel dolore senza poter sperare
salvezza da Dio!
Certissimamente vi ricrederete quando sentirete il gravoso peso del Divino Giudizio, ma allora, vi diciamo, allora sarà troppo tardi, un ricredersi che non vi potrà mai salvare dalle pene che vi sarete meritate.
I tempi stringono, stringono sempre più e il miracolo che dovrebbe salvarvi diviene sempre più pallido e più lontano.
Non volete ancora capire che solo la pace e la giustizia tra tutti gli uomini della Terra e l’amore tra gli uni e gli altri, sono gli
unici, i soli moventi che possono edificare il grande miracolo.
Non volete assolutamente comprendere che la vostra autorità viene prima da Dio e poi dagli uomini e in funzione di quelle
eterne leggi che dovrebbero unire le anime, per l’evoluzione di tutta l’umanità nei diritti e nei doveri con giustizia, amore fraterno ed in santa pace con la Suprema Volontà di Dio.
Dovete deporre le armi, dovete per sempre abbracciarvi tutti in pace e in fraterna concordia, con letizia nelle anime e nei cuori.
Dovete tutti lavorare per il Bene e soltanto per il Bene, produrre per la Pace soltanto per la Pace! Questo è il vostro primo
dovere dinanzi a Dio e agli uomini presenti e passati.
Chi siamo noi che vi indichiamo questa via?
Cosa importa a voi sapere chi noi siamo e da dove veniamo,
occorre comprendere cosa vi diciamo, perché ve lo diciamo e con
quale ansia noi e lo comunichiamo!
Occorre sturare le orecchie ed aprire gli occhi, e fate presto, presto!
La Giustizia divina è lenta ed inesorabile, questo lo sapete, fermatela!
Fermate la Forza del Divino Diritto con il vostri giusti doveri e il miracolo potrà compiersi.
Dal Cielo alla Terra
Per Ashtar, Argum, Ithacar
Eugenio Siragusa
Catania, 12 Febbraio 1966

IL GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE E’ GIA’ INIZIATO.
PER PRIMI SARANNO GIUDICATI I CAPI DI STATO E IMMEDIATAMENTE DOPO I LORO POPOLI.
RIPRESE SARANNO LE SETTE CHIESE(*) E I LORO FEDELI PER NON AVER APERTO LE PORTE DELLA VERITA’.
SEVERAMENTE SARANNO GIUDICATI I MINISTRI DEL CULTO RESISI COLPEVOLI DI COLLUSIONE CON IL POTERE DEL MALE. IL PIANETA VERRA’ SCONVOLTO DAL FUOCO, DALL’ACQUA, DALL’ARIA E DALLA TERRA CHE DIVERANNO IROSE E DISTRUTTRICI.LA GUERRA DIVAMPERA’ IN OGNI LUOGO SEMINANDO MORTE ED OSCURANDO IL SOLE. SUBITO DOPO I TRE GIORNI LA GERUSALEMME CELESTE SI MANIFESTERA’ CON TUTTO IL SUO SPLENDORE, RISANANDO OGNI COSA PER L’IMPERITURA GIOIA DEI BEATI I QUALI EREDITERANNO IL NUOVO REGNO E IL NUOVO CIELO.
Dal Cielo alla Terra
Eugenio Siragusa
Nicolosi,20 Giugno 1991

Oggi risuonano come testamento queste parole che sembrano sgorgare genuine dal suo cuore:
“Dopo aver santificato le vostre anime con l’obbedienza alla Verità, per amarvi sinceramente come fratelli ,amatevi intensamente, di vero cuore gli uni gli altri, essendo stati rigenerati non da un seme corruttibile , ma immortale , cioè dalla Parola di Dio viva ed eterna.”(Pt 1, 22-23)

E se associamo i Santi Apostoli al Martirio per Fede in Cristo ricordiamoci anche un fatto laico, per completare il quadro della loro presenza nel mondo, un’ antica tradizione popolare che è usanza nel nord Italia per la notte del 28 verso il 29 giugno:
La Barca di San Pietro nota anche come barchetta o veliero di San Pietro;
Consiste nel sistemare un contenitore di vetro pieno d’acqua nel prato, o comunque all’aperto, e nel far colare al suo interno un albume d’uovo.
Il contenitore pieno d’acqua (e con l’albume) può essere una caraffa o un vaso, l’importante è che sia trasparente: deve rimanere all’aperto tutta la notte, a prendere aria e soprattutto a prendere la rugiada. Con il passare delle ore l’albume d’uovo si “cristallizza”, si adatta ai movimenti delle molecole dell’acqua a contatto con l’esterno, e piano piano si “trasforma” in una figura che tradizione vuole sia una barca, o appunto un veliero.

La leggenda della barca di San Pietro

La credenza vuole che l’apostolo San Pietro (che era un pescatore) vada a soffiare all’interno dei contenitori facendo apparire una barca. La “struttura” che si forma non solo sarebbe una dedica del santo ai fedeli, ma anche un interessante indicatore dal punto di vista meteorologico.
Cosa succede se le «vele» si aprono
Certo le tradizioni cambiano, da zona a zona: ma più o meno sono tutti concordi nel riferire che se le “vele” della barca si aprono, allora sono in arrivo belle giornate di sole, se invece si chiudono sarebbe sintomo di pioggia e maltempo. Nella tradizione contadina, le vele aperte indicherebbero anche un’ottima annata dal punto di vista del lavoro nei campi. E non dimenticate il vecchio detto: “Se piove a San Pietro, piove per un ‘anno intero”.

Che Dio Benedica questo giorno eterno, pieno di magia santa!

E ricordiamoci. Stiamo attenti e guardinghi!!
I tempi si sono accorciati!
I segni ci sono tutti!

GESÙ RITORNA
RITORNA PER NON LASCIARE ORFANI I GIUSTI, I PACIFICI, I MANSUETI, I POVERI DI SPIRITO E TUTTI COLORO CHE HANNO MESSO IN PRATICA LA LEGGE DEL PADRE GLORIOSO.
RITORNA, SÌ, RITORNA, PER ESSERE PRESENTE AL GIUDIZIO UNIVERSALE CHE SI APPROSSIMA.
RITORNA AFFINCHÈ I CHIAMATI VENGANO ELETTI.
DAL CIELO ALLA TERRA
Eugenio Siragusa
Nicolosi, 31 Marzo 1991
Ore 10:00
Non possediamo nulla, siamo ospiti in un mondo che non è nostro!
Bisogna rispettarlo e attenerci al Patto che abbiamo fatto con il Costrutto Divino per la Salvezza del Salvabile!

In Pace, Luce e Amore,
Isa del Sole
29 Giugno 2022

Publicado en Sin categoría

20 Maggio San Bernardino da Siena

«Tu mi vedi spoglio di tutto e inchiodato a una croce; bisogna dunque, se mi ami, che anche tu ti spogli di tutto e conduca una vita crocifissa».

Il grande predicatore del ‘400, San Bernardino da Siena, seguace di San Francesco, propagò con grande slancio la devozione al S.S. Nome di Gesù, perché :
“in nessun altro nome c’è la salvezza; non vi è altro nome dato agli uomini sotto il cielo, nel quale è stabilito che possiamo essere salvati” (At 4,12).

Il santo creò, quindi, un simbolo , il trigramma,consistente in un sole raggiante in campo azzurro con le lettere IHS che sono le prime tre del nome di Gesù in greco.
Sopra la lettera H (Hidrogeno)mise un allungamento dell’asta a rappresentare la Croce di Cristo.

Bernardino non aveva creato un disegno a caso.

Tutto in quel logo antico aveva un significato: il Sole centrale per il santo rappresentava il Cristo fonte di vita , i dodici raggi richiamavano i discepoli, gli Apostoli inviati dal Cristo a portare la Parola; gli otto raggi diretti ricordavano le Beatitudini e la felicità dei Beati; il celeste dello sfondo era il simbolo della fede.

Nell’originale disegno, San Bernardino scrisse anche in latino le belle parole tratte dalla Lettera di San Paolo alla comunità di Filippi:

“Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi sia dagli esseri celesti, che dei terrestri e degli inferi”.

e ancora…si legge nel Sermone 49 del santo:

“Tu, o Gesù, onore dei credenti, forza di coloro che operano, Tu sostegno dei deboli, per Te i malati sono sanati, le colpe perdonate, e coloro che soffrono sono irrobustiti”.

Il Sole raggiante illumina, riscalda, feconda nei secoli perché tutti abbiano il Cristo “nella mente, nel cuore e nelle opere che accompagnano il cammino di ogni giorno”.

E cosi Eugenio ci trasmette :

ANDATE E PARLATE ALLE GENTI

Andate per il mondo e, per Amor Mio, riconoscetevi tutti fratelli, perche’ e’ vero che il tempo della Mia gloria nel mondo e’ prossimo a venire.
Incontratevi gli uni e gli altri e, con purezza di cuore e di spirito, parlate di Me, del Mio Amore che vi unisce nella Luce Creativa del Celeste Padre.
Parlate delle eterne Verita’ che vivono in voi, che risuscitano nei vostri cuori, che si innalzano e si sublimano nei vostri spiriti, in gloria al Padre purissimo in spirito e Vivente.

Io Sono il Cristo, la Luce Santa delle vostre anime, che vi invito, vi esorto, vi incoraggio con tutto il Mio Amore, dandovi grazia di divina verita’.

Andate, figliuoli, andate per il mondo e parlate di Me, dell’opera Mia, dei Miei profeti, dei Miei angeli, e seminate nei cuori dei fratelli afflitti, la grande speranza della buona novella di questo tempo.

Io mi infiammero’ nei vostri cuori in giustizia, in pace e in amore, perche’ e’ vero che sono gia’ in mezzo a voi ed ascolto in silenzio il vostro pensare, il vostro dire, e pur vedo il vostro operare.

Io misuro la vostra fede alle mie volonta’ senza darvi prove, perche’, in verita’, in verita’ vi dico : chi per fede Mi avra’ creduto, Mi avra’ certamente trovato, e chi Mi avra’ trovato, la sua anima sara’ salvata in eterno ed in eterno vivra’ e vedra’ la Mia gloria scendere dall’alto dei cieli, udra’ la Mia voce echeggiare ed espandersi in ogni angolo della Terra, in gloria alla pace e all’amore del Padre Santissimo.

Quel santissimo giorno, che glorifichera’ per i secoli dei secoli la potenza del celeste Regno su questo mondo, le anime francate dalla eterna morte, saranno viventi al Mio fianco e con Me, con i Miei profeti e con i Miei angeli di tutti i cieli, e gioiranno in profonda beatitudine, perche’ in fede Mi hanno creduto e per Amor Mio hanno amato i loro fratelli in sofferenze e purificazione.

Andate, andate per il mondo e parlate alle genti di Giustizia e di Pace, di Amore e di Fratellanza, di Verita’ Evangeliche ed eterne, perche’ e’ infine vero che Io sono con voi, in voi ed in ogni vostro pensiero, con la potenza e la grazia del Padre Mio, per edificare nei vostri cuori le premesse e le speranze dell’atteso ritorno del celeste paradiso sulla Terra. Amen.

Andate, andate figliuoli e parlate di Me.
Per bocca di un servo dei servi di Dio.

Eugenio Siragusa
Catania, 19 Ottobre 1964

IL BELLO DEL SOLE È CHE NON CHIEDE MAI NULLA, LUI DA!…vibra sulle corde dell’ anima come le note musicali sullo spartito del cuore!

Isa del Sole
20 Maggio 2022

Publicado en Sin categoría

Eugenio Siragusa: «La Fiamma è unica gli aspetti sono diversi»

Isa del Sole

Eugenio in questa frase esprime tutta la sua saggezza e sapienza. Seppur riferita concretamente al contesto di come ebbero inizio di tutte le religioni nel mondo, per certi versi e anche riconducibile al piano iniziatico spirituale di ogni singola anima.

Però credo che questa «frase» possiamo permetterci di collegarla anche a quanto oggi, 23 maggio 2022, andiamo a ricordare e non solo come ho più volte detto «il ricordo» o la «commemorazione», ma sapere cosa unisce due uomini della nostra storia in questa data ma di epoche diverse.

Filippo Bongiovanni

Il primo in ordine cronologico è Gerolamo Savonarola, frate domenicano che «coraggiosamente» accusa !!!

Ci troviamo nel periodo del potere della «Famiglia dei Medici»; lui accusa la corruzione nella società e all’interno della Chiesa Cattolica, e controbatte quella «degenerazione”, acclamando CRISTO, come RE DI FIRENZE.!..

Fu sacrificato ingiustamente nel 1498 in questo stesso giorno e mese, per «eresia» in Piazza della Signoria a Firenze, insieme ad altri due fraticelli e le sue ceneri furono sparse al vento…
Sul punto esatto nel quale avvenne il rogo, ora è stata posta una lapide circolare in granito rosso recante quest’iscrizione in caratteri bronzei:

“Qui, dove con i suoi confratelli, Fra Domenico Buonvicini e Fra Silvestro Maruffi, il XXIII Maggio del MCCCCXCCVIII, per iniquia sentenza, fu impiccato e arso Fra Girolamo Savonarola; dopo quattro secoli fu collocata questa memoria”

Riconciliazione e giustizia sociale erano nel messaggio Savonaroliano le garanzie per il futuro del nuovo governo civile..

“O, Padre, dove è la Giustizia?”

“Io ti ho detto quattro cose, se non la farai, guai a te: prima il timore di Dio; secondo, il bene Universale; quarto ,la riforma.Voi avete cominciato a rovescio ….seguitate almeno a rovescio, e fate questa pace, che se non la fate, sarà la vostra rovina”

“Cosi dico io a te, Firenze: vedi che ancora non riposi, perché non hai mai fatto vera pace.
Tu hai ben seminato assai sangue, ma non hai raccolto pace..
L’odio antico non ti lascia avere giudizio..Leva il rancore e sarai illuminato..”

Fra Girolamo

Il secondo è il Dott.Giovanni Falcone, magistrato simbolo, assieme a Paolo Borsellino nella lotta contro i poteri criminali, e in particolare contro la mafia siciliana…Barbaramente e ingiustamente assassinato in questo giorno e mese, per il trionfo della Giustizia ..ricordiamo la sua integrità e onestà ..

“Che le cose siano cosi, non vuol dire che debbano andare cosi.
Solo che , quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare.”

Giovanni Falcone

Eugenio Siragusa, non ha mai toccato determinati argomenti che riguardano specificatamente organizzazioni malavitose e criminali in genere, ne tanto meno movimenti che riconducono a rivoluzioni politiche o estremiste.

Il linguaggio dei nostri Fratelli superiori, nella LORO regalità, ha toccato temi sempre che coinvolgono da vicino l’intera umanità.

In definitiva il “MALE” tocca da vicino e coinvolge l’uomo, per propria scelta, dalla forma più circoscritta alla più larga, e dipende dalla cura delle CAUSE e non degli EFFETTI…

Filippo Bongiovanni

HO SCRITTO IL 20 GENNAIO 1986:

ESSERE CREDENTI SIGNIFICA ESSERE UBBIDIENTI.
ESSERE CON DIO SIGNIFICA FARE LA SUA VOLONTÀ.
ESSERE FIGLIO DI DIO VUOL DIRE SOMIGLIARLO IL PIÙ POSSIBILE.
NON È SUFFICIENTE IMPARARE IL CREDO, OCCORRE PRATICARLO CON AMORE, IN OGNI CIRCOSTANZA, IN OGNI ATTO DELLA VITA.
ESSERE CRISTIANI SIGNIFICA AMARE IL PROSSIMO SUO COME SE STESSO, ALTRIMENTI NON SI È CON CRISTO MA CONTRO CRISTO.
SONO TANTI I RELIGIOSI CHE FANNO AGLI ALTRI QUANTO TEMONO CHE GLI ALTRI POSSANO FARE A LORO. SONO TANTI I RELIGIOSI CHE SOMIGLIANO A PILATO: SE NE LAVANO LE MANI.
SI PUÒ NON ESSERE RELIGIOSI E PRIVI DI IPOCRISIA E DI BLASFEMI VIZI PSICOLOGICI, DI OPPORTUNISMI E DI QUANT’ALTRO SI CELA NELLA PROPRIA PERVERSA NATURA.
SI PUÒ ESSERE APPARENTEMENTE ATEI, MA NON PER QUESTO NON ESSERE GIUSTI, ALTRUISTI, AMANTI DELLA VERITÀ EMANATA DAL SOLE E DA TUTTO CIÒ CHE INSEGNA AD AMARE, AD UNIRE, AD ESSERE UNA SOLA COSA CON IL SOMMO ED INDEFINIBILE POTERE DELLA FORZA ONNICREANTE.
È VERAMENTE RELIGIOSO COLUI CHE RISPETTA ED OSSERVA LA SOLA ED UNICA RELIGIONE UNIVERSALE: AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO.
UN AMICO DELL’UOMO
Eugenio Siragusa

https://solexmalidiomauniversale.blogspot.com/2014/05/eugenio-siragusa-la-fiamma-e-unica-gli.html

Chi vuole abbracciare con Gioia il Suo Signore
Con Lui deve affrontare la pena ed il dolore.

Isa del Sole
23 Maggio 2
022

Publicado en Sin categoría

Santa Rita da Cascia 22 Maggio

Santa Rita da Cascia, “Donna d’Amore”, al secolo , Margherita Lotti, nacque in una terra nella quale l’odio si era talmente sedimentato che le leggi regolamentavano la “ vendetta”, e la “ pacificazione” era diventata un mestiere.

Rita visse una settantina d’anni; si sposò all’età di quattordici anni, ebbe due figli e dopo l’assassinio del marito, per quarant’anni fu suora; negli ultimi quindici anni di vita monastica ebbe la fronte segnata dallo stigma di una spina.

Numerosi furono i suoi prodigi , numerosi gli eventi che la resero “ la donna di Diamante” ma io, mi vorrei soffermare al primo in assoluto e al più semplice , che segnò la vita a molti…

…che sia un caso che proprio in questo periodo ricordiamo la giornata mondiale delle api?!(20 Maggio)

Si ricorda che al quinto giorno dopo la sua nascita, mentre stava nella culla, furono viste cinque api bianche uscirle dalla bocca più volte, e più volte, tornarvi.

Cinque api, cinque, come le piaghe di Cristo.

È certo un’indicazione significativa per una lettura simbolica: in vita sarà punta con la spina amorosa e soave della Corona di Gesù Cristo.

È di Sant’Ambrogio, una delle prime omelie sulle virtù delle api, proposte come modello di vita:

“Fate che il vostro lavoro sia simile a quello che viene svolto in un alveare, perché la purezza e la castità devono paragonarsi alle api laboriose modesti e continenti.

L’Ape si ciba di rugiada, non conosce i vizi della sensualità e produce il miele prezioso”.

Ancora più esplicitamente, Bernardo di Chiaravalle ritiene che le api siano una rappresentazione simbolica dello Spirito Santo.

E questo si spiega con la presunzione scientifica medievale, che fossero asessuate e si riproducessero:”pur mantenendo la loro naturale verginità, miracolosmente”.

Da qui , l’uso della cera come “ simbolo della illibatezza della Vergine Maria.

Le Antiche Leggi del Galles dicevano:

“L’Origine delle Api è il Paradiso”.

Esse discessero sulla terra a causa dei peccati degli uomini e Dio le benedisse con la Sua Gloria”.

Un’identico scenario, per il dolore inflitto a una divinità, era stato poeticamente delineato tremila anni prima da un’orazione egizia , per la quale, le api sono le lacrime del Dio Râ , discese dai suoi occhi umidi fino al suolo”.Anche Râ era stato offeso dai peccati degli uomini; e le api esiliate sulla terra, vi avevano costruito la loro dimora” riempiendola con i nettari dei fiori di ogni genere di pianta”.

Questo duraturo valore simbolico delle api, acquistò ai tempi di Rita, uno spessore commisurato all’urgenza di riscatto della fede; il che valse certamente a influire sui tanti significati attribuiti nei secoli, all’episodio.

Lo si è interpretato come premonizione della spina, come anticipazione della vita monastica di Rita, come profezia di un’esistenza prodigiosa..ma mentre la fantasia dei devoti più colti si esercitava intorno a tali significati, quella dei più semplici, avvertiva la necessità di dare al miracolo, risvolti di una maggiore concretezza.

Nacque così la storia del contadino che, mietendo in un prato, poco distante della culla di Rita, si era tagliato profondamente una mano con la falce.

L’uomo stava lasciando il campo in fretta in cerca d’aiuto, poiché perdeva molto sangue, ma nel passare accanto alla bambina si accorse delle api che le ronzavano in viso.

Allora fermatosi, le allontanò con un gesto della mano.

Queste volarono via, volteggiando con grazia, come che danzassero, ed egli, nel ritrarre il braccio, potè con immensa sorpresa costatare che lo squarcio s’era rimarginato del tutto.

Fu cosi che al prodigio delle api si sovrappose la prima guarigione operata da Rita.

L’evento acquistava in tal modo una connotazione profetica in più, annunciatrice di quei poteri taumaturgici dai quali sarebbe dipeso in futuro” l’impossibile salvezza” di tanti devoti. Non solo fisica, perché Rita, potrà disporre dello straordinario carisma di guarire” oltre alle gambe rotte , le corde rotte, all’ interno delle anime”.

Rita, una di quelle donne, di quella stirpe pregiata che con il suo ardore ci ha scoperto il vero Amore…

Siamo tutti operatori nell’alveare di Dio, creatori del Miele più prezioso, l’Amore! ..nella “Molteplice Unicità”!!!

E cosi Eugenio….

Valverde, 1/7/1973

Come si deve concepire una Comunità dei Figli Coscienti in Dio, secondo ADONIESIS.

“Nessuno è superiore e nessuno è inferiore.

Il più piccolo sia il più grande e il più grande sia il più piccolo.

L’Armonia delle anime deve sempre sprigionare la generosità dell’uno verso l’altro, affinché tutti siano come le api laboriose.

Il Bene istintivo sia sempre curato ed ogni cosa sia sempre al suo giusto posto secondo la regola della Legge Universale: “Copri il tuo posto con altruistico Amore”.

Pensare meno a se stessi e più agli altri.

L’ordine scaturisce dall’Armonia ed ambedue sono risultati di Evoluzione Spirituale. L’osservazione dell’ordine di quanto deriva da questo equilibrio è necessaria, se si vuole raggiungere la perfetta Armonia Psico-Fisica della comunità.

Dove regna il caos, la mollezza, l’indifferenza e l’incapacità, regna pure l’intolleranza ed anche l’insoddisfazione. Deve esistere un Mutuo e Reciproco Valore di Fraterna Collaborazione, spontaneo, scevro da ogni formalismo di casta, di razza e di religione. La Comunità dei “Figli Coscienti in Dio” è vivificata da tutto ciò che produce il “Bene per il Bene”.Adoniesis.

…….

Vorrei levarmi in alto , sopra le nuvole …gettare lo sguardo nel Tuo Immenso …

…avere per veste la candida aurora e bianche frange di nuvole, per gonna… Vorrei….

Pace , Luce e Amore

Isa del Sole

22 Maggio 2022

Publicado en Sin categoría

Fatima 2022

A Fatima, nel Portogallo,il 13 maggio 1917, mentre infuriava la prima tremenda guerra mondiale, la Vergine apparve a tre piccoli pastorelli: Lucia do Santos, e i cugini Francesco e Giacinta Marto, per invitarli alla preghiera

….videro su un leccio «una signora tutta vestita di bianco, più splendente del sole».

“I nostri prodigi sono stati ignorati”

Le nostre esortazioni al Ravvedimento, a mettere le cose al loro giusto posto, sono state ridicolizzate e poste nel dimenticatoio.

I nostri prodigi sono stati ignorati da chi detiene il potere del dominio sulle anime e sulle menti degli uomini.

Sappiate, terrestri, noi siamo da Dio; chi conosce IDDIO ci ascolta!
Da questo conosciamo lo Spirito della Verità e lo spirito dell’errore.

Divengono sempre più inarrestabili gli effetti
catastrofici delle vostre follie!

La vostra autodistruzione è già iniziata e siete in procinto di passare dal punto ipercritico a quello ipercaotico, con conseguenze facilmente immaginabili.

I veri autori delle vostre sventure siete voi, terrestri! Siete voi gli artefici di tutte le vostre miserie materiali, morali e Spirituali.

Non sono certamente le profezie a fabbricare armi micidiali capaci di distruggere l’Umanità e di ferire gravemente questa cellula Macro-Cosmica che chiamate Terra.

Le profezie, quelle vere, vi annunciano quanto potrebbe succedervi se continuerete a violare la Legge del Creatore di tutte le cose!

La vostra irresponsabilità, cari terrestri, vi porterà verso l’autodistruzione!

La vostra sopravvivenza diviene sempre più difficile a causa degli inquinamenti di tutti i Valori Portanti della Vita!

Quindi è vero, certo è verissimo, che le profezie altro non sono che le previsioni di quanto potrebbe succedervi se perseverate a
separare quanto Dio ha unito e a sconvolgere i Valori esistenziali con cinica e perversa disinvoltura!

Il No! Va detto a quanti si prodigano ad istigare la Divina pazienza!

Il No! Va detto a chi usa il potere per violare la Legge che Gesù Cristo portò sulla Terra.

Dal Cielo alla Terra,1980

“Vi stupite, vi meravigliate e dubitate,
così come fecero i vostri padri”

Ma la Verità che si rivela nel vostro tempo e in questa Umana Generazione, scaturisce dalla medesima Fonte Divina e dalla stessa Suprema Volontà.

Vi stupite e vi meravigliate delle Opere che i Figli del a Luce edificano per Volontà di Colui che si manifestò e si manifesta:

«L’Iddio Vivente».

Dubitate, schernite, perseguitate, deridete, e con maggiore sottigliezza rigurgitate le bestemmie contro chi è straniero tra di
voi.
Figli di questo Mondo, che vi siete rivestiti di violenza, di morte e di putredine.

Perché vi meravigliate e vi stupite?

La storia si ripete, affinché non vi sentiate abbandonati dall’Amore più Grande di tutti gli Amori.
Ma, badate, è l’ultima offerta che l’Altissimo e Glorioso Artefice del Creato, Iddio, concede per la riabilitazione dei vostri Spiriti, ancora sudditi e serventi del principe di questo Mondo.

L’Ultima offerta è la più dolorosa, perché così avete voluto, avete scelto questo sentiero.
Beati coloro che, in Tempo, si Ravvederanno e si prepareranno ad accogliere i Figli della Luce, gli Angeli di ieri e di oggi, per
essere Segnati e Chiamati dinanzi alla Suprema Verità Giudicatrice e Dispensatrice di Giustizia, d’Amore e di Pace.

Beati.
Dal Cielo alla Terra
Nicolosi, 20 Gennaio 1978 ore 11,45

HO SCRITTO IL 25 MARZO 1993:

LA MADRE SANTISSIMA MYRIAM HA LASCIATO LIBERO IL BRACCIO DI SUO FIGLIO GESÙ CRISTO!

ATTENTI, ATTENTI, UOMINI DEL PIANETA TERRA.
NON SPERATE MISERICORDIA.

BEATI I GIUSTI, I MANSUETI, I PURI DI CUORE: COSTORO POSSONO SPERARE DI ESSERE ILLUMINATI DAL CRISTICO AMORE E PORSI IN SALVO!

TRA NON MOLTO SI APPALESERANNO LE LEGIONI ANGELICHE DEL PADRE GLORIOSO AFFINCHÈ SIA FATTA LA SUA SANTA VOLONTÀ, E AFFINCHÈ TUTTO SULLA TERRA VENGA PURIFICATO DALLA LUCE ONNICREANTE.

                                                                                                                         EUGENIO SIRAGUSA

“Non tutti potrete dire: non sapevo.

Ai poveri di spirito, solo a loro potrà essere concessa indulgenza da Colui che verrà a Giudicare l’opera degli uomini di questo Mondo.
Ma non sperate voi, ricchi di spirito, che avreste potuto e non avete voluto accettare la Legge della Giustizia, dell’Amore e della Pace di Dio.
Voi sarete giudicati per ciò che avreste potuto dare e non avete dato, per quanto avreste potuto dire ed avete taciuto, per la Verità che avreste potuto insegnare e avete negato.
Voi non potete giustificarvi dicendo:
Non sapevo, Signore non sapevo.
Non è possibile mentire a Dio.
Ecco perché vi esorto al Ravvedimento, perché in Verità vi dico:
Il Suo Giudizio è Prossimo.

L’Annunciatore, Eugenio Siragusa. Catania, 3/11/1971

Madre amata,
presso la croce di Gesù
hai conosciuto il dolore
di ogni uomo e di ogni tempo:
sostieni i tuoi figli nella prova.
Non ti è sconosciuto il pianto dei figli che soffrono.
Madre dolcissima:
stendi il tuo manto, apri le tue mani,
piene di grazia,
sul mondo intero infermo e impaurito per la mancanza di Fede nella Sua Luce Divina .
Conforta, guida e sorreggi i nostri cuori e i nostri spiriti .
I tuoi occhi, che hanno visto il Volto della Misericordia,
si volgano verso tutti coloro che attendono la liberazione dal male.
Dal Tuo Cuore trafitto riversa
il fiume della Verità in questo tempo e per l’eternità , e saremo annunciatori della Vera Vita.

Pace , Luce e Amore
Isa del Sole

Publicado en Sin categoría

Gesù Risorto è in mezzo a noi!


 
Se l’Uomo- Dio,  Risorto al Cielo, non avesse reso stabile nel cuore di Giovanni la fedeltà del Suo Amore, non sarebbe rimasto sulla Terra.
Giovanni è fatto da Cristo Risorto , è il frutto vivente dell’ Albero della Vita;
L’ Amore di Dio si è fatto persona quando si è donato dalla Croce , direttamente al Cuore del suo prediletto Giovanni.
“ Vi ho chiamati amici perché vi ho fatto sapere tutto quello che ho udito dal Padre.”(Giovanni.15,15).
“ Mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato e di compiere l’ Opera Sua “(Giovanni 4, 34).
Chiama “cibo” , la salvezza degli uomini mostrando con quanta cura provvede al nostro bene.
Come noi desideriamo il cibo, cosi Egli desidera la nostra salvezza.
Quale meraviglia Dio rivela allo Spirito umano dopo la Risurrezione!
L’ immutabilità e l’ incorruttibilità del corpo, fuori dal tempo , ma che affonda le radici nell’ eternità.
L’ autore del mondo è in tutta la Verità,  il Verbo di Dio!
“ Il principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio”.
Egli è il nostro Signore, Colui che negli ultimi tempi si è fatto uomo, pur essendo già nel mondo e in modo invisibile sosteneva tutte le cose create e si trovava impresso in forma di Croce nell’ intera Creazione.
Ecco perché Egli è venuto in modo visibile e si è fatto sospendere sul legno della Croce, al fine di ricapitolare in Sé , tutte le cose.
“ Pensa a Dio, intento a modellare l’ uomo! Ogni tratto che Egli delineava, esprimeva e faceva pensare a Cristo, l’ Uomo che doveva venire”.(Tertulliano, Resurr.car.VI, 3)
“ Carissimi, fin d’ora noi siamo figli di Dio, quello che saremo ancora, non si vede.
Ma quando Gesù ritornerà, saremo simili a Lui, perché lo vedremo come è realmente.”(1 Giovanni 3, 2).
Non ci sarà nessun Santuario nella città di Dio.
Perché il Signore Dio Onnipotente e l’ Agnello , sono il Suo Santuario.
Inoltre , la città non ha più bisogno di Sole né di Luna per rischiararla perché la illumina lo splendore di Dio e l’ Agnello è la Sua Luce.
Apocalisse 21, 22- 25
Fino a che non vi saranno nuovi cieli e terra nuova, nei quali la Giustizia abbia la sua dimora, le creature di questo  mondo vivranno in gemito e travaglio!
“ Questi fatti sono stati scritti perché crediate che Gesù, il Messia è il Figlio di Dio.
Se credete in Lui, avrete la vita.”(Giovanni 20, 31)

CHI MI AMA , MI SEGUA !
Voi Pargoletti miei, non potete non  amarmi e non seguirmi perché mi siete stati Fedeli nel tempo della mia Passione nel Mondo.
Ora lo sarete di più perché nei vostri Spiriti vi è la Luce del Santo Spirito Creante ed Amante.
Il Padre Santo e Glorioso vi ha benedetti per Amor mio e vostro e vi ha preservati dalle tentazioni e dalla pula del male.
Ha posto sui vostri sentieri Legioni di Angeli e vi ha resi devoti alla Sua Giustizia, per essere portatori della Sua Santissima Volontà.
Rallegratevi e gioite, Gemme Preziose di Pace e di Amore.
Io vi ho amati e vi amo.
Dal Cielo alla Terra ,
Valverde, 16 Marzo 1979

 
Pace , Luce e Amore
Isa del Sole
Pasqua 2022


 

Publicado en Sin categoría

Riassunto trasmissione Radioweb Latitud, del 8 Aprile 2022, Argentina con Filippo Bongiovanni e Jorge del Conte

» Quando Una delle due superpotenze vuole raggiungere una meta politica , economica e militare, tutti i mezzi sono utili, anche quello di uccidere o di provocare guerre , rivoluzione o quant’ altro si ritiene necessario.
Nicolosi , 8 Aprile 1978, Woodok….

Sembra scritto oggi , 8 Aprile 2022…

L’ Umanità ha avuto tempo per cambiare, almeno dal 1952…ma, il risultato, è quello che si vede oggi:la superficialità, il disinteresse dei chiamati nell’ assumersi le responsabilità.
Le Potenze Celesti presenteranno il conto!
«I giorni si sono accorciati; Il Giudizio sta arrivando!»I primi ad essere giudicati saranno i capi di stato, i popoli e poi tutte le guide religiose, di ogni natura e colore.
Oggi viviamo i giorni profetizzati a Fatima: la Conversione della Russia, la potenziale guerra nucleare…il futuro dei giovani è compromesso e nessuno potra dire:»Io non sapevo».
Bisognava prendere Coscienza, ma cosi non è stato.

Ora , non si deve rincorrere la Salvezza materiale.Ricordiamoci quello che diceva il nostro Maestro Universale:»Questa vita è una vita apparente!».
..è una Scuola..all’esame finale risponderemo per aver messo in pratica o no gli insegnamenti del Maestro…realizzazione della propria personalità, discernimento, la legge causa effetto…

Qualità, non Quantità!
.. la genetica Spirituale Solare..chi la erediterà e supererà l’esame finale, potrà evolvere ad una dimensione superiore.
In questo momento l’Umanità ha l’esame più importante :
LA SALVEZZA DELLA PROPRIA ANIMA!

Ad oggi, molti profeti falsi ma sono 3 le cose che fanno la differenza con il vero Messaggio:

-La Verità non si compra, non si vende!
-Qualità, non quantità..
-La Qualità la troveremo in coloro che crederanno senza vedere e toccare.
Cristo ci aveva già messi in guardia!
La Verità non è una cosa che si percepisce nel sensazionale, non ha » effetti speciali», tocca a livello interiore, porta la Pace con se stessi !..

Festeggiare la Pasqua?!
si deve seguire il cammino spirituale con fede ma con rispetto !
Non era l’ uomo colui che celebrava la Natività?
Quale incoerenza..voler festeggiare la Crocifissione!

Gesù non è più sulla Croce, la Croce ricorda la Sua Passione per la Nostra Redenzione, ma Lui è Risorto e ha le braccia aperte verso il Cielo…festeggiamo dunque la Resurrezione del Corpo Mistico Solare, mettendo in pratica il più importante comandamento che Lui ci ha trasmesso:»Ama il tuo prossimo come te stesso»…quindi ama tutto quello che è vincolato al Creato.

Il Divino guarda le Intenzioni, dalle piccole cose alle grandi cose!
Siate Positivi, non negativi!
La Positività è nel dialogo, nel mettere in atto tutto quello che si può per non creare disastri in qualsiasi aspetto della vita, con predisposizione per il Bene e intenzionalità…solo con la positività arriva il cambiamento!

Isa del Sole
12 Aprile 2022

Publicado en Sin categoría

Ricordando Dante Alighieri

Dante ossia Durante Alighieri, il grande padre della letteratura italiana, fu veramente solo un uomo dall’ aria noiosa e viso corrucciato?

Questa figura , l’ uomo del “ Vestito Rosso” , colui che ha raccontato con particolare cura l’ amore e tutti gli altri aspetti della vita e dell’ aldilà, nella più grande opera d’arte mai esistita..che sia un semplice uomo di erudita conoscenza?!

Colui che con l’aria di un semplice patriota, ha fatto dalla sua vita una lotta per la difesa della libertà umana, colui che rappresentava l’ anima come un campo di battaglia tra il Bene e il Male :”lume v’è dato a bene e malizia”; e che promuovendo l’autodisciplina e la perseveranza nel Bene era convinto che si poteva raggiungere il Paradiso…che sia stato un semplice uomo, o l’ uomo che rappresenta tutti noi, colui che ci racconta tutto in prima persona , come in una confidenza personale….

Sfuggire a Dante è impossibile, come sfuggire alla propria coscienza.

Ha ricavato la materia per il suo Inferno proprio da questo mondo reale!

“ Ora sarebbe il momento Dante, per un esatto Giudizio Universale”(Elias Canetti, La provincia dell’Uomo, 1973)

Dante, ci fa entrare in quello che solo l’ intelligenza può capire   nella sua carica spirituale nuova e potente che mette la Terra al Centro dell’ Universo, che ci mette di fronte ad un ‘ Inferno che rappresenta la nostra vita reale, mancante di trasparenza…quest’uomo della Terra che non può vedere il Sole perché guarda le cose mediante il morire della Luce, vede l’ apparire mediante la Luce che in lui si annienta…Dante…è solo Dante?!

La imagen tiene un atributo ALT vacío; su nombre de archivo es a3f18eef-e7e7-4b83-8627-b71e5b5d1b3c-876x1024.jpg

25 Marzo 2020 …giornata internazionale di Dante Alighieri come ricordo del suo viaggio nell’ aldilà…

25 Marzo 1952 …Rinascita…Nuova speranza…Per tutti noi…Eugenio Siragusa

TERRESTRI,

LA VOSTRA SCIENZA È CAPACE DI PREVEDERE GLI EFFETTI DELLE VOSTRE NEFASTE E FOLLI CAUSE?

SE LA VOSTRA SCIENZA NON NE è CAPACE ALLORA VE LO DICIAMO NOI.

GLI EFFETTI DELLE VOSTRE NEFASTE E FOLLI CAUSE VI PORTERANNO VERSO L’AUTODISTRUZIONE. ABBIATE IL CORAGGIO DI VEDERE E DI UDIRE LE CRONACHE VISIVE ED UDITIVE DEL VOSTRO TEMPO E NON VI SARÀ DIFFICILE VALUTARE GLI EFFETTI IMMEDIATI E QUELLI FUTURI.

SE DOVESSE RITORNARE SUL PIANETA TERRA DANTE ALIGHIERI, NON AVREBBE BISOGNO DI ESSERE ACCOMPAGNATO DA VIRGILIO PER VISITARE L’INFERNO; BASTEREBBE UNA PASSEGGIATA NEI VARI GIRONI CHE SI TROVANO NELLE GRANDI METROPOLI DEL MONDO.

SE POI DOVESSE RITORNARE DIOGENE, LA SUA RISPOSTA SAREBBE LA SEGUENTE: “NON VEDO UOMINI, MA FEROCI E SANGUINARI MOSTRI CHE ISTIGANO LA GIUSTIZIA DI DIO”.

DAL CIELO ALLA TERRA
Nicolosi, 7 novembre 1991
Ore 13:30

https://pesolex.com/it/la-forza-energetica/

Isa del Sole
1 Aprile 2022

Publicado en Sin categoría

Al Governo della Russia -2022-



17 marzo 2022
 
Al Governo della Russia
Vi scriviamo, nel mezzo di questa situazione estrema che sta accadendo proprio ora nel mondo, che è l’effetto di una causa che ha avuto luogo a lungo.
Voi siete i protagonisti di questo momento drammatico che l’umanità sta vivendo, per questo vogliamo farvi conoscere e ricordarvi ciò che la Vergine Maria ha detto a Fatima alla veggente Lucia: «se la Russia non si converte al mio sacro cuore, verrà una punizione del Padre».
Sappiamo, come dice il suo messaggio ancora nascosto all’umanità – ma che tutti i governi potenti sanno – che non è un atto liturgico o ipocrita come la Chiesa ha voluto fare decenni d’anni fa e come continua a fare anche oggi. Invece, si tratta delle decisioni concrete da prendere o meno, come risposta alle decisioni dei poteri opposti a voi.
Comprendendo la complessità della situazione, vi facciamo anche sapere cosa è stato trasmesso da Eugenio Siragusa, il contattato delle potenze celesti o gli extraterrestri, in cui avete una decisione particolare e vitale da prendere, in modo da non essere cancellati tutti, voi compresi, dalla memoria di questo pianeta.

Haton Bongiovanni

Néstor Tobías Graib

Vaduva Otilia Izabela

Soledad Lugones

A cura del Centro Studi Eugenio Siragusa

Solex Mal Sudamerica e Solex Mal Italia

MESSAGGIO COMPLETO DA FATIMA:

 https://pesolex.com/it/i-messaggi-di-fatima-e-la-salette/

Nella lettura del messaggio di Fatima, quando la Vergine parla della seconda metà del XX secolo, fa riferimento a questi tempi. Dati i cambiamenti nei calendari nel corso della storia, parleremmo di questi tempi, quando ci riferiamo alla seconda metà del 20° secolo.

FATIMA 1917
La Vergine a Lucia do Santos, in presenza di Francisco e Jacinta.

«Non aver timore, cara piccola. Sono la Madre di Dio, che ti parla e ti domanda di rendere pubblico il presente Messaggio per il mondo intero. Ciò facendo, incontrerai forti resistenze. Ascolta bene e fa’ attenzione a quello che ti dico:
Gli uomini devono correggersi. Con umili suppliche, devono chiedere perdono dei peccati commessi e che potrebbero commettere. Tu desideri che Io ti dia un segno, affinché ognuno accetti le Mie Parole che dico per mezzo tuo, al genere umano. Hai visto il Prodigio del Sole, e tutti, credenti, miscredenti, contadini, cittadini, sapienti, giornalisti, laici, sacerdoti, tutti lo hanno veduto. Ora proclama a Mio Nome:
Un grande castigo cadrà sull’intero genere umano, non oggi, né domani, ma nella seconda metà del Secolo XX,  Esseri Cosmici verranno da lontani lidi dell’Universo nel nome di Dio*. Lo avevo già rivelato ai bambini Melania e Massimino, a «La Salette», ed oggi lo ripeto a te, perché il genere umano ha peccato e calpestato il Dono che avevo fatto. In nessuna parte del mondo vi è ordine, e satana regna nei più alti posti, determinando l’andamento delle cose. Egli effettivamente riuscirà ad introdursi fino alla sommità della Chiesa; egli riuscirà a sedurre gli spiriti dei grandi scienziati che inventano le armi, con le quali sarà possibile distruggere in pochi minuti gran parte dell’umanità. Avrà in potere i potenti che governano i popoli, e li aizzerà a fabbricare enormi quantità di quelle armi. E, se l’umanità non dovesse opporvisi, sarò obbligata a lasciar libero il braccio di Mio Figlio. Allora vedrai che Iddio castigherà gli uomini con maggior severità che non abbia fatto con il diluvio. Verrà il tempo dei tempi e la fine di tutte le fini, se l’umanità non si convertirà; e se tutto dovesse restare come ora, o peggio, dovesse maggiormente aggravarsi, i grandi e i potenti periranno insieme ai piccoli e ai deboli.

Anche per la Chiesa, verrà il tempo delle Sue più grandi prove. Cardinali, si opporranno a Cardinali; Vescovi a Vescovi. Satana marcerà in mezzo alle Loro file, e a Roma vi saranno cambiamenti. Ciò che è putrido cadrà, e ciò che cadrà, più non si alzerà. La Chiesa sarà offuscata, e il mondo sconvolto dal terrore. Tempo verrà che nessun Re, Imperatore, Cardinale o Vescovo, aspetterà Colui che tuttavia verrà, ma per punire secondo i disegni del Padre mio.

Una grande guerra si scatenerà nella seconda metà del XX secolo. Fuoco e fumo cadranno dal Cielo, le acque degli oceani diverranno vapori, e la schiuma s’innalzerà sconvolgendo e tutto affondando. Milioni e Milioni di uomini periranno di ora in ora, coloro che resteranno in vita, invidieranno i morti. Da qualunque parte si volgerà lo sguardo, sarà angoscia, miseria, rovine in tutti i paesi. Vedi? Il tempo si avvicina sempre più, e l’abisso si allarga senza speranza. I buoni periranno assieme ai cattivi, i grandi con i piccoli, i Principi della Chiesa con i loro fedeli, e i regnanti con i loro popoli. Vi sarà morte ovunque a causa degli errori commessi dagl’insensati e dai partigiani di satana il quale allora, e solamente allora, regnerà sul mondo, in ultimo, allorquando quelli che sopravviveranno ad ogni evento, saranno ancora in vita, proclameranno nuovamente Iddio e la Sua Gloria, e Lo serviranno come un tempo, quando il mondo non era così pervertito.
Va, mia piccola, e proclamalo. Io a tal fine, sarò sempre al tuo fianco per aiutarti».

Secondo il Professor Francisco Sanchez Ventura y Pascual, avvocato e cattedratico spagnolo, la versione diplomatica del III° Segreto di Fatima è incompleta. La parte mancante (chiamata IV° Segreto) sarebbe quella evidenziata:

Ed in quel tempo (II metà del XX secolo)… Esseri cosmici verranno sulla Terra da lontani lidi dell’Universo nel nome di DIO...

TESTO ORIGINALE DEL III° SEGRETO DI FATIMA (CON LA SUA PARTE OMESSA – IV° SEGRETO DI FATIMA)

NON LO SAPEVI? TE LO RACCONTEREMO IN BREVE

LA TERRA AVRÀ LA STESSA FINE DEL PIANETA MALLONA?

PER COLORO CHE NON LO SANNO ANCORA, UNA PARTE DI QUESTO PIANETA SI È DISINTEGRATA DALL’ESPLOSIONE DI CATENE DI DEPOSITO NATURALE DI MATERIALE RADIOATTIVO E RUOTA SOTTO FORMA DI ROCCE GIGANTI ATTORNO AL PIANETA SATURNO.

IL PIANETA MALLONA, LEGGERMENTE PIÙ PICCOLO DEL PIANETA TERRA, AVEVA RAGGIUNTO L’APICE DELLA SCIENZA NUCLEARE, ACCUMULANDO UNA GRANDE QUANTITÀ DI SCORIE RADIOATTIVE E SIGNIFICATIVE STRUTTURE DI SILOS SPECIALI PER L’ACCUMULO DI PLUTONIO E ALTRI MATERIALI RADIOATTIVI.

ERA TROPPO TARDI PER FERMARE UN PROCESSO DI INGRASSO CON I DEPOSITI NATURALI DI MATERIALE RADIOATTIVO CHE GIACEVANO SUI VISCERI DEL PIANETA.

NESSUNO DEI SUOI 6 MILIARDI DI PERSONE HA AVUTO IL TEMPO DI DIRE COSA È SUCCESSO:

UNA GRANDE LUMINOSITÀ E LA TOTALE DISINTEGRAZIONE DEL PIANETA MALLONA.

ORA CONOSCETE UNA BREVE STORIA CHE POTREBBE ESSERE RIPETUTA CON IL PIANETA TERRA.

RICORDA: IL SOLE SI È COMPLETAMENTE OSCURATO IN FINLANDIA.

DAL CIELO ALLA TERRA

EUGENIO SIRAGUSA

Nicolosi, 1° agosto 1990, ore 15.30.m.

SCIENZA STUPIDA

IL GRAVISSIMO PERICOLO NUCLEARE

Le centrali nucleari diventerebbero gli obiettivi immediati in caso di conflitto per la supremazia del potere assoluto.

E se, oltre ai disastri naturali, una super bomba colpisse una centrale nucleare? Ti lascio immaginare.

Per quelle nazioni che possiedono tali edifici, il pericolo di sterminio di massa sarebbe inevitabile.

Le bombe atomiche non dovrebbero essere usate perché ogni centrale nucleare è una bomba che deve essere sparata, punto. Come?

Con una pioggia di superbombe in grado di distruggere ogni tipo di sicurezza.

Hai pensato, calcolato una tale possibilità?

Si consiglia di anticipare che ciò possa accadere.

La forza del potere è cieca.

Come è sempre stata, è anche disposta a fare qualsiasi cosa, anche sacrificare tutta l’umanità.

Pensaci; c’è un proverbio che dice:

«Chi per primo non pensa all’ultimo sospira.»

La progressiva follia dell’uomo ci porta a pensare a questa possibilità.

Il domani può essere previsto da chi ha la possibilità di andare oltre il tempo e lo spazio.

Pensi di sì? No? Non ti preoccupare!

Scegli tu il destino della tua mattinata!

L’amore avverte.

Dal cielo alla terra

20 maggio 1979

Eugenio Siragusa

Filippo Bongiovanni sulla Conversione in Russia, un anno fa, e le notizie dal Vaticano:

Audi di Eugenio Siragusa:

https://www.ivoox.com/temed-temed-pueblos-tierra-eugenio-audios-mp3_rf_83619133_1.html

Temete, temete popoli della terra

https://www.ivoox.com/arrepentios-eugenio-siragusa-italiano-traduccion-al-audios-mp3_rf_83620714_1.html

Pentitevi, Pentitevi

Publicado en Sin categoría

Ne abbiamo parlato…

Fillippo Bongiovanni

«Ne abbiamo parlato…e ho detto cosa è successo ma soprattutto,cosa sarebbe dovuto accadere…ma purtroppo all’uomo di questo pianeta piace ripetere gli stessi errori del passato…»

https://www.eugeniosiragusa.com/libri-italiano/trattati-spirituali/fatima-e-la-conversione-della-russia/?fbclid=IwAR3B9tZMPrXJ1pn1yAytlSS2XXpsxBvP4qqZT1zrQiVlPfh-NSv6-2VAuwE

FATIMA e LA CONVERSIONE DELLA RUSSIA

https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2022-03/papa-francesco-25-marzo-consacrazione-russia-ucraina-cuore-maria.html

Il 25 marzo il Papa consacrerà Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria

Tweet inviato il 1 marzo 2022 a Papa Francesco, esortandolo a diffondere Fatima, mettendola in relazione con i gravi eventi attuali della guerra e della Russia
Publicado en Sin categoría
error: Content is protected !!