LA NOSTRA “GUIDA SPIRITUALE”
Dilette creature che vi presentate ad ascoltare e ricevere tutto quello che dall’Alto viene trasmesso lungo il filo prezioso di Coloro che illuminano e di coloro che vengono illuminati.
In questa luce e in questo saluto Io unisco le creature fisiche, le creature di questa Terra con tutte le vibrazioni Astrali che prendono posto dietro ad ognuno di voi, guardando, interessando il vostro movimento psichico a quello che è la concentrazione di questa missione. Io chiedo a voi – dilette creature – di intendere che ogni essere umano ha intorno a sé la luce e l’aura di tutto quello che è la propria strada, la propria attitudine e il proprio passato astrale. In questo vostro andare e venire, nelle discese delle varie vite, nei vari incontri, nei vari movimenti di Luce, quest’aura si illumina o si adombra a seconda del vostro stato d’animo. Se il vostro atteggiamento è cupo, essa si ispessisce, diventa opaca, e non lascia neppure trasparire quella grande vibrazione che è l’Essere di Luce che dietro di voi risiede.
Parlando espressamente di questa posizione – dietro di voi – Io intendo che ciò avviene spiritualmente, veramente, perché il punto di ricezione è nella vostra nuca: è lì il punto ove filtra questa Luce e questo lume che è l’attacco spirituale con tutte le diramazioni e tutte le ricezioni del vostro essere fisico.
È necessario intendere che, quando un essere discende, quando una luce si incarna, lascia dietro di sé, e dimentica, il ricordo di tutte le vite passate; e concentra e si accentra, con la propria mentalità e possibilità, nella vita attuale. Quindi, voi dimenticate il vostro passato solo per il periodo nel quale siete viventi in Terra: non avete memoria, non avete ricordi e, se li avete, sono per brevissimi e rarissimi spazi. Ma, quando ritornate – cioè, quando dopo il sonno astrale vi risvegliate al nuovo ordine, alla nuova conseguenza, al nuovo esito – non si affaccia in voi solo l’attività dell’ultima vita vissuta, recentemente staccata, ma tutta la trama, tutta la tela di quei grandi fili di quelle vite che avete intessuto prima. Soprattutto si affacciano e si allacciano a voi – se sono ancora nel Mondo Astrale luminoso – le creature alle quali appartenete e siete appartenuti. Quindi nessuna creatura, nel vostro movimento animico, è dimenticata, nessun incontro, nessuna vita, nessun legame, nessun filo, nessun nodo, viene spezzato. Di questi fili e nodi Io ebbi già a parlarvi dicendovi che tra l’una e l’altra vi è il periodo di riposo: cioè il sono, la ripresa.
E quando queste creature, o voi stessi, ridiscendete in Terra, è l’ubbidienza, la prima Legge che vi comanda la discesa, che vi comanda con Amore e per Amore.
L’ubbidienza è l’accettazione della Legge che si fa vita, l’ubbidienza è il movimento della creatura spirituale che accetta sapendo di dover vivere in un movimento, in un compito che la legge, il padre, il Supremo, hanno dato a questo essere stesso. Quindi “ubbidienza” è la Legge d’amore che vi deve portare avanti. Ubbidienza non prona e non china, e non succubbe; ma ubbidienza umile, ubbidienza intelligente, ubbidienza fatta di fede, di conoscenza, di memoria, di attesa e di ritorno. In questo grande movimento di ubbidienza sono comprese le creature che discendono per missione e gli Esseri Astrali che hanno la missione dall’Alto di dovere aiutare voi. Ognuno di voi ha in sé la scintilla dell’ ubbidienza; ma molte volte l’ ubbidienza si tramuta in ribellione.
Io non tratto in questo momento l’ubbidienza che vi porta a dovere ubbidire o accettare l’ordine dell’una o dell’altra creatura inferiore o superiore a voi. Io intendo l’ubbidienza spirituale, cioè l’accettazione della Legge che vuole e impone, per amore, i diversi gradi sociali, le diverse situazioni. E questa scintilla d’ubbidienza guida le creature nelle grandi missioni, missioni di esseri che erano grandissimi e che accettano, per ubbidienza, il piccolo compito di essere umili. Eppure, in queste creature, rimane ancora agganciata al filo astrale la memoria, o la percezione del grande passato. Avete allora esseri umili che insegnano, essere umili che sono di esempio, esseri umili che danno a voi la sensazione di essere grandi, potenti, luminosi, trasparenti e distaccati. Tutto questo è il movimento umile ubbidiente di questo filo astrale che inserisce negli esseri e che ancora vi comanda, vi ordina, vi porta, sempre amore, e mai comando. Ed allora voi – esseri umani che camminate con dietro le spalle quella Luce e quell’aura- cercate di intenderla e di rivolgervi ad essa in ogni istante di bisogno, di letizia, di gioia, di solitudine, di ansietà, di ricerca, di attesa. Soprattutto, non vi fermate alle prime sensazioni, dovete imparare a riconoscere la vostra Guida Spirituale: a sentirla. Ognuno di voi ha avuto in una forma o nell’altra queste diverse sensazioni: in molti casi, in pochi casi o in casi eccezionali; ma ognuno di voi ha percipito una presenza, un accenno, un tocco, un presentimento. Questo è l’aiuto di questa Entità Astrale che comanda con umiltà per ubbidienza e per legge d’amore e che porta in voi il proprio tocco e la propria aura onde possiate salire, congiungervi, ricordare, inserirvi nel grande Movimento Astrale.
Il passaggio vitale vostro, quindi, è come una zona chiusa, una parentesi che vi isola da tutti gli altri contatti precedenti. Altrimenti voi continuereste ad amare ciò che non è più, a ricordare ciò che non vi appartiene, ad attendere ciò che non è vostro.
Questa parentesi, questo movimento, questo dilatare di tutto quello che è la percezione dell’essere, porta l’individuo ad una sensibilità e ad un ragionamento interno per cui, in determinati casi, gli esseri percepiscono un loro passaggio, un loro passato, e riconoscono luoghi, avvenimenti, sensazioni o memorie.
Questa sensibilità si affina quanto più la creatura si affina nello spirito, quanto più l’essere segue con ubbidienza la Legge del Padre e del Sommo che porta i figli propri attraverso i preziosi fili della vita astrale. Ognuno di voi ha la propria guida – ho detto – e questa “guida” è un movimento poliedrico che può ricevere e trasmettere tutti i vostri segnali di richiesta. Un vostro segnale anche piccolo, un segnale minimo, luminoso, forte o resistente, raggiunge sempre la vostra “guida”.
Ed allora essa “guida” decide il proprio movimento e la propria direttiva, e s’inserisce immediatamente in voi e comunica, e trasmette, e prende, e nutrisce.
Questo è il grande mondo dell’aiuto, questo è il grande mondo della fratellanza e della vicinanza: un mondo che conoscete ma che pensate di ignorare perché non lo potete vedere né toccare, né attraversare fin d’ora: un mondo, soprattutto, costruito per tutto quello che domani sarà il riposo, ma che volta a volta non volete raggiungere inquantochè amate profondamente tutto quello che è terreno e che vi appartiene.
Cercate di amare intensamente la vita di oggi; è questa un episodio e questa è una parentesi che vi collega a tutto quello che ieri avete compiuto, e che dovete espletare. Molte volte la restituzione dei grandi doni non avviene nella vita stessa, ma in altre vite, in altri contatti con altre creature. Oggi avete nutrito un elemento, domani questo elemento, in un’altra forma darà a voi. Non è sempre necessario che sia con lo stesso legame, nella stessa zona, o con la stessa lingua umana; quello che conta è che la creatura, in una forma o nell’altra – anche animicamente – sappia dare quello che voi avete – in altro movimento passato – dato, seminato, disposto. Queste continue catene portano alla sicurezza di un incontro definitivo, poiché non vi è un anello senza una conseguenza, non vi è un anello senza una continuità, non vi è una catena senza la propria saldatura. Ecco perché, allora, in una forma o nell’altra, incontrate altre creature, altre entità, altre assistenze, altri aiuti astrali. Ognuno di voi ha in sé questo filo Astrale: cerchi di percepirlo o di sentirlo in ogni consiglio, in ogni avvertimento, in ogni pericolo e in ogni sensazione di bisogno. A poco a poco, essendo questi i punti nei quali più siete colpiti, più siete provati vi abituerete a sentire la vostra aura, la vostra luce-guida.
Anche quando non è pericoloso, anche quando non è prova o dolore e pianto, sentirete la vicinanza, o il calore di questa Entità che vi circonda, che vi guida e che vi prepara. Fidatevi, abbandonatevi a questa Luce, perché è pur sempre Luce anche se in forma diramata dal Grande Centro, dalla Grande Luce. Fidarsi significa abbandonarsi, ma vivere per conto proprio, vivere cioè col proprio libero arbitrio, con la propria volontà, con la propria decisione. Voi non siete né succubi né schiavi di nessuna legge, di nessun movimento astrale: la Libertà immensa che muove gli astri lascia libertà immensa all’uomo.
E questa Legge voi la conoscete perché è stata ripetuta in tante forme, in tanti esempi, con tanti simboli.
Ed allora, operate in voi stessi per attirare sempre più questa sensibilità. Quanto più avanzate negli anni umani, tanto più questa sensibilità si deve far strada inquantoché tacciono tutti gli altri sensi fisici, che molte volte hanno il sopravvento e distruggono la qualità migliore dell’essere.
Quanto più camminate, tanto più sentirete questo spirito, e tanto più apparterrete in luce quanto apparterrete in libertà.
Ma quello che deve guidare i vostri passi è l’ubbidienza, l’ubbidienza silenziosa e sicura di una Legge che guida e che richiama, che attende, che prepara, che annoda, che scioglie, che libera e fa riposare: l’ubbidienza meravigliosa e segreta dell’essere che dice: “io credo in Te, Padre, perché Tu mi hai inviato, perché Tu mi richiamerai”.
E in questa Legge, e in questa ubbidienza, ogni cosa si inchini, e ogni cosa ritorni.
CENTRO STUDI FRATELLANZA COSMICA
Delegazione di Messina – V. le S.Martino S/N.
Sicilia-Italia
-GRAZIE EUGENIO…!!
Padre Pio:
Dove non c’è obbedienza non c’è virtù…!!
Abbraccio Tutti
Filippo Bongiovanni